16 Febbraio 2012
Argomento:
Sesamo didattica interculturale
, autore:
Carla Ida Salviati
,
Carla Ida Salviati (1951) si è laureata nel 1973 in Materie Letterarie presso l’Università di Genova con una tesi in storia della critica letteraria. Insegnante di ruolo nella scuola primaria e poi nella secondaria di primo grado, vince il concorso come dirigente scolastico nel 1983. Nel 1986 vince il concorso per posti a comando nell’allora IRRSAE Liguria (oggi ANSAS), dove opera in qualità di ricercatrice dapprima nella Sezione Scuola elementare, poi nel Servizio Aggiornamento e infine nel Servizio Documentazione per il quale coordina l’ editoria dell’Istituto. Nell’arco di tali anni ha assunto la direzione di diversi progetti nazionali, si è impegnata in ricerche nazionali e internazionali, ha progettato ed è intervenuta in innumerevoli corsi di formazione per docenti, dirigenti della scuola e bibliotecari. Ha indirizzato i suoi interessi scientifici e professionali verso la letteratura giovanile e verso le problematiche della lettura e della pubblica lettura (è nel Comitato di Redazione del periodico “LG Argomenti” del Centro Studi di Letteratura Giovanile e in quello di “Sfoglialibro” allegato del mensile “Biblioteche Oggi”: in entrambe le testate l’incarico dura per più di un ventennio ).
Nel 1999 ha fondato e diretto l’Annuario “Biblioteche Scolastiche” affidato dal Ministero per i Beni Culturali e pubblicato dall’Editrice Bibliografica di Milano. Intensifica le sue ricerche indirizzandole verso la storia dell’editoria con particolare attenzione per quella scolastica ed educativa, argomento che oggi è al centro della sua principale attività di ricerca.
Chiamata come Professore a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova (cattedra di Letteratura per l’infanzia) e successivamente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (cattedra di Storia del libro e dell’editoria), ha tenuto seminari, conferenze e lezioni presso molte Università italiane, e segnatamente è stata chiamata nel Master “Editoria cartacea e multimediale” promosso dall’Università di Bologna e diretto da Umberto Eco. Ha tenuto conferenze e incontri anche presso l’Istituto italiano di cultura a Zurigo, la BNF di Parigi, le Salon du livre de Montreuil, la Biblioteca de La joie par le livre di Parigi.
Nel 2008 ha assunto la direzione dei periodici scolastici dell’editore Giunti, “La Vita Scolastica”, “Scuola dell’infanzia”, “Sesamo didattica interculturale” e gli omonimi web-magazine; ha tenuto l’incarico fino alla fine del 2014.
Nel 2013 è stata insignita del Premio della rivista “Andersen” come “promotore della cultura e della lettura”.
Tra gli incarichi più rilevanti degli ultimi anni, si annoverano, in particolare, il Coordinamento scientifico del Progetto In vitro promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni Ambientali e Culturali e la partecipazione alla Giuria della prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi (2016). Nel 2015 è entrata a far parte della Giuria del Premo della riviste “Andersen” e nel 2017 negli “Amici della Domenica” del Premio Strega.
La sua attività scientifica, che dura tutt’ora, è comprovata da pubblicazioni in volumi (personali o collettanei) e dalla collaborazione alla stampa periodica cartacea e online, di cui viene dato dettaglio, per i titoli più rilevanti, nella nota che segue.
Suoi articoli sono stati tradotti in inglese, in francese, in portoghese.
Scopri le pubblicazioni di Carla Ida Salviati
Caro Mario,
voglio farti gli auguri di compleanno e dirti che sono pochi i giovanotti che compiono novant’anni. E che tu sia giovane (e bello! Indubitabile!) lo vediamo anche dalla
videointervista
, dalla voglia di ricordarci con la passione di sempre che il mestiere di insegnante è
difficile
, ma è il più
importante
in una società che guarda al domani.
In queste settimane tutti ti festeggiano: giornali, TV, rete, ricordano i tuoi libri dedicati ai maestri e le tue favole bellissime per bambini. Certo, oggi la scuola è tanto diversa da quella dove tu insegnavi a costruire i giornalini e facevi così imparare l’importanza della
libertà di parola
. Oggi si scrive con la testiera e persino
alcuni tuoi libri sono diventati e-book
; oggi i ragazzi manovrano il computer, ai tuoi tempi i pennelli e i caratteri mobili della tipografia; e spesso entravano in aula con lo stomaco un po’ vuoto.
Sembrano due mondi lontanissimi, e in parte lo sono. Le cose essenziali della scuola però non sono cambiate; ce n’è una, poi, più essenziale di tutte, che tu da vero maestro di maestri – ci hai insegnato: è l’
ascolto
. Ce ne hai dato una prova altissima con
Cipì
, che è un libro magico perché pieno del dire dei bambini. Guglielmo, che a parlare bene non ha imparato neanche da grande, un giorno ha disegnato Cipì con lunghe gambe e una faccia tonda. “Ma Cipì è un uccellino. – ha obiettato la maestra – Come lo hai fatto tu sembra un bambino!”
Ecco, caro Mario, tu, prima di scrivere, ascoltavi i bambini. Anche quelli come Guglielmo, che a parlare bene non sanno neanche da grandi.