attività 8

Partendo dalla riflessione sulle civiltà&nbsp;minoica e micenea, richiamiamo anche il&nbsp;concetto di città-stato.Con domande mirate, guidiamo i bambini&nbsp;a verbalizzare le caratteristiche di&nbsp;questo tipo di organizzazione, facendo&nbsp;riferimento alle civiltà studiate in quarta.&nbsp; Spieghiamo che anche la civiltà greca&nbsp;aveva un’organizzazione simile a quella&nbsp;delle città-stato e che le sue città erano&nbsp;chiamate “poleis”, un termine che nella&nbsp;lingua greca significa “città e stato”.

Le tracce del passato sul nostro territorio

attività 1

Tante poleis diverse

Riprendiamo la carta della Grecia vista in&nbsp;precedenza e confrontiamola con una carta&nbsp;fisica o con un’immagine satellitare della&nbsp;Grecia. Chiediamo ai bambini: “Tutte le&nbsp;poleis sorgono in ambienti uguali o si possono&nbsp;rilevare delle differenze?”. Facciamo&nbsp;osservare, per esempio, che alcuni centri si&nbsp;trovano sul mare, altri su isole, altri ancora&nbsp;nell’entroterra, in territori che possono essere&nbsp;montuosi, collinari o pianeggianti.&nbsp; Portiamo i bambini a rendersi conto che,&nbsp;probabilmente, città che sorgono in luoghi&nbsp;così diversi tra loro svilupperanno anche attività&nbsp;diverse.Chiediamo di ipotizzare altri elementi&nbsp;di differenza tra le città, per esempio la dimensione,&nbsp;la popolosità...

attività 4

Prendiamo in considerazione le due città&nbsp;che maggiormente hanno segnato la storia&nbsp;greca, Sparta e Atene, e mettiamole a confronto&nbsp;per rilevare somiglianze e differenze.&nbsp;Chiediamo ai bambini di predisporre una&nbsp;tabella di confronto su due colonne, che&nbsp;completeremo producendo informazioni&nbsp;su diversi temi.Osservando una carta, descriviamo la&nbsp;posizione e il tipo di territorio su cui sorgono&nbsp;le due città. Presentiamo la diversa&nbsp;organizzazione sociale: per Sparta evidenziamo&nbsp;la suddivisione della popolazione tra&nbsp;spartiati, perieci e iloti; per Atene parliamo&nbsp;della condizione di cittadino che si applicava&nbsp;a tutti gli ateniesi maschi adulti, lasciando&nbsp;esclusi gli stranieri, i minori e le donne.&nbsp; Parliamo, poi, dell’organizzazione politica&nbsp;delle due poleis: l’oligarchia di Sparta e la&nbsp;democrazia di Atene, a partire dal VI secolo.Con l’aiuto del libro di testo, approfondiamo&nbsp;il funzionamento delle due forme di&nbsp;governo. In particolare, cerchiamo di fissare&nbsp;i concetti di democrazia e di oligarchia,&nbsp;proponendo ai bambini delle situazioni in&nbsp;modo che abbiano modo di costruire dei&nbsp;copioni.Chiediamo agli alunni di pensare a&nbsp;un’attività da fare in un laboratorio. Poi immaginiamo&nbsp;di trovarci in un regime oligarchico&nbsp;in cui solo una categoria di bambini&nbsp;(per esempio quelli con i capelli biondi, o&nbsp;quelli con gli occhiali ecc.) possono prendere&nbsp;parte alla decisione.Immaginiamo poi di operare secondo le regole&nbsp;della democrazia e chiediamo ai bambini&nbsp;di riunirsi in un’assemblea per ascoltare&nbsp;le proposte di tutti e di decidere, poi, per&nbsp;alzata di mano.&nbsp; Le principali differenze tra Sparta e Atene&nbsp;sono costituite, senza dubbio, dai diversi&nbsp;valori che ne dominano la società e dalla&nbsp;differente educazione impartita ai bambini.Sondiamo le conoscenze dei bambini&nbsp;sulle differenze tra Sparta e Atene e le integriamo&nbsp;con le informazioni del libro di testo.&nbsp;Proponiamo, infine, la SCHEDA Le differenze tra Sparta e Atene.

Civiltà a confronto

Sparta e Atene

Chiediamo ai bambini che cosa ricordano del percorso dell’anno passato, facendo riferimento sia alle conoscenze, sia alle abilità acquisite. Poi chiediamo loro quali aspettative hanno sul percorso di studio di quest’anno.


 Sfogliamo con i bambini il libro di testo, ripassandone insieme la struttura e le parti costitutive. Osserviamo che il percorso di quest’anno riguarderà principalmente le civiltà greca e romana e ci farà conoscere alcune civiltà italiche.
 
