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Io sono io. E tu?
Una raccolta di attività sull’identità personale, sulla diversità, ma anche sulle caratteristiche che ci rendono simili e una riflessione sui comportamenti per stare bene insieme.
Obiettivi, attività, materiali
COMPETENZE CHIAVE EUROPE
- Competenza personale e sociale.
- Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
TRAGUARDO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
- ll bambino sviluppa il senso di identità personale e sa esprimere i propri sentimenti in modo sempre più adeguato.
OBIETTIVI
ANNI 3-4
- Condividere esperienze e idee.
- Riconoscere e rappresentare forme e strutture.
ANNI 4-5
- Raccontare e rappresentare sé stessi.
- Individuare e descrivere gesti di pace.
ANNI 3-4: IO SONO COSÌ
- La storia delle ombre
- Disegniamo le ombre
- A caccia della nostra ombra
- Le cose che parlano di me
- Leggiamo insieme
ANNI 4-5: IL MIO RITRATTO
- Ti racconto di me
- Gli autoritratti
- Parliamo di pace
STRUMENTI PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA (DDI)
Proponiamo ai bambini un lavoro sulle ombre che sono molto simili tra loro, ma anche molto diverse e costruiamo un libro con le caratteristiche personali che ci rendono speciali. Parliamo di noi e realizziamo un autoritratto. Costruiamo il gioco dell’oca della pace.
Organizziamo il contesto
Predisponiamo fogli di carta da pacco bianca e realizziamo dei libricini a fisarmonica di carta bianca di circa 20 x 20 cm per ogni pagina.
Mettiamo nella zona della conversazione uno specchio a parete oppure uno a mano.
Recuperiamo materiali luccicanti e carta da regalo decorata.
ANNI 3-4: IO SONO COSÌ
ATTIVITÀ 1
La storia delle ombre
- Ritroviamoci con i bambini nella zona conversazione e mettiamoci rilassati per ascoltare la storia delle ombre.
Le ombre senza bambini
Un bel giorno le ombre, stanche di seguire il “loro” bambino, decisero di staccarsi e di andare a giocare nel prato. Giocarono tutto il mattino e verso mezzogiorno decisero di andare a vedere che cosa stessero facendo i bambini senza di loro.
I bambini in effetti erano un po’ tristi e non riuscivano a spiegarsi dov’erano le loro ombre. A vederli così le ombre decisero di tornare da loro e organizzarono un gioco: si stesero tutte sull’erba del giardino e chiamarono i bambini.
Tutte insieme si misero a urlare: “Siamo qui, venite a prenderci, vediamo se ci riconoscete”. I bambini corsero sul prato e iniziarono a cercare la propria ombra, ma era molto difficile: infatti, se i bambini erano tutti diversi le ombre sembravano tutte uguali.”
- Dialoghiamo con i bambini sul senso di questa storia. Poniamo l’accento sul perché è molto difficile riconoscere la propria ombra fra tante. Poi proponiamo ai bambini di realizzare le loro ombre.
Usciamo in giardino per osservare le nostre ombre.
ATTIVITÀ 2
Disegniamo le ombre
- Stendiamo a terra dei fogli di carta da pacco bianca e invitiamo i bambini a mettersi in coppia. Un bambino si sdraia sul foglio a pancia in su e l’amico traccia la sua sagoma con un pennarello nero. Facciamo in modo che tutte le sagome siano, più o meno, nella stessa posizione. Per esempio, con le gambe leggermente divaricate e le braccia lungo i fianchi.
- Una volta disegnate le sagome coloriamole con tempera nera mescolata a colla in modo che non rilascino il colore.
- Tagliamo le sagome una volta asciutte e scriviamo sul retro, con una matita in modo che non si veda, il nome del bambino “padrone” di quell’ombra. Sistemiamole poi sparpagliate in uno spazio ampio come la palestra o il salone.
Supportiamo le coppie in difficoltà a disegnare la sagoma.
