I giovani italiani e i profughi
L’Osservatorio giovani dell’Istituto Toniolo ha svolto un'indagine su 6.000 giovani di sei nazioni europee, sulla loro percezione e i loro atteggiamenti. I giovani italiani si differenziano soprattutto rispetto alla dimensione culturale e alla "paura" delle differenze.
Pubblicato il terzo rapporto giovani dall’Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo. La ricerca è stat condotta su 6.000 giovani di sei nazioni europee, sulla loro percezione e sui loro atteggiamenti.
Emergono tra di loro molte somiglianze e contraddizioni, tra apertura e timori. I giovani italiani si differenziano soprattutto rispetto alla dimensione culturale e alla “paura “ delle differenze .
Commentando i risultati, Alessandro Rosina, demografo dell’università Cattolica che ha curato l’indagine , afferma: “Da noi più che altrove mancano gli strumenti per comprendere che il mondo sta cambiando e che le nazioni che si aprono all’esterno sono quelle che cresceranno di più creando un benessere condiviso. E le cause sono molteplici, a partire dal’inadeguatezza della scuola a promuovere le competenze interculturali, a far sentire il valore della propria identità e nello stesso tempo favorire l’interazione con gli altri”.