Il tuo carrello (0 prodotti)

Il tuo carrello è ancora vuoto

Libri, riviste e tanti materiali digitali: trova la risorsa per te.

Gli scienziati siamo noi

ESPERIENZE DI CLASSE: Impariamo a pensare con una attività realizzata dai bambini e dalle bambine della scuola primaria “Guglielmo Marconi”, I.C. “Claudio Casteller”, di Paese (Treviso)

di Anna Fiorese20 maggio 20221 minuto di lettura
Gli scienziati siamo noi | Giunti Scuola

La scuola, tra i suoi obiettivi, ha il compito di insegnare agli studenti “il saper stare al mondo”, dotarli delle competenze indispensabili per affrontare consapevolmente la complessità e le sfide della quotidianità. Se correttamente pensata, anche l’educazione scientifica può dare il suo contributo specifico, favorendo la costruzione del pensiero critico.
L’esperienza qui riportata ripercorre un percorso didattico sulla luce condotto in una quarta primaria secondo un approccio didattico basato sull’indagine scientifica. I bambini e le bambine, coinvolti in processi di scoperta scientifica che simulano la ricerca scientifica autentica, sviluppano abilità e pratiche costitutive del pensiero critico-scientifico, tra cui porre domande indagabili, focus specifico di questa esperienza.

 

Obiettivi/finalità/metodologia

L’inquiry-based learning coinvolge gli studenti in un processo di scoperta scientifica che simula la ricerca scientifica autentica, con metodi e pratiche affini a quelli degli scienziati professionisti.
L’apprendimento di nuove idee è sviluppato in cicli d’indagine, che non solo coinvolgono gli alunni in attività pratiche, ma soprattutto incoraggiano processi di pensiero metacognitivo, collaborazione e discussione. La prima tra le pratiche implicate nel processo di indagine scientifica è la capacità di formulare domande indagabili con degli esperimenti.
Nell’esperienza qui presentata, una classe quarta di 24 alunni ha indagato alcuni fenomeni luminosi attraverso dei cicli d’indagine in cui la fase della formulazione delle domande è stata messa in evidenza e supportata con materiali appositamente predisposti.
Il lavoro di gruppo ha assunto un ruolo di centrale impor- tanza garantendo processi di confronto e discussione tra pari.

 

Indagini sulla luce

1. Introduzione alla luce

Il percorso è iniziato con l’esperienza della “scatola buia”, una scatola con le pareti nere e con un foro su un lato per guardare all’interno, contenente un oggetto e una torcia. Accendendo o spegnendo la torcia e spostando l’oggetto, abbiamo identificato gli elementi necessari per la visione (sorgente-oggetto-luce-occhio) e le loro relazioni.

Image | Giunti Scuola

2. Primo ciclo d’indagine: la propagazione rettilinea della luce

Per stimolare la curiosità dei bambini abbiamo mostrato la traccia di un puntatore laser e messo a disposizione alcuni materiali per l’indagine (un tubo flessibile e una torcia). Per aiutare i bambini a tradurre la loro curiosità in domande indagabili, l’insegnante ha fatto da “modello”, proponendo lei stessa degli esempi di domande, e ha invitato i gruppi a formulare la propria. I gruppi hanno poi negoziato autonomamente come organizzare, condurre e documentare l’indagine, attraverso delle domande guida.

 

3. Secondo ciclo d’indagine: l’interazione luce-oggetti

I bambini e le bambine hanno indagato il comportamento della luce nell’incontrare oggetti diversi. Alle strategie sperimentate nel primo ciclo (modello dell’insegnante e domande guida), è stata aggiunta quella delle question hands: la sagoma di una mano su cui annotare le domande di gruppo, cercando di riempire tutte le dita. L’attività della question hand è stata riproposta al termine dell’inda- gine per confrontare le domande prima e dopo e mettere in evidenza come la conclusione di un ciclo d’indagine faccia da punto di partenza per il successivo.

 

4. Terzo ciclo d’indagine: la riflessione su specchi piani

I bambini e le bambine hanno indagato la regola secondo cui i raggi di luce vengono riflessi dagli specchi piani, sperimentando con torce, specchi, un foglio con un goniometro e una “maschera” di cartoncino nero per ottenere un raggio di luce. Sono state usate di nuovo le domande guida e le question hands, ma è stato sottratto il modello dell’insegnante.

 

5. Un problema autentico: progettare un periscopio

A conclusione del percorso i gruppi hanno utilizzato le conoscenze sulla luce acquisiste durante le indagini per progettare un periscopio.

Scuola primaria

Dove trovi questo contenuto