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Il bello dello sporcarsi

I bambini hanno in sé stessi la necessità di scoprire attraverso i sensi, di essere incoraggiati a sviluppare ed esprimere pensiero creativo e divergente, senza avere il timore di sbagliare.

di Marcella Dondoli20 gennaio 202213 minuti di lettura
Il bello dello sporcarsi | Giunti Scuola

Tutti i bambini “sanno” giocare con acqua e terra, con il fango, ognuno con le proprie capacità cognitive ed espressive:

  • i più piccoli possono lasciarsi andare al piacere della scoperta sensoriale provocata dalla terra bagnata che si impasta fra le dita;
  • i più grandi possono fare progetti e trovare modi di ­realizzarli anche condividendo l’esperienza con i coetanei.


Febbraio: il diritto a sporcarsi e all’uso delle mani (G. Zavalloni)

Traguardi di competenza

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo, vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.


Contesto

Il giardino della scuola e il laboratorio.


Strategie metodologiche

Organizziamo uno spazio del giardino dove i bambini possono giocare con la terra e l’acqua. Lasciamo che interagiscano con i materiali e gli strumenti messi a disposizione in modo libero e creativo. Osserviamo la loro capacità di esprimersi, costruire e realizzare secondo la loro fantasia; ascoltiamo le loro conversazioni.

Nel laboratorio creiamo occasioni per dipingere e fare bassorilievi, sculture con vari tipi di terra mescolata a colori naturali o tempera e altri materiali.


Un giardino ricco… di fango

Realizziamo nel giardino una zona per le aiuole di fango delimitandole con delle assi di legno infilate nel terreno. Inseriamo in ognuna 3/4 cassette di legno riciclate da riempire con materiali diversi: terriccio, sabbia, terra argillosa, humus di corteccia, ghiaia, foglie, sassi di fiume, sassi di mare.

Arrediamo la zona con:

  • uno scaffale dove mettere secchielli, setacci, palette di varie misure, zappette, innaffiatoi;
  • dei contenitori con rondelle di tronco, pezzi concavi e piatti di corteccia, rametti, cilindri e cubi di legno;
  • una raccolta di animali di vario genere (di plastica, di legno…);
  • uno scaffale con bottiglie di acqua, colori naturali e tempere.

Lasciamo liberi i bambini di giocare e interagire con i materiali e gli strumenti messi a loro disposizione, osserviamo il loro modo di procedere, ascoltiamo le loro conversazioni. Seguiamo i loro progetti e gli accordi che prendono fra loro per realizzarli.

Documentiamo con foto per poi ripercorre con i bambini l’esperienza condivisa mettendo in evidenza gli aspetti di collaborazione e cooperazione.

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Coinvolgiamo i bambini nella realizzazione delle aiuole del fango: insieme ci confrontiamo su come fare e poi le realizziamo.

Image | Giunti Scuola


La diga

L’idea di realizzare la zona del fango nel giardino di una scuola dell’infanzia nasce dai bambini: i giochi con l’acqua sono fra i loro preferiti quando sono fuori.

Nei primi giorni di rientro a scuola la terra del giardino è secca e i bambini iniziano a innaffiare per favorire la crescita dell’erba. Antonio di 5 anni nota che l’acqua ha formato un rigagnolo che scorre nella terra. Lo osserva e poi richiama l’attenzione dei suoi compagni dicendo: “Bisogna fare una diga altrimenti l’acqua non si ferma! Prendiamo le palette e facciamo un muro di terra qua!”.

Giocare con la terra e l’acqua è un’esperienza sensoriale ed emotiva coinvolgente che sollecita la creatività dei bambini, le abilità di gruppo come la cooperazione e la negoziazione, sviluppando la capacità di lavorare insieme per realizzare progetti comuni.

Il fango, con la sua natura aperta a molte possibilità, incoraggia i bambini a esprimersi con libertà contribuendo a costruire consapevolezza di sé e fiducia nelle proprie capacità.

In questo modo nascono storie, conversazioni, le conoscenze dei bambini si richiamano fra loro mescolandosi e contribuendo al loro arricchimento su più piani.

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Nello stesso rigagnolo c’è chi collabora per realizzare la diga e chi invece gioca con gli animali facendo finta che vadano a bere l’acqua del fiume.

Image | Giunti Scuola


Sculture e pitture di terra e acqua

Oltre a giocare con acqua e terra all’aperto, proponiamo questa esperienza anche nel laboratorio dentro la scuola. Predisponiamo uno scaffale con vaschette di varie dimensioni, caraffe con l’acqua, materiali di varia natura come foglie, rametti, ghiaia, sassi di fiume o di mare di varie dimensioni, colla vinilica, pietre colorate, glitter, vari tipi di terra. Chiediamo la collaborazione dei genitori per arricchire questo angolo del laboratorio.

Ai bambini possiamo proporre numerose esperienze, ricordando l’importanza di favorire la scoperta delle potenzialità dei materiali e degli strumenti messi a disposizione lasciandoli liberi di esprimere la loro fantasia e creatività:

  • facciamo impasti di terra, acqua e colore su cartone e cartoncini usando mani, pennelli, forchette, spiedini di legno;
  • mescoliamo terra argillosa con acqua, ghiaia, rametti, foglie, poi invitiamo i bambini a realizzare bassorilievi su rondelle di tronco, pezzi di cartone ondulato, ritagli di compensato. Infine, realizziamo un mosaico unendo le opere dei bambini;
  • mescoliamo acqua, terra e colla vinilica e usiamo questo impasto come collante per assemblare sassi di varie forme, legnetti e tanto altro materiale di recupero oppure invitiamo i bambini a realizzare tante forme (palle, mattonelle…) da essiccare ed esporre, magari anche in una mostra aperta ai genitori e alla comunità.


Sporcarsi a ogni età

Dai piccoli del nido a quelli della scuola dell’infanzia fino a noi educatori, insegnanti, genitori, tutti dobbiamo avere la possibilità, sentire la necessità di godere dei benefici emotivi, cognitivi e corporei che può portare giocare e pasticciare con acqua e terra.

Sappiamo che questa esperienza inevitabilmente genera disordine, sporco, lavoro per pulire e riordinare. Ma in questo trambusto a noi adulti, genitori compresi, è richiesta la disponibilità a “vedere il bello” di questo gioco!

Predisponiamoci ad assumere un ruolo di facilitatore anche partecipando a questa esperienza a dimostrazione che sporcarsi non fa male né paura. Aiutiamo i genitori a comprendere che i bambini hanno bisogno vicino a sé di adulti complici!

Cominciamo da noi stessi per imparare a superare i nostri limiti e “dare esempio” ai bambini di coraggio, curiosità, divertimento!

Se fare educazione significa dare la possibilità di fare esperienza, è anche necessario saperla condividere con i bambini insieme alla consapevolezza di come e quando farlo.

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Le “pappe” e gli “spaghetti” di fango!

Image | Giunti Scuola
Image | Giunti Scuola
per documentare

Nella pagina del leporello di questo mese documentiamo le esperienze più significative rispetto alla cooperazione fra bambini con foto delle realizzazioni dei progetti, degli assemblage realizzati con gli elaborati prodotti. Descriviamo le immagini con brevi, ma significative didascalie.

Facciamo in modo che dalla documentazione emerga la ricchezza educativa che comporta l’esperienza dello sporcarsi e l’importanza che ha per una crescita sana dei bambini.

Scuola dell'infanzia

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