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Cittadinanza attiva e life skills | Giunti EDU
Come insegnare l’Educazione civica a scuola, soprattutto in chiave inclusiva? Le life skills come “strumento di lavoro” nella quotidianità

Sono trascorsi cinque anni dall’emanazione della Legge n. 92 del 20 agosto 2019 che ha introdotto l’insegnamento dell’Educazione civica nel primo e secondo ciclo dell’istruzione. Questo tempo ha permesso agli insegnanti di “aggiustare il tiro” progressivamente affinché questa potesse diventare una proposta formativa sempre più trasversale al curricolo scolastico e sempre meno uno spazio disgiunto dalla quotidianità didattica. L’Educazione civica, per come è stata concepita dal legislatore, “[…] ha lo scopo di contribuire a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri” (art.1. L. n.92/2019).
Un’affermazione di principio importante che rischia di rimanere tale se agli insegnanti non vengono fornite indicazioni chiare e specifici strumenti di lavoro per agire nella quotidianità didattica.
Le life skills: competenze per la vita
Insegnare ai propri alunni come essere cittadini responsabili, partecipi della vita sociale nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri, è un compito educativo gravoso che non può essere perimetrato in poche ore scolastiche annue, ma che comporta un lavoro molto ampio e sistematico sulle competenze necessarie “per la vita”, le life skills. Questo termine, introdotto per la prima volta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 1999), indica tutte quelle competenze di tipo sociale, interpersonale, cognitivo e di gestione delle emozioni essenziali per affrontare le sfide di tutti i giorni.
Competenze chiave e cittadinanza attiva
I più recenti modelli psicopedagogici che si occupano dello sviluppo delle competenze sociali ed emotive sono d’accordo nel ritenere che queste abbiano un indiscusso potere trasformativo sull’individuo e, di conseguenza, sulla società, generando sia cambiamenti individuali (acquisire nuove competenze significa anche acquisire nuovi comportamenti), sia sociali (nuovi comportamenti si riflettono nel rapporto con gli altri/l’ambiente/la società). Identificando più nel dettaglio le competenze chiave necessarie a promuovere una cittadinanza attiva, queste possono essere raggruppate in tre macro aree (Tabella 1).
Questa suddivisione in aree di lavoro è importante perché consente di scegliere le strategie didattiche più efficaci da utilizzare in base alle competenze che si vogliono attivare e agli obiettivi da raggiungere. Per esempio, per l’area della prosocialità si possono proporre attività didattiche che prevedono mutuo aiuto tra studenti, vedi Tabella 2.
Per concludere
La sfida per gli insegnanti è, dunque, quella di lavorare per sviluppare in bambine e bambini le life skills, con una particolare attenzione alle componenti sociali ed emotive, essendo queste leve fondamentali per acquisire comportamenti di cittadinanza attiva e raggiungere gli obiettivi ministeriali rientranti nell’insegnamento dell’Educazione civica.
Morganti A., Pascoletti S., Signorelli A. (2024). Cittadinanza attiva e Life skills. Come e cosa fare nella pratica didattica per sviluppare i principi fondanti dell’educazione civica. Firenze: Giunti EDU.