Il controllo prossimale

Concordiamo con Jere Brophy quando afferma che “la ricerca ha stabilito che le classi che funzionano bene sono il risultato di sforzi incessanti dell’insegnante per creare, mantenere e (solo in particolari occasioni) ripristinare le condizioni che sviluppano l’apprendimento”.

L’insegnante di maggior successo affronta la gestione della classe come un processo teso a stabilire e a mantenere ambienti efficaci d’apprendimento. Gli insegnanti di minore successo affrontano la conduzione della classe come un processo che mira a “instaurare la disciplina”. Ciò non significa, però, che l’insegnante non debba agire per mantenere un clima positivo per l’apprendimento. Molto spesso questo significa procedere con gli allievi in modo preventivo utilizzando il controllo prossimale.

Come prevenire

L’utilizzo consapevole del proprio corpo può avere importanti risvolti invece di stare tutto il tempo seduto dietro una scrivania a impartire direttive più o meno ascoltate dagli allievi, trasmette con la sola presenza prossimale la sensazione di avere perfettamente la situazione sotto controllo e che nulla può essere fatto o eseguito senza che lui se ne accorga.

Si può, inoltre, utilizzare il proprio corpo anche per ricondurre all’ordine un allievo particolarmente difficile che sta assumendo atteggiamenti pericolosi e devianti:

• avvicinarsi con un fare energico;
• porsi davanti a lui con un’espressione facciale seria;
• se è il caso, appoggiarsi con entrambe le mani sul banco inclinando il busto verso l’allievo e guardandolo intensamente negli occhi: questa modalità avrà l’effetto di ricondurlo all’ordine venendo a interrompere un comportamento potenzialmente dannoso per l’intero gruppo.