ATTIVITÀ 3
A caccia della nostra ombra
- Mettiamoci seduti intorno alle ombre e chiamiamo un bambino alla volta per cercare fra le tante la propria ombra. Quando i bambini credono di aver ritrovato la loro ombra controlliamo il nome sul retro e chiediamo quali sono stati i particolari che hanno permesso di indovinare.
- Nel caso di bambini piccoli o diversamente abili che si trovassero in difficoltà, aiutiamoli coinvolgendo tutti i compagni.
- In questa fase è molto divertente scoprire le strategie che i bambini mettono in atto per capire chi è il possessore dell’ombra.
- Attacchiamo la sagoma al muro e chiediamo al bambino di riferimento di mettersi accanto per una foto ricordo.
- Riguardiamo le foto per scoprire cosa ci rende speciali rispetto alla nostra ombra e sottolineiamo tutte le nostre caratteristiche fisiche.
ATTIVITÀ 4
Le cose che parlano di me
- Diamo a ciascun bambino una striscia di carta piegata a fisarmonica e chiediamo di fare un disegno in ogni casella che si riferisca alle sue preferenze e passioni e alle cose che sa fare. Diamo delle indicazioni:
– un’immagine della favola preferita;
– il ritratto dell’amico del cuore;
– il cibo preferito oppure quello che non piace;
– il gioco che preferisce fare… - Condividiamo con il gruppo i gusti individuali e le scelte fatte.
- Attacchiamo al muro tutti i librini a fisarmonica che ci parlano dei bambini per realizzare una mostra di sé e degli altri.
ATTIVITÀ 5
Leggiamo insieme
- Realizziamo lo scrigno dei bambini (Per fare) e usiamolo per creare una zona di lettura su: conoscenza di sé e identità personale, prendendo spunto dai libretti segnalati nel colonnino. Selezioniamo dalla nostra biblioteca dei libri che parlino di questo tema, o chiediamo la collaborazione delle famiglie per avere dei testi adatti in prestito.
- Lasciamo i libri a disposizione dei bambini e rendiamoci disponibile a leggerli ogni volta che lo desiderano.
- Organizziamo quotidianamente dei momenti di lettura ad alta voce.
CHE COSA SERVE
Piccolo scatolone di recupero, carte da regalo di vari colori decorate, colla, materiali luccicanti e particolari (bottoni brillanti, fiocchi, nastri e così via), tempere, stencil con soggetti semplici o forme ricavate da cartone da imballaggio (stelle, cerchi, fiori e così via).
COME SI FA
- Affidiamo a una coppia di bambini la coloritura dello scatolone usando un colore a tempera chiaro.
- Mettiamo a disposizione di tutti i bambini le carte da regalo e le sagome in cartone e invitiamo i bambini a stampare le forme sul retro delle carte e a ritagliarle.
- Con le forme ricavate e i vari materiali decoriamo la scatola in modo da renderla preziosa.
ANNI 4-5: IL MIO RITRATTO
ATTIVITÀ 1
Ti racconto di me
- Mettiamoci con i bambini in uno spazio tranquillo dove ci sia uno specchio a parete oppure portiamone uno a mano.
- Aiutiamo i bambini a raccontare come si vedono. Iniziamo noi a descrivere i volti di qualche bambino per far capire come fare: “Matilde ha i capelli neri e riccioluti e ha gli occhi grandi; Clotilde ha i capelli biondi e la bocca a cuore; Wang ha i capelli corti e gli occhi a mandorla; Katrina porta gli occhiali, è la più alta…”.
- Lasciamo che i bambini continuino a parlare e registriamo le loro considerazioni, poi scriviamo le loro descrizioni, ci serviranno da esporre con gli autoritratti. Suggeriamo di inserire nella descrizione anche caratteri particolari legati al comportamento o alle preferenze.
- Quando un bambino ha finito la propria presentazione, chiediamo ai compagni che descrivano a loro volta l’amico mettendo in comune gli aspetti positivi che ognuno ritiene più importanti.
- Se ci sono bambini stranieri o diversamente abili che non riescono a raccontarsi, diamo risalto alla descrizione dei compagni oppure facciamone una insieme a loro.
