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Insulto, dunque sono. Modi e funzioni delle ingiurie razziste

Giovanna Buonanno pubblica un libro, con prefazione di Massimo Gramellini, per denunciare le molte ingiurie e gli epiteti razzisti in voga oggi e in passato in Italia e nel mondo. Un volume utile per combattere il germe del pregiudizio che abita ancora i discorsi e l'immaginario di tante persone. 

di Redazione GiuntiScuola08 luglio 20151 minuto di lettura
Insulto, dunque sono. Modi e funzioni delle ingiurie razziste | Giunti Scuola

Giovanna Buonanno, esperta di intercultura e già insegnante in scuole con alta presenza di alunni digli di migranti e Rom , pubblica per EMI un volume che analizza epiteti e ingiurie razziste in voga oggi e in passato, in Italia e nel mondo.

Insulto, dunque sono. Modi e funzioni delle ingiurie razziste , questo il titolo del libro, non è un semplice galateo per proporre parole politicamente corrette a fronte degli insulti - tra l'altro nel testo si spiega perché "di colore" è solo apparentemente più innocuo di "negro".

Piuttosto, studiando modi di dire e frasi fatte, Bonanno cerca di mostrare come siamo tutti preda di bassi istinti linguistici , come nella mente e nei discorsi dei più abiti ancora oggi il pregiudizio razzista, e come sia davvero giunto il momento di comprendere che le parole riflettono pensieri e modi di capire, ma hanno anche il potere di produrre pezzi di realtà pericolosi e sbagliati (" ogni epiteto con cui un gruppo umano rivolge ai componenti di un altro gruppo ha la sua storia − che non è mai una bella storia. Senza contare che veri e propri genocidi sono stati preparati e alimentati da un linguaggio oltraggioso").

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