Prendiamo spunto dall&rsquo;immagine delle classi standard, un triste attributo che descrive la forma dominante: pile di quaderni con copertine di colore diverso affiancate ad altrettanto numerose pile di libri di testo, che dallo scaffale passano ai banchi e negli zaini con una rotazione quotidiana di cui spesso sono incaricati alcuni bambini a turno.

L&rsquo;abitudine ci porta a scegliere questi materiali, ma dobbiamo essere consapevoli che essi edificano un&rsquo;impalcatura sulla quale parlare di interdisciplinarit&agrave; appare quantomeno ridicolo.

Prendiamo spunto dall’immagine delle classi standard, un triste attributo che descrive la forma dominante: pile di quaderni con copertine di colore diverso affiancate ad altrettanto numerose pile di libri di testo, che dallo scaffale passano ai banchi e negli zaini con una rotazione quotidiana di cui spesso sono incaricati alcuni bambini a turno.
L’abitudine ci porta a scegliere questi materiali, ma dobbiamo essere consapevoli che essi edificano un’impalcatura sulla quale parlare di interdisciplinarità appare quantomeno ridicolo.


Oltre la cornice disciplinare
 


 L’organizzazione di una classe insegna più di molte lezioni.
 
 Così, il quaderno

Oltre la cornice disciplinare
L’organizzazione di una classe insegna più di molte lezioni.
Così, il quaderno nei primi anni può essere unico per le diverse discipline: si potrebbe optare per uno a quadretti da 0,5 cm di formato A5 perché deve essere adatto alla lunghezza del braccio e tenere conto della distanza degli occhi dalla sommità del foglio. Il quaderno è il supporto per tenere traccia delle scoperte e per registrare tutto ciò che nasce delle esperienze.
In principio, riportare tutto in un solo quaderno ci aiuta a rimanere ancorati al punto di vista dei bambini: per loro non c’è italiano o matematica, così, ad esempio, un esercizio di scrittura può definire una situazione problematica legata al calcolo.
Crescendo diventa necessario aumentare il numero di quaderni, dotarsi di raccoglitori per organizzare meglio i materiali, ovvero dare posto a ciò che la realtà ci porta e non entro i confini delle discipline.
Queste sono lenti diverse attraverso le quali osservare e comprendere la realtà, ciascuna con specifici simboli, termini e metodi, in una prospettiva di integrazione.
Si spingono le e gli insegnanti a lavorare per Unità di apprendimento forzando la cornice disciplinare entro cui sono rinchiusi, ma la gabbia degli indici dei libri di testo toglie la possibilità di seguire lo sguardo degli alunni.


Intrecci tra discipline

Dove trovi questo contenuto