Sappiamo ormai, grazie a studi, letture ed esperienze, che il modo pi&ugrave; efficace di avviare il processo di insegnamento-apprendimento &egrave; quello di partire dall&rsquo;esperienza, dal vissuto.

Se partire dall&rsquo;esperienza &egrave; un elemento ormai familiare, la parte pi&ugrave; complessa sta, invece, nel continuare a coltivare questa impronta e a intrecciare le nuove acquisizioni con quelle pregresse; dunque, nel creare esperienze nuove che possano supportare contenuti, strategie e proposte operative.

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Un buon punto di partenza pu&ograve; essere esplorare l&rsquo;ambiente-scuola: il giardino, per esempio, da osservare con attenzione, raccogliendo diversi tipi di foglie e di piante, che potranno poi essere utilizzate per realizzare cartelloni, frottage o collage, e trasformate e studiate a seconda della tipologia.

Manipolare oggetti naturali rende pi&ugrave; vicina e proficua l&rsquo;osservazione. E questo pu&ograve; essere utilizzato in studi scientifici, che serviranno a riprodurre venature e colori diversi delle foglie, o a comprendere il funzionamento di certi elementi naturali, magari pensando a dei piccoli esperimenti scientifici che rafforzino ci&ograve; che si &egrave; osservato. La manipolazione pu&ograve; essere utilizzata non solo con i bambini pi&ugrave; piccoli, ma ogni occasione pu&ograve; essere colta per ritagliare, incollare, piegare. La manualit&agrave;, infatti, va continuamente stimolata perch&eacute; nutre la creativit&agrave;, al pari degli input per disegnare o scrivere.

La creativit&agrave; appartiene a tutti e spesso non cerca altro che emergere grazie a una appropriata sollecitazione; per questo &egrave; importante proporre spunti diversi, in modo che ognuno possa trovare la sua chiave comunicativa privilegiata.

I bambini, infatti, spesso si sentono demotivati davanti a un compito che richiede di essere creativi, di trovare risorse che gli appartengono. Attivare delle modalit&agrave; laboratoriali, offrire spunti, coinvolgere, avere un obiettivo comune &egrave; invece incentivante.

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<h2>Scopri di pi&ugrave; sulla pagina <a href="https://www.giuntiscuola.it/imparare-tutti" target="_blank">Imparare tutti </a></h2>

Il ruolo dell&#39;insegnante

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Stimoliamo alunne e alunni a vivere esperienze condivise, a manipolare, esplorare, coltivare la creativit&agrave;
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Occorre tenere presente che i bambini con cui ci troviamo a lavorare sono molto &ldquo;visivi&rdquo;, abituati a fruire molto pi&ugrave; di immagini, spesso virtuali, e poco &ldquo;uditivi&rdquo;, abituati all&rsquo;ascolto, ma anche alla manualit&agrave; e, talvolta, anche al movimento.

Nel considerare i nuovi modi di avvicinarsi alla realt&agrave;, &egrave; fondamentale consentire ai nostri alunni di recuperare strumentalit&agrave; messe da parte e creare delle esperienze condivise che mirino a lavorare insieme, a manipolare, a esplorare, a coltivare la creativit&agrave; e a orientare pensieri ed emozioni in modo stabile e riconoscibile.

Si tratta di creare uno stile, un modo di approcciare alle novit&agrave;, agganciandole a ci&ograve; che abbiamo gi&agrave;, non solo per gli apprendimenti scolastici, ma anche per acquisire abilit&agrave; cognitive, emotive e relazionali di base che permettono di affrontare al meglio la vita e non solo il momento presente.

Il riferimento &egrave; alle life skills, a quelle abilit&agrave; e capacit&agrave; che vanno dal risolvere problemi al gestire le emozioni, dal comunicare in modo efficace al coltivare la creativit&agrave;, che aiutano ad affrontare efficacemente la vita, tout court, e non solo le attivit&agrave; scolastiche.

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Scrivere insieme e sperimentare strategie di scrittura permette di unire pensieri ed emozioni in modo efficace.

Si pu&ograve; partire, per esempio, con i testi collettivi, dove ognuno pu&ograve; contribuire con una frase. In questo senso, sono molto efficaci le esperienze poetiche: poter contribuire con il proprio verso a un testo collettivo, comunicando emozioni e pensieri, d&agrave; la prova dell&rsquo;efficacia della scrittura e della possibilit&agrave; comunicativa che offre.

Da questa &ldquo;base sicura&rdquo; i bambini potranno poi muoversi verso attivit&agrave; pi&ugrave; individuali, che possono per&ograve; sempre essere condivise con gli altri, in &ldquo;circoli di scrittura&rdquo;.

Se &egrave; vero che &ldquo;a fare si impara facendo&rdquo;, &egrave; bene presentare tante occasioni di scrittura diversa: da quella comunicativa a quella autobiografica, da quella narrativa a quella descrittiva e regolativa. Queste tipologie, tutte da sperimentare, oltre a consentire a ognuno di rintracciare quella pi&ugrave; congeniale, integrano in modo perfetto i vari saperi, i contenuti, le tecniche, i linguaggi delle varie discipline.

L&rsquo;esperimento scientifico, la realizzazione di un prodotto artistico, il gioco fatto in palestra, la ricetta sperimentata insieme nel laboratorio di cucina possono essere raccontati attraverso un testo regolativo, rispettandone le indicazioni, individuando gli elementi che servono, inserendo le osservazioni finali e illustrando le varie fasi.

Cos&igrave; l&rsquo;attivit&agrave; con le carte dei personaggi, luoghi e situazioni delle fiabe, da disegnare, colorare e ritagliare insieme, possono essere estratte da un sacchetto per dare vita a storie nuove, dove ognuno pu&ograve; contribuire a modo suo. Storie da scrivere, disegnare e &ndash; perch&eacute; no? &ndash; drammatizzare.

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Da dove iniziare?

Imparare facendo o... grazie alla scrittura

In queste attivit&agrave; l&rsquo;insegnante pu&ograve; svolgere un ruolo prezioso, mettendosi in gioco e astenendosi dal giudizio perch&eacute; il modo migliore che ha una maestra o un maestro di coinvolgere i bambini in un&rsquo;attivit&agrave;, &egrave; inserire s&eacute; stessi in quell&rsquo;attivit&agrave;, dimostrandone l&rsquo;efficacia, le tante possibilit&agrave; e trasmettendo l&rsquo;idea che non si smette mai di apprendere. Anche chi insegna apprende insieme ai bambini, in un continuum circolare adulto-bambino, dire-fare, insegnare-apprendere.

Insegnante, quindi, come parte del gruppo, che non giudica, ma che prova, sperimenta, mette in circolo anche le sue idee, le sue emozioni, i suoi pensieri.

In questo ambito si colloca perfettamente la lettura ad alta voce: attivit&agrave; trasversale e laboratoriale per eccellenza.

Ascoltare l&rsquo;insegnante che legge ad alta voce permette di sperimentare in modo indolore ogni tipo di emozione e di vissuto: una palestra emotiva irrinunciabile.

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Nuovi stili di apprendimento

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Lavorare per gruppi e con attivit&agrave; concrete e condivise aiuta a coltivare e a gestire relazioni efficaci, a soddisfare il bisogno di autorealizzazione e a motivare l&rsquo;apprendimento
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Imparare facendo

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