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Carnevale con rime e storie
Organizziamo con le bambine e i bambini la festa di Carnevale con l’allestimento degli spazi e la costruzione di maschere di alcuni animali notturni.
Obiettivi, attività, materiali
IL BAMBINO
Che cosa fa:
sperimenta tecniche pittoriche con strumenti diversi per costruire maschere e ambientazioni; ascolta racconti e brevi poesie in rima; partecipa a giochi e danze di gruppo e singole; ascolta e drammatizza una poesia in rima e gioca con le parole per trovare assonanze e legami.
Che cosa impara:
- compone e dipinge con tecniche grafiche diverse;
- ascolta e comprende racconti e poesie in rima;
- memorizza e produce testi in rima;
- comunica a livello mimico gestuale.
Come riflette sull’esperienza:
- racconta quello che ha fatto a compagni e genitori;
- commenta foto e video legati alle esperienze realizzate.
ANNI 3-4: CARNEVALE NEL BOSCO
- Gli animali del Carnevale
- Un bosco per la festa
- Tutti in maschera
Anni 4-5: PAROLE PER SCHERZARE
- La filastrocca animata
- Le rime… mangiate
- Nomi in rima
L’INSEGNANTE
Che cosa fa:
prepara i materiali per le esperienze grafiche e di drammatizzazione; sceglie i libri e le storie adatte; predispone gli spazi per la realizzazione in sicurezza delle danze e dei giochi.
Con quali strategie/metodologie:
utilizza la voce e l’atteggiamento del corpo per supportare e coinvolgere; ascolta, tiene conto dei suggerimenti e ricerca con i bambini le soluzioni; sostiene la conversazione per comprendere quello che i bambini conoscono; accompagna la ricerca linguistica con attenzione alle scoperte di ognuno.
Come riflette sull’esperienza:
- annota i commenti di tutti in merito a diversi aspetti dell’esperienza per poi rifletterne nel gruppo dei docenti;
- riflette in merito ai propri atteggiamenti nella relazione educativa.
STRUMENTI PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA (DDI)
- Video: Il topo dalla coda verde
- Canzone: Volta la carta di Fabrizio de André
Divertiamoci con giochi di gruppo e danze. Proponiamo testi in rima per riconoscere i legami sonori tra le parole e inventiamo brevi storie da recitare e drammatizzare.
Anni 3-4: CARNEVALE NEL BOSCO
ATTIVITÀ 1
Gli animali del Carnevale
- Ricordiamo la storia di Pasqualina, la piccola pipistrellina del progetto accoglienza e proponiamo di preparare insieme a lei una festa di Carnevale travestendoci da animali notturni.
- Realizziamo le maschere del gufo, del topolino e del pipistrello (Per fare).
- Parliamo di questi animali: chiediamo alle bambine e ai bambini che cosa sanno su di loro e se li hanno mai visti dal vivo.
- Per rafforzare la conoscenza che abbiamo di questi animali e mettere l’accento sulle loro caratteristiche, soprattutto per i più piccoli, proponiamo dei piccoli indovinelli. Descriviamo alcune caratteristiche e invitiamo a indovinare di che animale si tratta, per esempio: per il topo ha la coda lunga, ha paura del gatto, mangia il formaggio, corre veloce; per il pipistrello vola di notte, è tutto nero, dorme appeso a testa in giù; per il gufo sta in cima agli alberi, ha grandi occhi gialli, ha le ali molto grandi…
- Impariamo la filastrocca del gufo.
Sopra il ramo di quell’abete
Dorme il gufo, lo conoscete?
Dorme, dorme fino a che è scuro,
spalanca le ali e poi parte sicuro.
Buratto, S. (2003). Filastrocche del bosco. Firenze: Giunti Kids.
- Guardiamo il video o leggiamo Il topo dalla coda verde di Leo Lionni e rileggiamo insieme la storia di Pasqualina di Beatrice Alemagna Manco per sogno (Topipittori).
per fare
Le maschere degli animali
CHE COSA SERVE
Strisce di cartoncino (circa 20 x 7 cm) marrone, grigio e nere, cartoncini (giallo, arancione, nero, rosa), elastici, pennarelli indelebili, forbici, colla.
COME SI FA
- Ritagliamo nelle strisce di cartoncino due fori per gli occhi a misura bambino e una rientranza in corrispondenza del naso.
