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La concomitanza fra problemi spaziali e problemi in altre aree

I bambini con disturbo nonverbale o visuo-spaziale presentano spesso problematiche in altre aree apparentemente non collegate: coordinazione motoria, matematica e capacità relazionali.

di Cesare Cornoldi, Irene C. Mammarella20 dicembre 20215 minuti di lettura
La concomitanza fra problemi spaziali e problemi in altre aree | Giunti Scuola

Per i bambini considerati tradizionalmente con “disturbo nonverbale” (usando, internazionalmente, la sigla NLD, che sta per Nonverbal ­Learning Disability) si sta oggi diffondendo l’orientamento di parlare di “disturbo visuo-spaziale”. Secondo il nostro approccio (Cornoldi, Fine, Mammarella, Nonverbal Learning Disabilities, 2016), questi bambini si caratterizzano infatti in primo luogo per difficoltà visuospaziali, ma presentano spesso anche problemi in tre aree che apparentemente hanno poco a vedere con le abilità visuospaziali. Le tre aree sono coordinazione motoria, matematica e capacità relazionali.
Per mostrare come può avvenire concretamente un percorso clinico con casistiche di questo tipo presentiamo come esempio il caso di un bambino di 8 anni portato – su suggerimento della scuola – in valutazione presso il nostro Centro.


Il caso di Sergio

Sergio (nome di fantasia) ha 8 anni e frequenta il terzo anno della scuola primaria. Dal colloquio non emergono criticità legate all’anamnesi personale o familiare e allo sviluppo neuromotorio e linguistico. I genitori riferiscono tuttavia che già nel periodo prescolare Sergio non amava disegnare, presentava difficoltà nella manualità fine (faticava a usare le forbici, non riusciva ad abbottonarsi gli abiti in modo corretto) e aveva difficoltà nell’interazione con gli altri bambini.
Al momento le difficoltà più marcate si riscontrano negli ambiti seguenti.

  • Nella matematica: il bambino sembra non riuscire a manipolare le quantità, aggiungendo o togliendo numeri nei calcoli oppure dimenticando il riporto. Colpisce l’incapacità di utilizzare righe e quadretti del quaderno come guida per la scrittura o l’incolonnamento dei numeri.
  • Nelle abilità visuo-spaziali e prassiche: i genitori segnalano difficoltà nell’uso di strumenti come il righello e le forbici, nel disegno in generale e nella lettura di grafici o tabelle; il grafismo è lento e stentato.

Dall’osservazione svolta durante il colloquio e la valutazione, Sergio si presenta come un bambino tipico della sua età. Durante gli incontri parla serenamente della sua scuola e dei suoi interessi, insoliti per la sua età: gli piace ascoltare i cantautori classici e leggere libri. Preferisce stare da solo. È molto loquace, interessato al contesto e, incuriosito da tutto ciò che vede, pone continuamente domande all’esaminatore.


Gli esiti della valutazione

I risultati della valutazione evidenziano che le abilità di lettura strumentale e di comprensione del testo sono adeguate all’età. Emergono, invece, difficoltà relative alla componente grafo-motoria della scrittura. Il bambino ha impiegato maggior tempo rispetto ai suoi pari per scrivere sillabe e parole e il tratto grafico è caratterizzato dal mancato rispetto della spaziatura tra le lettere e da una eccessiva pressione della penna sul foglio. Questa difficoltà grafica si riflette nell’espressione scritta, che appare bloccata. La conoscenza numerica e le abilità di base del calcolo presentano numerose difficoltà, per quanto il bambino riesca in parte a compensare grazie alle sue notevoli abilità verbali (il suo QI verbale è attorno a 130, a fronte di un QI non verbale inferiore di 40 punti).
Le capacità di elaborare informazioni di tipo visuo-spaziale e di coordinazione visuo-motoria sono estremamente deboli. Nella copia della figura complessa di Rey, Sergio ha riconosciuto gli elementi distintivi della figura, tuttavia la relazione tra gli elementi e il loro orientamento non sono sempre adeguati. La Memoria di Lavoro VisuoSpaziale (MLVS), indagata con la nostra batteria, ha messo in luce numerosi problemi.
In sintesi, dagli elementi raccolti nel corso della valutazione è emerso un profilo compatibile con una diagnosi di disturbo nonverbale.


Il progetto di intervento

A Sergio è stato proposto un intervento specializzato della durata di 4 mesi per potenziare alcuni aspetti risultati deficitari nel corso della valutazione e che apparivano collegati e prioritari:

  1. le abilità di tipo fine motorio e gli aspetti grafici della scrittura;
  2. le abilità di espressione scritta;
  3. la memoria di lavoro visuo-spaziale.

In particolare, la scelta di potenziare l’aspetto grafico ed espressivo della scrittura è nata dall’intenzione di rendere Sergio più efficiente in questo ambito e aiutarlo a sfruttare le sue capacità espressive di tipo orale anche nella produzione del testo scritto.
Per migliorare gli aspetti grafo-motori della scrittura e le abilità di tipo fine motorio, sono stati proposti esercizi di coordinazione oculo-manuale, che hanno consentito di lavorare sul tratto grafico, sulla velocità e sulle rappresentazioni sottostanti che guidano la produzione manuale. Per migliorare la produzione scritta sono state proposte attività di tipo metacognitivo e di controllo, dedicate a sviluppare l’autoefficacia e la fiducia in sé stesso nella scrittura e a migliorare le capacità nel generare idee e pianificarne l’ordine in un testo. Infine, per migliorare la memoria di lavoro visuo-spaziale, è stato utilizzato un nostro programma computerizzato suddiviso in tre principali macro-aree: memoria visiva, spaziale-sequenziale, spaziale-simultanea.
I positivi risultati del trattamento suggeriscono che il bambino, date le sue notevoli risorse, aveva bisogno di una spinta per sfruttarle. Per esempio, nella velocità di scrittura il bambino è mediamente migliorato di 1,2 punti zeta e, probabilmente, questo risultato ha influito anche sulla ricchezza dell’espressione scritta, perché è passato da quasi due deviazioni standard sotto la media (corrispondente a una delle prestazioni più scarse della classe) a un’ampiezza espressiva ben sopra la media. Qualcosa di simile si è osservato anche nella MLVS, evidente nei compiti immaginativi. Anche il percorso di socializzazione procede bene, ma varrà la pena seguire iniziative mirate per consolidarlo.

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