Valutare senza stress…

(Buon) monitoraggio… e poi?

Competere, ma con se stessi

La valutazione è un’azione attraverso la quale si attribuisce valore a qualcosa. L’atto stesso di valutare un’azione, un prodotto, un comportamento, una performance, una prova è una scelta attraverso la quale scegliamo di attribuire a quella cosa (azione, prova, prodotto…) un valore, valore per il quale ci soffermiamo su di essa più che su altro e proviamo ad attribuirgli un significato attraverso processi (per esempio misurativi) che consentono di formulare un giudizio. Il giudizio esprime il valore che abbiamo dato e dovrebbe darne conto e spiegazione.Noi ci incontriamo con la valutazione nella vita quotidiana molte volte: quando facciamo una valutazione, facendo la spesa, tra diversi prodotti per scegliere quello che acquisteremo, quando scegliamo la musica da ascoltare, valutando quella più adatta al nostro umore del momento, quando a scuola o al lavoro tentiamo di corrispondere a requisiti e criteri, che, si spera, ci sono stati chiariti per poter ricevere una valutazione positiva e poter godere delle conseguenze (un giudizio positivo e a medio termine la promozione a scuola, un avanzamento di carriera e/o di retribuzione al lavoro) o, più semplicemente, per la soddisfazione che ce ne deriva (aver imparato qualcosa, aver svolto un lavoro utile, ben fatto).&nbsp;La valutazione è qualcosa che ci aiuta a comprendere se siamo sulla strada giusta, a quale punto della strada siamo, se occorre fermarsi un momento, fare una sosta, oppure se è opportuna una deviazione e se, in alcuni casi, occorre rifare un pezzo di strada già fatto o persino cambiare strada del tutto.La valutazione serve all’insegnante, per capire se il processo di apprendimento che ha pensato funziona, se occorre inserirci dei correttivi, gli serve per riflettere su partecipazione e impegno dei propri studenti e per migliorare e riorientare la propria didattica. Se dalle valutazioni che organizza e propone, se dai materiali valutativi che raccoglie non emergono, in alcun modo, informazioni utili in tal senso, allora ci sono, ci possono essere, dei problemi.La valutazione serve, a determinate condizioni, allo studente. Quali sono queste condizioni? La valutazione serve, allo studente, se le informazioni che riceve dalla valutazione sono utili e incoraggiano a fare meglio la volta seguente. Non sono utili a nessuno studente indicazioni generiche di “fare meglio” o di “impegnarsi di più”, non sono utili valutazioni che confondano prova e studente, sono poco utili valutazioni che abbiano la pretesa di essere punitive o premianti.Se lo studente è sorpreso dalla propria valutazione significa che la valutazione è stata poco trasparente o che siamo stati poco capaci di comunicare su cosa si sarebbe concentrata la nostra valutazione e dunque su cosa si sarebbe dovuta concentrare la preparazione. A un livello ideale valutazione e autovalutazione dovrebbero essere pressoché coincidenti.La valutazione è una mappa che ci indica il percorso da fare, per arrivare sino a dove vogliamo arrivare, la valutazione è una bussola che ci indica la nostra posizione attuale, la valutazione è una lente di ingrandimento che ci consente di osservare meglio ciò che abbiamo fatto, ma la valutazione è anche un libretto di istruzioni che senza farlo per noi, ci indica come farlo meglio.La valutazione non può essere disgiunta dal processo di apprendimento e ne fa parte: conoscere con precisione i criteri con i quali sarà valutata la mia prova diventa, un’occasione di rinforzo, di apprendimento, un’indicazione formativa.Alla mia valutazione non posso non partecipare anche io:&nbsp;se non contribuisco alla costruzione del significato circa la mia prova, se non comprendo cosa so fare e su cosa, ancora, posso e devo migliorare e come posso farlo, la valutazione abdica al proprio ruolo principale.

<ul><li class="heading3"><a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/speciale-valutiamo" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/speciale-valutiamo">Speciale Valutazione 2021</a>: articoli, interviste, video, materiali da scaricare.</li><li class="heading3">Federico Batini ha moderato il&nbsp; <a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/convegno-storie-a-scuola" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/convegno-storie-a-scuola">convegno gratuito Storie a scuola</a>!</li></ul><img filer_id="230058" data-cke-saved-src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/ad/74/ad749dd4-3489-4ab0-aa48-8057fa876042/locandina_storie.png__150x212_q85_subsampling-2.png" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/ad/74/ad749dd4-3489-4ab0-aa48-8057fa876042/locandina_storie.png__300x424_q85_subsampling-2.png" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="300" height="424"><ul><li class="heading3"><a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/progetto-leggimi-ancora" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/progetto-leggimi-ancora">Leggimi ancora</a> è il progetto che promuove&nbsp;la lettura ad alta voce nelle scuole, con la direzioni scientifica di Federico Batini.&nbsp;</li></ul>

FAQ 18. Si possono somministrare prove di valutazione diverse da quelle dei compagni (facilitate, semplificate, abbreviate...) nelle normali prove di verifica durante l'anno e nelle prove INVALSI? (ed. PLUS)