Il gatto e il pesce
Amore, rispetto e cura: un indimenticabile albo di André Dahan.
André Dahan, Il gatto e il pesce , Equilibri, Modena, 2004.
Nel 2014 Il gatto e il pesce , questo meraviglioso albo illustrato da André Dahan e scritto da Chiara Carminati, festeggerà dieci anni dall’uscita per la piccola e raffinata (non meno combattiva) casa editrice Equilibri, che di Dahan ha pubblicato a suo tempo anche La mia amica luna e Il mio amico sole .
Perché dunque ritornare tra queste pagine? Perché da sempre Dahan, con la delicatezza delle sue immagini pastello, coglie il punto esatto in cui il sogno diventa utopia e si slancia leggero a dar suggerimenti alla realtà ; e perché Chiara Carminati racconta con una serena e semplice filastrocca la storia di un amore che i più direbbero impossibile e che invece trova modo di dispiegarsi attraverso piccoli gesti di cura e di comprensione .
Il gatto vede il pesce in una palla di vetro, triste e affamato: provvede subito a dargli da mangiare, poi gli dice “ciao”, gli porge le labbra e i due si baciano. Ma la tristezza del pesce non passa. Il gatto gli legge un desiderio negli occhi: essere lasciato libero in mare. Quando il pesce si tuffa e scompare nel fondale, il gatto a lungo aspetta che il pesce torni a trovarlo, senza successo; poi lancia in mare il suo cappello, come per dire “Sono qua! Tu dove sei?”. Il pesce comprende al volo il desiderio del gatto e torna a trovarlo, una volta e una volta ancora, finché non tanto la visita, quanto “il capirsi al volo” diventa un’abitudine gradita ad entrambi.
I due continueranno a vivere secondo la loro natura, nell’ambiente che consente a ciascuno di assaporare la propria, preziosa libertà. Alla fine di ogni incontro si saluteranno con un bacio scambiato a pelo dello specchio del mare, senza fatica (si veda la copertina dell’albo). Con la luna sulla testa, il gatto e il pesce creano così, a modo loro, una personale e specialissima armonia tra terra acqua e cielo, con un gesto piccolo e rispettoso, d’autentico e reciproco amore.