- Personalizziamo a seconda dell’animale che vogliamo realizzare:
– per il gufo usiamo una striscia marrone con dei cerchi di colore giallo intorno agli occhi e un triangolo di cartoncino arancione a fare il becco;
– per il topolino una striscia grigia o bianca con disegnati i baffi, un tondino nero a fare il naso e due cerchi dello stesso colore sopra gli occhi per realizzare le orecchie;
– per il pipistrello una striscia nera, un tondino rosa per il naso e due triangoli dello stesso colore sopra gli occhi per le orecchie. - Alle due estremità delle strisce facciamo dei fori per inserire gli elastici che tengono le maschere.
ATTIVITÀ 2
Un bosco per la festa
- Scegliamo tutti insieme uno spazio nel quale realizzare la festa di Carnevale e trasformiamolo in un bosco.
- Proponiamo diverse tecniche pittoriche e costruttive per realizzare degli alberi:
– usiamo cartone da imballaggio per i tronchi e coloriamoli stendendo tempera con rulli, spugne e pennellesse, oppure utilizziamo sacchetti di carta del pane attorcigliati, come proposto nel progetto accoglienza;
– realizziamo le chiome con carta da pacco tagliata in diverse forme e riempita di carta velina stropicciata, stampi di mani aperte, frottage e altre tecniche proposte dalle bambine e dai bambini. - Se ci sono bambini non esperti nell’uso dei materiali e delle tecniche affianchiamo loro dei compagni più autonomi. L’importante non è la riuscita del prodotto finale, quanto il piacere della sperimentazione e della manipolazione.
- Attacchiamo gli alberi alle pareti, coinvolgendo tutti per decidere come sistemarli, e completiamo con particolari disegnati con i pennarelli indelebili come fiori, funghi, insetti e così via.
Animiamo la festa con balli da fare in gruppo.
ATTIVITÀ 3
Tutti in maschera
- Il giorno della festa proponiamo di mascherarci e di giocare tutti insieme.
- Divertiamoci a riprodurre il verso del gufo congiungendo le mani davanti alla bocca e lasciando una fessura da cui far uscire versi lamentosi pronunciando la lettera U.
- Impersoniamo i diversi animali da cui siamo mascherati imitandone le andature e la voce.
- Giochiamo a gufo e topo: un bambino-gufo cerca di prendere i bambini-topi che corrono cercando di non farsi catturare. L’ultimo topo preso diventa il gufo della caccia successiva.
- Proponiamo la danza del pipistrello: mentre suona una musica lenta un bambino-gufo sveglia a uno a uno toccandoli i bambini-pipistrelli accucciati sul pavimento. Quando sono tutti svegli passiamo a un brano veloce che tutti danzano come vogliono.
- Giochiamo a muoverci nel buio con le torce e poi cerchiamo oggetti, che sono stati nascosti in precedenza nella stanza.
- Andiamo a caccia di provviste: disseminiamo lo spazio con palline di carta realizzate con carta rossa (mele) e bianca (formaggio). Topi e pipistrelli fanno a gara a raccogliere le proprie provviste in un cestino. Vince il gruppo che ne raccoglie di più nel tempo dato.
- Concludiamo la festa con una merenda speciale.
Arte - Stimoliamo a fare proposte grafiche originali per realizzare il bosco
Anni 4-5: PAROLE PER SCHERZARE
Lingua - Giochiamo con le parole per trovare rime divertenti
ATTIVITÀ 1
La filastrocca animata
- Presentiamo ai bambini la Filastrocca della strega e proviamo a drammatizzarla.
Filastrocca della strega
C’è una strega molto brutta,
che ha perduto la parrucca,
è rimasta tutta pelata
ed è molto arrabbiata.
Prende allora la sua scopa
e fa un giro per l’Europa,
ma al ritorno verso sera perde anche la dentiera.
Poi si siede sopra un vaso, ma le casca pure il naso.
E mentre toglie le scarpe vecchie
le si staccano le orecchie.
Prende allora dei cerotti per attaccare i pezzi rotti,
ma la iella non è finita perché le cascano pure le dita.
Allora la strega fuori di sé
si guarda allo specchio e sapete chi c’è?
