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“Per fare un prato...” Diamo poesia ai nostri giorni di scuola
Incontrare le parole dei poeti può aiutare i bambini a diventare essi stessi poeti per un giorno. Come nel laboratorio di Chandra Livia Candiani nelle periferie multiculturali

Eccola la primavera che torna. Lo si sente nell’aria che cambia il suo profumo, negli alberi che sgranchiscono i rami, nella luce che si prende più tempo.
E anche quest’anno, come è successo a marzo scorso, la maggior parte dei bambini putroppo la vede passare stando dietro le finestre, chiusi nelle case con la scuola a distanza, senza poterla salutare correndo insieme con l’allegria speciale degli inizi di stagione.
L’arrivo ufficiale della primavera coincide non a caso con la giornata internazionale dedicata alla poesia il 21 marzo. Istituita nel 1999 dall’Unesco, è celebrata nelle scuole e nelle città con letture, creazioni poetiche, doni di parole.
Primavera e poesia; poesia e risveglio; poesia e stupore/meraviglia: sono tante le suggestioni possibili anche in tempo di scuola a distanza per celebrare i poeti di ieri e di oggi e per disvelare il poeta nascosto che – adulti e bambini – custodiscono dentro di sé, anche senza saperlo.
Cominciando dagli ingredienti che servono per fare poesia che sono gli stessi che servono per fare un prato: il trifoglio, un’ape… E soprattutto i sogni.
Per fare un prato ci vogliono un trifoglio e un’ape
un trifoglio e un’ape.
E i sogni.
E se son poche le api
basteranno i sogni.
- Emily Dickinson
La poesia è un infinito di parole
Che cos’è la poesia per i bambini? Sollecitati da una “maestra speciale” – la poetessa Chandra Livia Candiani – i bambini paragonano la poesia a un pezzo di cielo, un sentimento che ricevi da qualcuno, una tela di parole, un calorifero in inverno…
Immagini straordinarie per raccontare l’incontro con le parole dei poeti e il loro cimento per diventare essi stessi poeti, per un giorno, per qualche ora: il tempo di un laboratorio memorabile.
E scrivono poesie anche i bambini poco italofoni, inseriti nelle scuole multiculturali della periferia milanese. Anzi, sono proprio i “bambini spogli di un luogo, di una terra sotto i piedi, una lingua comune, una casa accogliente, un prossimo, dei bisogni che non sembrino pretese…” a comporre le poesie più intense. Perché, come scrive Chandra Livia Candiani “con loro partiamo da un punto in cui conoscere molte parole non è affatto quello che conta. Partiamo dal corpo, dalla presenza e dagli stimoli sensoriali che la vita regala a ogni istante”.
Ma dove sono le parole?
Ecco alcuni testi sulla poesia scritte dai bambini e raccolte da Chandra Livia Candiani nel testo straordinario Ma dove sono le parole? Le poesie scritte dai bambini delle periferie multietniche di Milano nei seminari di una maestra speciale, Effigie 2015.
La poesia misteriosa
Un poeta la recita
un libro la contiene
il fuoco la brucia
la pagina la protegge
il sole la illumina
la matita la scrive
(Ilaria, 8 anni)
La poesia è un’immagine
che non finisce più.
La poesia è come una tela
fatta di parole.
La poesia è un infinito di parole.
La poesia per me
è come un sentiero lontano.
(Engy, 10 anni, egiziana)
Seminare e coltivare poesia
Come possiamo celebrare anche a distanza la giornata/la settimana della poesia? Lo possiamo fare in maniera ricettiva, invitando ad ascoltare e gustare poesia e in maniera attiva, sollecitando i bambini e i ragazzi a cimentarsi con l’arte delle parole a partire da esempi, modelli e temi. Possiamo quindi proporre di:
- dare immagini alla poesia: un disegno o una fotografia che rappresenti un testo;
- prestare orecchio alla poesia nel silenzio dell’ascolto: lettura dell’insegnante del poema del giorno (si può scegliere tra i poeti che scrivono per bambini - Vecchini, Rodari, Piumini, Carminati, Tognolini, Quarenghi… ma non solo);
- dare voce alla poesia: imparare a memoria qualche verso, una poesia e recitarli per i compagni;
- dare tante voci alla poesia: lettura di versi o poesie in varie lingue da parte dei bambini plurilingui;
- fare della poesia un regalo: preparare piccoli doni poetici per i compagni, per i familiari, per i vicini…;
- organizzare un piccolo concorso di classe e diventare poeti per un giorno: cimentarsi nella produzione di versi dati un tema e dei modelli/sollecitatori.
Ecco il nostro dono per la giornata internazionale della poesia:
Poesia per stare bene a scuola