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Ho incontrato l'ispettore Cerini in un momento particolare della mia vita professionale, durante un percorso presso l'allora Irrsav per diventare formatrice per i N.O. 91.&nbsp;Giancarlo Cerini era uno dei nostri docenti. Aveva un modo di presentare così chiaro che ancora ho in mente tanti concetti e idee e addirittura ricordo visivamente le mappe che disegnava sulla lavagna a fogli. Ci ha lasciato una modalità equilibrata nel ricercare il confronto e nel saper vedere le connessioni possibili tra le differenti possibilità di scelta nella costruzione di un curricolo e nell'essere capaci di compiere il nostro lavoro sul campo. Una visione sempre coerente e profondamente radicata su principi pedagogici fondamentali.Nel tempo, ho continuato a seguirlo e ad incontrarlo nelle diverse sperimentazioni attuate dal Ministero, in altre occasioni formative, nel suo instancabile lavoro per gli insegnanti neoassunti e&nbsp; <a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/autori/giancarlo-cerini-48" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/autori/giancarlo-cerini-48">nella collaborazione con Giunti Scuola</a>. Dalla relazione come sua allieva ad una relazione diversa, sempre di profonda stima e comprensione, di collaborazione anche nella scrittura.Il suo impegno nel mettere passi nel futuro dell'infanzia è continuato fino alla fine, con una dedizione e una tenacia incredibili, come <a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/linee-pedagogiche-0-6-una-ballata-popolare-e-i-nodi-da-sciogliere" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/linee-pedagogiche-0-6-una-ballata-popolare-e-i-nodi-da-sciogliere">presidente della commissione zero-sei</a>.&nbsp;Lui era proprio la figura adatta a mediare tra la storia dei nidi e delle scuole dell'infanzia e un futuro complesso e difficile ma tutto rivolto a dare valore ai bambini e a chi educa.Aveva gli occhi buoni e uno sguardo spesso malinconico; la vita mette tutti noi alla prova e anche lui non è stato risparmiato.&nbsp; Ma ha sempre lavorato, intensamente presente nella storia della scuola del nostro Paese e nella vita di tantissimi insegnanti e dirigenti. Credo che pochi abbiano messo in gioco le proprie energie, il tempo, il pensiero, la capacità di sostenere e accompagnare nel cammino professionale come lui ha fatto. Mi piace ricordarlo in ogni momento in cui l'ho incontrato, nel dialogo pacato e sempre profondo che ci siamo scambiati.Grazie caro “maestro dei maestri”&nbsp;e di tanti altri che operano nella scuola. Ciò che hai detto, scritto, insegnato sarà sempre per noi tesoro da condividere affinché tu possa continuare la tua instancabile e arricchente presenza tra di noi.

Giancarlo Cerini, “maestro dei maestri”