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Che la fiducia sia più forte della paura. Morto Carlo Azeglio Ciampi

È morto oggi a Roma Carlo Azeglio Ciampi. Nato a Livorno nel 1920, è stato Presidente della Repubblica italiana dal 1999 al 2006. Nel 2005 aveva detto, rivolgendosi agli studenti in occasione dell'apertura dell'anno scolastico: "Conosciamo i pericoli e le tragedie che l'intolleranza porta sempre con sé. Conosciamo anche i benefici dell'incontro di culture diverse. Ognuno di noi ha l'occasione di dare il proprio contributo alla comprensione e al rispetto reciproci. Fate che la fiducia sia più forte della paura, il dialogo più forte dei timori che nascono dalle diversità". 

di Redazione GiuntiScuola16 settembre 20162 minuti di lettura
Che la fiducia sia più forte della paura. Morto Carlo Azeglio Ciampi | Giunti Scuola

Livornese, classe 1920, allievo di Guido Calogero, laureato in Lettere e poi in Giurisprudenza a Pisa, Carlo Azeglio Ciampi è morto oggi all'età di 95 anni, a Roma. Già governatore della Banca d'Italia (1979 -1993), è stato Presidente della Repubblica dal 1999 al 2006 .

In questa veste ha ripristinato la festa della Repubblica, il 2 giugno. Si è segnalato come europeista e uomo dedito alla memoria del Risorgimento quale fondamento dell'unità nazionale, nonché come volano per gli ideali che hanno animato la Resistenza. Costante la sua attenzione al valore fondante della Costituzione e alle ricchezze della scuola multiculturale, dell'incontro tra culture diverse.

Condividiamo un passaggio del suo discorso agli studenti per l'inizio dell'anno scolastico 2005. Rivolto a tutti i giovani e i bambini di quel tempo, ci sembra un invito valido ancora oggi.

Oggi, sempre più spesso, sui banchi accanto a voi siedono giovani i cui genitori, fuggendo da condizioni di miseria o in cerca di libertà, sono qui giunti da Paesi stranieri. Anche tanti dei nostri padri furono emigranti, in cerca di migliori fortune . Affrontarono e superarono aspre difficoltà, paure, diffidenze. E oggi i loro discendenti sono parte viva della vita e della cultura di molte Nazioni. Non dimenticate mai quelle pagine della nostra storia. Tendete la mano ai giovani stranieri che vivono in mezzo a noi: la Scuola, anche col vostro aiuto, contribuirà a renderli cittadini responsabili della Repubblica. Essi sono venuti per ricevere, ma anche per dare.

Conosciamo i pericoli e le tragedie che l'intolleranza porta sempre con sé. Conosciamo anche i benefici dell'incontro di culture diverse . Ognuno di noi ha l'occasione di dare il proprio contributo alla comprensione e al rispetto reciproci. Fate che la fiducia sia più forte della paura, il dialogo più forte dei timori che nascono dalle diversità.

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