 Spieghiamo che queste civiltà avranno un’importanza particolare per la storia seguente e per l’eredità che hanno lasciato nel mondo attuale.


 Most

Chiediamo ai bambini che cosa ricordano del percorso dell’anno passato, facendo riferimento sia alle conoscenze, sia alle abilità acquisite. Poi chiediamo loro quali aspettative hanno sul percorso di studio di quest’anno.Sfogliamo con i bambini il libro di testo, ripassandone insieme la struttura e le parti costitutive. Osserviamo che il percorso di quest’anno riguarderà principalmente le civiltà greca e romana e ci farà conoscere alcune civiltà italiche. Spieghiamo che queste civiltà avranno un’importanza particolare per la storia seguente e per l’eredità che hanno lasciato nel mondo attuale.Mostriamo carte di periodi diversi compresi tra il IX secolo a.C. e il V secolo d.C. e mettiamo in evidenza la contemporaneità delle civiltà che studieremo e la successiva affermazione di Roma.Osserviamo insieme ai bambini le carte del sito www.ancient.eu/map.

attività 6

Per stimolare una maggiore concentrazione&nbsp;della classe e per rendere l’attività&nbsp;più sfidante, consegniamo ai bambini&nbsp;alcune domande a cui dovranno trovare&nbsp;risposta attraverso la visione del VIDEO La polis greca - Gli insediamenti urbani:&nbsp;&nbsp;Dove erano&nbsp;costruite, in genere, le poleis? Che cos'è&nbsp;l'acropoli? Quali luoghi si trovano nelle&nbsp;vicinanze dell’acropoli? Dove si trovavano&nbsp;le abitazioni private? Le campagne coltivate&nbsp;facevano parte della città? Le poleis&nbsp;avevano rapporti con i villaggi circostanti?&nbsp;e così via.

Mostriamo una carta della Grecia&nbsp; con i nomi di alcune delle principali&nbsp;poleis (anche se le poleis erano in realtà&nbsp;molte di più: in tutta la storia greca se ne&nbsp;contano circa 1500!).&nbsp; Presentiamo la struttura tipica delle poleis,&nbsp;suddivisa in città alta e bassa.

Che cosa ci aspetta quest'anno?

La colonizzazione

attività 7

Sottolineiamo in modo particolare il legame&nbsp;della polis con la campagna circostante, introducendo&nbsp;il concetto di autosufficienza,&nbsp;valore di grande importanza nel mondo greco: spieghiamo che ogni città doveva&nbsp;essere in grado di autosostenersi grazie allo&nbsp;sfruttamento della campagna circostante.

Che cosa sappiamo della Grecia?

Attività 3

Le civiltà che studieremo quest’anno&nbsp;sono particolarmente significative anche&nbsp;per le tracce che hanno lasciato sul territorio.&nbsp;Chiediamo se qualcuno conosce o&nbsp;ha visitato resti, rovine o siti archeologici&nbsp;appartenenti ad alcune di queste civiltà.&nbsp;Soffermiamoci in particolare sul territorio&nbsp;in cui abitiamo: il nostro territorio conserva&nbsp;resti di antiche civiltà? Se sì, quali?Conduciamo una piccola ricerca per&nbsp;conoscere i siti archeologici presenti sul&nbsp;territorio e, se possibile, organizziamo&nbsp;un’uscita per visitarli.&nbsp;Allarghiamo lo sguardo alla realtà italiana:&nbsp;ci sono resti di civiltà preromane nella&nbsp;nostra penisola? E resti delle civiltà greca e&nbsp;romana? Dove?Facciamo rilevare ai bambini che:<ul><li>la presenza di resti romani è diffusa in&nbsp;tutto il territorio nazionale;</li><li>i resti di civiltà italiche si trovano in aree&nbsp;molto specifiche;</li><li>i resti della civiltà greca sono concentrati&nbsp;sulle coste meridionali della penisola e su&nbsp;quelle della Sicilia. </li></ul>

