Articoli
I recettori della pelle
Focalizziamo l’attenzione su cosa può “sentire” la pelle. Sperimentiamo la soggettività percettiva delle proprietà tattili, del dolore e della temperatura: solitamente parliamo dei cinque sensi, ma gli apparati sensoriali sono più complessi.
Obiettivi, attività, materiali
Obiettivi di apprendimento
- Conoscere i principali recettori cutanei e quali sensazioni registrano.
- Riconoscere la soggettività delle percezioni.
- Comprendere che la percezione di caldo e di freddo è soggettiva.
Attività
- I recettori cutanei
- I recettori del dolore
- LABORATORIO: I recettori termici
Schede e video | didattica digitale integrata ddi
- SCHEDA “Registra la ruvidezza di un materiale”
- SCHEDA “Registra la percezione del dolore”
- VIDEO "Esploriamo il corpo umano: la pelle"
Attività 1
I recettori cutanei
Recuperiamo le preconoscenze dei bambini sui cinque sensi e chiediamo che cosa può “sentire” la pelle. La sensibilità della pelle è diffusa su tutta la superficie di un essere umano: osserviamo l’immagine dei recettori cutanei, specializzati nella rilevazione di specifiche sollecitazioni, e proponiamo alcune attività per conoscere meglio i recettori tattili, del dolore e, infine, quelli termici nel LABORATORIO in fondo alla lezione.
I recettori tattili
Consegniamo a ciascun bambino tre pezzi di carta vetrata con gradazione (o grana) diversa e sperimentiamole con il tatto. Consegniamo la SCHEDA: Registra la ruvidezza di un materiale, per rilevare di volta in volta la sensazione percepita. Confrontiamo i dati e concludiamo che la percezione delle proprietà tattili degli oggetti, come la ruvidezza, è soggettiva.
Attività 2
I recettori del dolore
Osserviamo con i bambini l’immagine della distribuzione dei recettori cutanei sulla pelle e mostriamo il VIDEO Esplorando il corpo umano – La pelle.
Quante “punture” sento?
Bendiamo un bambino e spieghiamo che lo toccheremo leggermente in varie parti del corpo, con uno o due bastoncini (anche se lo toccheremo sempre con due bastoncini) con la punta un po’ arrotondata. L’obiettivo è sperimentare a quale distanza minima non si è più in grado di riconoscere che si tratta di due punture distinte, per cui ogni volta il bambino dovrà dire se ha sentito uno o due tocchi. Misuriamo le distanze e chiediamo a un bambino di registrarle nella SCHEDA: Registra la percezione del dolore. Ripetiamo l’attività con tutta la classe: ci accorgeremo che la distanza minima è soggettiva e dipende anche dalla zona del corpo che viene sollecitata.
Per favorire il rispetto delle norme di sicurezza: utilizziamo dei bastoncini lunghi, indossiamo mascherina e guanti, se più opportuno suggeriamo di fare l’attività a casa chiedendo a un familiare di misurare le distanze e registrarle sulla scheda.
La temperatura è una proprietà oggettiva, mentre la percezione del caldo e del freddo è soggettiva.
Che cosa serve
Tre recipienti contenenti: A) acqua calda, B) acqua a temperatura ambiente, C) acqua fredda o ghiaccio; un termometro.
Come si fa
1. Chiediamo a un bambino di immergere la mano nel recipiente C e, dopo qualche instante, nel B; mentre un altro bambino passa dal A al B. Il primo riporterà una sensazione di caldo, il secondo di freddo.
2. Misuriamo la temperatura dell’acqua dei tre recipienti e confrontiamo le percezioni con la misura oggettiva. “Perché a qualcuno l’acqua sembra calda e a qualcuno fredda?”
3. Concludiamo che noi non percepiamo la temperatura, ma il passaggio di calore dal nostro corpo all’oggetto o viceversa, fenomeno che dipende dalla differenza di temperatura tra l’oggetto e la parte del corpo con cui lo tocchiamo (oltre che dalla capacità del materiale di condurre il calore).
L’alunna/o:
- conosce i principali recettori cutanei e sa quali sensazioni registrano?
- riconosce che le percezioni sono soggettive?
Elaborati da raccogliere: schede completate dai bambini.