Ci sono io che la guardo in faccia,
le faccio le smorfie e la linguaccia,
poi d’improvviso le grido buh,
lei scappa via e non torna più.
Stefania Masiero
- Recuperiamo una parrucca, alcuni teli con cui fare i vestiti della strega e una scopa.
- Costruiamo con i bambini una bocca di cartoncino sorridente con i denti ben visibili, mettiamo un elastico per posizionarla davanti alla bocca.
- Procuriamo due paia di occhiali di plastica da Carnevale solo con le montature: aggiungiamo su uno un triangolo di cartoncino a fare il naso e sull’altro due orecchie sulle stanghette. Quando la strega perde le dita possiamo chiedere di fare il pugno oppure usiamo dei guanti da togliere in quel momento.
- Chiediamo di ricoprire il ruolo di strega a un volontario, ripetiamo il testo della filastrocca una strofa alla volta e invitiamo a drammatizzare le azioni togliendo le parti che la strega via via perde. Recitiamo l’ultima strofa a voce più alta e mimiamo le azioni proposte per far scappare la strega.
ATTIVITÀ 2
Le rime… mangiate
- Osserviamo le carte costruite nel Per fare (a pagina seguente): nominiamo gli animali e proviamo a trovare una parola che faccia rima con il loro nome, per esempio coccinella/frittella, elefante/pesante o civetta/polpetta.
- Per chi ha difficoltà a trovare la parola in rima proponiamone due e chiediamo di scegliere quello che secondo loro “assomiglia” alla parola proposta. Possiamo anche dire che una parola sta meglio dell’altra nella frase.
- Con le rime trovate con le carte costruiamo delle brevi storie: spieghiamo che nel racconto qualche parola è stata “mangiata”, mentre leggiamo il testo sospendiamo il verso e invitiamo a trovare la parola mancante.
Breve storia di orso Ezechiele,
mangia di tutto, ma adora il… (miele)
e se le api non sono d’accordo
gli lasciano spesso un brutto…(ricordo)
Breve storia di un pappagallo,
si chiama Eugenio, è verde e… (giallo)
parla assai bene, ma ciò che ha ascoltato,
lui lo ripete al momento… (sbagliato)
Breve storia di Clementina
che porta a spasso la sua… (casina)
le tartarughe si sa vanno piano
ma chi va piano va sano e va … (lontano)
Travestiamoci tutti per danzare in allegria.
per fare
Le carte degli animali
CHE COSA SERVE
Cartoncini bianchi circa 15 x 20 cm., pennarelli normali e indelebili, carta da fotocopie, tempere, colla, forbici.
COME SI FA
- Coloriamo i fogli con tempera diluita e pennellesse in modo che la pennellata rimanga visibile. Facciamo tanti fogli di tutti i colori e diverse sfumature.
- Una volta asciutti, disegniamo, su un foglio di colore adeguato, il corpo di un animale a scelta senza particolari: per esempio per il pappagallo tracciamo solo un ovale per il corpo e uno per la testa. Per prendere spunto usiamo immagini di libri di animali.
- Ritagliamo la sagoma del corpo e incolliamola su un cartoncino; aggiungiamo i particolari disegnati e ritagliati dai fogli colorati oppure disegnati con i pennarelli.
- Se possibile plastifichiamo le carte realizzate.
ATTIVITÀ 3
Nomi in rima
- Giochiamo con i nomi o i cognomi delle bambine e dei bambini per inventare nuove rime. Facilitiamo il gioco con semplici domande che aiutino a cercare i contenuti delle frasi in rima. Chiediamo: “Che cosa ti piace Gabriele? Che cosa fa Marilena? Com’è (fisicamente) Sebastiano?”
- La storiella in rima può iniziare con la frase “Questa è la storia”:
Questa è la storia di Gabriele
che mangia la pizza tutte le sere.
Questa è la storia di Marilena
che gioca sempre sull’altalena.
Questa è la storia di Sebastiano
che ha i capelli color castano.
- Per completare l’esperienza balliamo e cantiamo la canzone Volta la carta di De André.
A Carnevale organizziamo un momento speciale per fare festa tutti insieme.
- Lionni, L. (2007). Il topo dalla coda verde. Milano: Babalibri.
- Piumini, R. (2013). La casa di Topo Pitù. Milano: Topipittori.