Lasciamo ai bambini tempi distesi per realizzare il loro autoritratto.
ATTIVITÀ 2
Gli autoritratti
- Leggiamo ad alta voce in cerchio la seguente poesia.
Sono così
Occhi azzurri, verdi, marroni.
Capelli biondi, neri, castani.
Pelle di pesca, uva, banana.
Lingua che canta, aspira, arrotonda.
Denti che mangiano, ridono al mondo.
Sono così: diverso e uguale.
Sono il bambino universale
Carioli, J. (2014). Il cammino dei diritti. Firenze: Fatatrac.
- Discutiamo con i bambini su quali caratteristiche ci rendono uguali e quali ci differenziano dai nostri amici.
- Per evidenziare le nostre caratteristiche proponiamo di realizzare un autoritratto in bianco e nero. Consegniamo a ogni bambino un cartoncino bianco e una matita. Invitiamoli a disegnare il proprio viso sul foglio cercando che sia piuttosto grande da notare i diversi particolari.
- Lasciamo a disposizione lo specchio per poter osservare i particolari del viso e disegnarli in modo accurato.
- Una volta terminato incolliamo il cartoncino su un altro cartoncino colorato in colore scuro, in modo che l’autoritratto resti nella parte alta, ma lasciando una cornice che faccia risaltare il disegno.
- Nella parte bassa del cartoncino colorato scriviamo la descrizione che ogni bambino ha fatto di sé stesso e, sotto il titolo Dicono di lui/lei…, quella che i compagni hanno raccontato.
ATTIVITÀ 3
Parliamo di pace
- Partendo dall’osservazione dei vari autoritratti parliamo con i bambini di amicizia e di pace. Sottolineiamo nuovamente le caratteristiche positive di ogni bambino e discutiamo insieme su quali comportamenti ci fanno stare bene insieme agli altri:
– fare un sorriso;
– giocare insieme;
– chiedere scusa;
– aiutare chi ha bisogno… - Scriviamo tutte le risposte dei bambini poi costruiamo insieme il gioco dell’oca della pace (Per fare).
Chiediamo ai bambini di raccontarci un gesto di amicizia che hanno fatto.
CHE COSA SERVE
Cartoncini bianchi 30 x 30 cm, pennarelli, plastica adesiva trasparente o plastificatrice, un dado grande, nastro adesivo di carta.
COME SI FA
- Diamo a ogni bambino un cartoncino e facciamo scegliere a ognuno uno dei comportamenti che abbiamo elencato.
- Chiediamo di disegnare il comportamento scelto e poi plastifichiamo i cartoncini. Facciamo anche disegnare uno o due comportamenti che non ci rendono amici e un cartoncino con la scritta: Viva la pace! Sarà il cartoncino di arrivo.
- Con il nastro adesivo attacchiamo i cartoncini a terra costruendo un percorso. Nel percorso inseriamo qui e là, anche i comportamenti non adeguati e alla fine il cartoncino di arrivo.
- Giochiamo in gruppi di quattro-cinque bambini con le regole del gioco dell’oca. Lanciamo il dado e avanziamo di tante caselle quanti sono i puntini usciti. Quando arriviamo in una casella che non ha un comportamento di pace restiamo fermi un turno. Vince chi arriva primo al traguardo.
- Orvieto, L. (2011). Leo e Lia. Firenze: Giunti Junior.
- Quarenghi, G., Sanna, A. (2014). Si può. Modena: Franco Cosimo Panini.
- Carioli, J. (2014). Il cammino dei diritti. Firenze: Fatatrac.
- Pellissier, C. (2017). La grande domanda di piccolo camaleonte. Firenze: Fatatrac.
- Suggerimenti bibliografici:
Durante il percorso osserviamo se il bambino:
- racconta volentieri di sé;
- scopre le potenzialità grafiche della matita.
Chiediamo: sei riuscito a lavorare bene con i compagni? Racconta come.
Riflettiamo: quali aspetti e valori non previsti sono emersi dall’esperienza?