Il nostro viaggio inizierà dalla civiltà&nbsp;greca e ci aiuterà a capire, tra le altre cose,&nbsp;come mai il territorio italiano conserva&nbsp;le tracce di questa antica civiltà.Che cosa sappiamo della Grecia? Abbiamo&nbsp;già incontrato, lo scorso anno, alcune&nbsp;civiltà che abitavano questo territorio?&nbsp;Sollecitiamo la classe a richiamare le conoscenze&nbsp;sulle civiltà minoica e micenea,&nbsp;stimolando i bambini a verbalizzare le differenze&nbsp;tra le due civiltà.Con l’aiuto di una carta, facciamo individuare&nbsp;la posizione della Grecia e descriviamo&nbsp;le sue caratteristiche principali:&nbsp;la vicinanza al mare, la ricchezza di isole,&nbsp;la prevalenza di aree collinari e montuose. Chiediamo ai bambini se ricordano&nbsp;quali fossero le principali attività delle civiltà&nbsp;minoica e micenea.&nbsp; Richiamiamo le conoscenze sulla triade&nbsp;mediterranea, ovvero la coltivazione di&nbsp;vite, olivo e frumento introdotta dalla civiltà&nbsp;minoica e diventata tipica anche di&nbsp;quella micenea. Facciamo emergere anche&nbsp;la centralità della navigazione e del&nbsp;commercio.Facciamo riflettere i bambini sul fatto&nbsp;che le attività in cui si specializza una civiltà&nbsp;sono profondamente condizionate dal&nbsp;tipo di ambiente in cui essa si sviluppa.&nbsp;Quindi, civiltà diverse che occupano lo&nbsp;stesso ambiente in periodi diversi presenteranno&nbsp;elementi di continuità dettati,&nbsp;appunto, dall’ambiente.

attività 5

attività 2

Le poleis

Chiediamo ai bambini che cosa ricordano&nbsp;del percorso dell’anno passato, facendo&nbsp;riferimento sia alle conoscenze, sia&nbsp;alle abilità acquisite.&nbsp;Poi chiediamo loro quali aspettative hanno&nbsp;sul percorso di studio di quest’anno.Sfogliamo con i bambini il libro di testo,&nbsp;ripassandone insieme la struttura e&nbsp;le parti costitutive. Osserviamo che il percorso di quest’anno riguarderà principalmente&nbsp;le civiltà greca e romana e ci farà&nbsp;conoscere alcune civiltà italiche.&nbsp; Spieghiamo che queste civiltà avranno&nbsp;un’importanza particolare per la storia seguente&nbsp;e per l’eredità che hanno lasciato&nbsp;nel mondo attuale.Mostriamo carte di periodi diversi compresi&nbsp;tra il IX secolo a.C. e il V secolo d.C. e&nbsp;mettiamo in evidenza la contemporaneità&nbsp;delle civiltà che studieremo e la successiva&nbsp;affermazione di Roma.Osserviamo insieme ai bambini le carte&nbsp;del sito <a data-cke-saved-href="http://www.ancient.eu/map" target="_blank" href="http://www.ancient.eu/map">www.ancient.eu/map</a>.

Chiediamo ai bambini di riflettere e di&nbsp;mettere in relazione la questione dell’autosufficienza&nbsp;con la presenza di resti della&nbsp;civiltà greca nel Sud Italia: possiamo individuare&nbsp;un legame tra questi due aspetti?&nbsp;Guidiamo i bambini verso la risposta e&nbsp;introduciamo il tema della colonizzazione&nbsp;greca del Mediterraneo.Consegniamo la SCHEDA La Grecia e le sue colonie, che chiede&nbsp;ai bambini di osservare una carta per&nbsp;produrre informazioni sulle principali&nbsp;poleis colonizzatrici, sulla loro posizione&nbsp;e sulle aree colonizzate. Si chiede anche&nbsp;ai bambini di riflettere sul motivo per cui&nbsp;le colonie sorgevano quasi sempre sulle&nbsp;coste: non solo perché i coloni raggiungevano&nbsp;le nuove terre via mare, ma anche&nbsp;perché le colonie intrattenevano intensi scambi commerciali via mare con le città&nbsp;della madrepatria.

<ul><li class="heading5">Riconoscere le tracce del&nbsp;passato presenti sul territorio.</li><li class="heading5">Confrontare i quadri storici delle&nbsp;civiltà affrontate.</li><li class="heading5">Organizzare le informazioni per&nbsp;indicatori tematici di civiltà.</li><li class="heading5">Produrre informazioni con le&nbsp;carte geostoriche.</li><li class="heading5">Leggere le fonti storiche allo&nbsp;scopo di produrre informazioni&nbsp;su specifici aspetti di una civiltà.</li></ul>

attività

obiettivi specifici

<ol><li class="heading5">Che cosa ci aspetta quest'anno?</li><li class="heading5">Le tracce del passato sul nostro territorio</li><li class="heading5">Che cosa sappiamo della Grecia?</li><li class="heading5">Civiltà a confronto</li><li class="heading5">Le poleis</li><li class="heading5">La colonizzazione con SCHEDA La Grecia e le sue colonie</li><li class="heading5">Tante poleis diverse</li><li class="heading5">Sparta e Atene con SCHEDA Le differenze tra Sparta e Atene </li></ol>

Il mondo greco: poleis, colonie, Sparta e Atene

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