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Emozioni in scena

ESPERIENZE DI CLASSE: un percorso espressivo che aiuta i bambini a sviluppare l’intelligenza emotiva con il gioco teatrale, il linguaggio corporeo, le storie, l’attività grafico-pittorica

di Helga Dentale20 maggio 20221 minuto di lettura
Emozioni in scena | Giunti Scuola

Spesso le emozioni restano ai margini, sono un’appendice delle nostre giornate a scuola: eppure sono parte integrante del clima che respiriamo in classe e incidono direttamente sull’apprendimento. Il laboratorio che proponiamo è un percorso espressivo che aiuta i bambini a sviluppare l’intelligenza emotiva e a rafforzare l’autostima attraverso il gioco teatrale, il linguaggio corporeo, l’interpretazione dei personaggi, la scrittura creativa, l’attività grafico-pittorica. Attraverso il laboratorio permettiamo ai bambini di riconoscere le proprie e altrui emozioni, di imparare a esternarle e a gestirle, rafforzando anche lo spirito di gruppo e lo star bene insieme.

 

Obiettivi/finalità/metodologia

Svolgiamo il laboratorio creando il cerchio delle storie, seduti a terra. Possiamo organizzare un incontro a settimana della durata di 60/75 minuti circa. I mediatori didattici sono: il gioco, il dialogo, i linguaggi espressivi.

  • Nutriamo un clima di ascolto attivo e di relazione empatica, privo di giudizio. È importante che i bambini si sentano liberi di esprimersi e di sperimentare. In ogni incontro lavoriamo con il corpo e con la voce per esplorare e drammatizzare le emozioni.

  • Utilizziamo anche brevi testi e improvvisazioni teatrali per interpretare i personaggi, indagandone lo stato d’animo: è arrabbiato? È triste? Perché?

  • Riportiamo le emozioni sperimentate nell’attività grafica e pittorica.

  • Creiamo un Diario di viaggio per documentare tutta l’esperienza e per permettere ai bambini di raccontare il proprio vissuto.

 

Il laboratorio teatrale

  • Iniziamo il laboratorio, nel cerchio delle storie, chiedendo ai bambini: cosa sono le emozioni? Partiamo da un confronto dialogico per poi iniziare a scrivere su un foglio le emozioni che abbiamo individuato.

  • È il momento di drammatizzarle: partiamo dalla mimica facciale. Riportiamo le emozioni nel nostro viso, e poi in tutto il corpo. Cerchiamo di camminare sperimentando la rabbia, la paura, la gioia, ecc. Come cambia la nostra postura? E l’energia che mettiamo nel movimento?

  • Mettiamo in gioco anche la nostra voce: lo facciamo con il gioco “Ciao”, una parola apparentemente neutra. Iniziamo a drammatizzare un Ciao con tristezza, con stupore, o con rabbia. La stessa parola assume significati diversi, e li analizziamo insieme. In ogni incontro lavoriamo con il corpo e con la voce, per arrivare a interpretare diversi personaggi.

  • Sperimentiamo delle improvvisazioni teatrali, per esempio: “A aspetta B che è molto in ritardo. A è arrabbiato per questo.” I bambini mettono in scena la situazione e poi ci confrontiamo sulle emozioni e sulle reazioni dei personaggi. “Mettersi nei panni dell’altro” ci aiuta a sviluppare l’empatia.

  • Cerchiamo, attraverso le scene teatrali, di esplorare tutte le emozioni. Sperimentiamo anche un’attività di scrittura creativa: chiediamo ai bambini di raccontare la giornata di un personaggio, individuando diversi stati d’animo in base agli eventi che accadono.

  • Scaturiscono molte storie da drammatizzare insieme: una carrellata di personaggi felici, annoiati, nervosi, imbarazzati... e tanti altri! Stiamo esplorando anche le emozioni secondarie, sociali.

  • Lavoriamo con il linguaggio visivo: realizziamo le “sagome delle emozioni” partendo dal nostro corpo tracciato sul foglio, che riempiremo di colore. Una scatola diviene oggetto costante e si arricchisce, via via, di nuove parole per descrivere stati d’animo e sentimenti emersi nel laboratorio. Il gioco teatrale e la pluralità dei linguaggi ci accompagnano, incontro dopo incontro, in una ricca esperienza espressiva alla scoperta delle emozioni.

Image | Giunti Scuola

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