CLIL: come e perché

CLIL e zucche: un percorso di inglese e scienze

Sperimentare il CLIL in più lingue

Molte scuole lavorano su progetti educativi CLIL legati alla sostenibilità e agli obiettivi dell’Agenda 2030

Come tradurre tutto ciò nella pratica? Facciamo un esempio sull’argomento della tutela del verde e l’organizzazione di iniziative per la giornata dell’albero: adottare e curare un albero di un parco o piantare nuovi alberi in un giardino pubblico.<ul><li style="text-align: justify;">Possiamo iniziare spiegando ai bambini che per sensibilizzare il quartiere alla cura del verde saranno invitati a produrre leaflets e poster illustrativi per mostrare i benefici che gli alberi portano all’ambiente e agli esseri umani. </li><li style="text-align: justify;">Mostriamo poi un video per bambini in inglese sul tema degli alberi e dei benefici che le piante arrecano. In questa fase è importante accertarsi della comprensione di termini specifici e sollecitare la classe a ricavare il significato dei nuovi vocaboli dal contesto e dalle immagini, prima di fornire la eventuale traduzione. </li><li style="text-align: justify;">Proiettiamo quindi nuovamente il video e chiediamo ai bambini, divisi in piccoli gruppi, di collaborare per selezionare parole e frasi chiave che illustrano i benefici degli alberi.</li><li style="text-align: justify;">Ogni gruppo è poi invitato a scegliere una modalità di rappresentazione delle informazioni da utilizzare per i poster e i volantini: disegni, immagini e didascalie; fumetti.</li></ul>

Nella progettazione di percorsi CLIL e di compiti di realtà per la valutazione delle competenze, occorre selezionare problematiche autentiche e motivanti. È necessario inoltre impiegare strategie e approcci metodologici adeguati: project-based e task-based learning, problem solving.

Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), ovvero l’apprendimento integrato di contenuto e lingua, si è evoluto nel corso degli ultimi anni per far fronte a nuove istanze socio-educative evidenziate dalla Comunità europea come il lifelong learning e le competenze chiave per una cittadinanza attiva e democratica. Il recente documento Competences for Democratic Culture (2018), a cui s’ispirano le Indicazioni Nazionali e i nuovi Scenari (2018), propone un modello di competenze che prende in considerazione valori, atteggiamenti, abilità, conoscenze e comprensione critica.

Un esempio: la cura del verde

Al termine ogni gruppo presenta alla classe il proprio lavoro. I compagni e l’insegnante esprimono apprezzamenti e suggerimenti. Ogni gruppo apporta eventuali modifiche e passa alla stesura finale del prodotto che verrà&nbsp;utilizzato per essere divulgato fra i genitori della scuola e nel quartiere.

La sola conoscenza, se non è agganciata ad altri elementi, non permette di raggiungere le competenze di cittadinanza. Il CLIL va quindi inserito&nbsp;in una visione educativa più ampia capace di andare oltre i singoli contenuti disciplinari per mirare allo sviluppo dell’intera persona e collegare l’apprendimento al mondo reale. Recenti progetti educativi europei&nbsp;vanno in questa direzione. CLIL for Young European Citizens, ad esempio, punta sulla metodologia del project-based learning e del problem solving per coinvolgere gli studenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria in progetti interdisciplinari e in compiti autentici legati all’educazione alla cittadinanza, alla sostenibilità e all’educazione finanziaria.

Proponiamo attività di autovalutazione per far riflettere i bambini su ciò che hanno imparato, su quello che hanno trovato semplice, o difficile e su ciò che li ha aiutati a superare le difficoltà. Questa fase è di fondamentale importanza per stimolare le abilità&nbsp;metacognitive e intrapersonali. Anche le fasi del lavoro di gruppo e la presentazione alla classe dei vari prodotti rivestono un ruolo vitale in quanto permettono la messa in gioco di competenze cognitive e linguistiche. Attraverso il confronto e l’interazione con l’altro si chiariscono e arricchiscono le proprie idee e si usa la lingua per scopi comunicativi reali. Vengono stimolate anche le abilità di mediazione, sia a livello di lingua che di concetti. Alla mediazione, nel nuovo Companion Volume del CEFR (2018), è stato dato un ampio spazio in quanto in una società multiculturale e multilinguistica lo sviluppo di competenze di mediazione diventa essenziale per facilitare la convivenza democratica. I compiti di realtà CLIL possono offrire un’occasione per testare anche queste importanti abilità.

Le scuole colgono l’occasione di giornate internazionali a tema per organizzare eventi che prevedono il coinvolgimento delle comunità locali. International Earth Day, World Oceans Day, Tree Day, per citarne alcune, possono offrire lo spunto per progettare interessanti compiti di realtà CLIL. Nella pianificazione dei compiti possiamo partire dal delineare le competenze chiave a cui vogliamo mirare e i traguardi disciplinari delle Indicazioni per il curricolo. Possiamo poi passare a selezionare una problematica specifica legata all’International Day. Si possono quindi definire il contesto e la situazione d’apprendimento, le attività e i prodotti da realizzare, le forme di valutazione dell’insegnante e di autovalutazione degli allievi.

Oltre i singoli contenuti

La sola conoscenza, se non è agga

La sola conoscenza, se non è agganciata ad altri elementi, non permette di raggiungere le competenze di cittadinanza. Il CLIL va quindi inserito in una visione educativa più ampia capace di andare oltre i singoli contenuti disciplinari per mirare allo sviluppo dell’intera persona e collegare l’apprendimento al mondo reale.Recenti progetti educativi europei vanno in questa direzione. CLIL for Young European Citizens, ad esempio, punta sulla metodologia del project-based learning e del problem solving per coinvolgere gli studenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria in progetti interdisciplinari e in compiti autentici legati all’educazione alla cittadinanza, alla sostenibilità e all’educazione finanziaria.

Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), ovvero l’apprendimento integrato di contenuto e lingua, si è evoluto nel corso degli ultimi anni per far fronte a nuove istanze socio-educative evidenziate dalla Comunità europea come il lifelong learning e le competenze chiave per una cittadinanza attiva e democratica. Il recente documento Competences for Democratic Culture (2018), a cui s’ispirano le Indicazioni Nazionali e i nuovi Scenari (2018), propone un modello di competenze che prende in considerazione valori, atteggiamenti, abilità, conoscenze e comprensione critica.

<ul><li style="text-align: justify;">Council of Europe. (2016), Competences for democratic culture. Living together as equals in culturally diverse democratic societies. Strasbourg: Council of Europe Publishing. </li><li style="text-align: justify;">CLIL for Young European Citizens. Project N° 2019-1-IT02-KA201. Erasmus + Program-Call 2029 – Key action 2. Strategic partnership- KA201 <a data-cke-saved-href="https://clil4yec.eu/" target="_blank" href="https://clil4yec.eu/">https://clil4yec.eu</a> </li><li style="text-align: justify;">Council of Europe. (2018), CEFR for languages. Learning, teaching, assessment. Companion volume with new descriptors. Strasbourg: Council of Europe Publishing.</li></ul>

L’importanza dell’autovoalutazione

CLIL per le competenze chiave

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