Scambi di pace

Come parlare di pace con i bambini mentre il mondo vive conflitti e tensioni? Alcune proposte operative per scambi pacifici al di là dei confini

di Roberto Lovattini31 gennaio 20202 minuti di lettura
Scambi di pace | Giunti Scuola
Noi insegnanti ed educatori abbiamo un compito importante: attraverso le nostre pratiche didattiche dobbiamo cercare di tenere a bada e rovesciare il sentire negativo che i bambini percepiscono in questi giorni. Non possiamo infatti limitarci a prendere atto dell’escalation di azioni di “guerra”, dobbiamo trovare strategie che ci permettano di mettere in campo processi positivi.
 

Le paure e i pensieri dei bambini sul mondo in conflitto

Stando a contatto quotidianamente con bambini e bambine e con le loro probabili ansie , dobbiamo riuscire a parlare di quel che succede cercando di trasmettere serenità. Per ottenere questo credo che l’unico modo sia quello di lasciare i nostri allievi liberi di esprimersi e poi di lavorare insieme a loro per diventare protagonisti di azioni positive. Per esempio, facendo arrivare ai potenti, ma anche ai semplici cittadini le loro idee, le loro speranze, la loro voglia di vivere nella Pace. Nello stesso tempo è fondamentale che i ragazzi riescano a scambiare questi pensieri con quelli di bambini e ragazzi di tante altre parti del mondo . Sarebbe bellissimo riuscire ad allestire una sorta di bacheca virtuale dove inserire i pensieri di Pace dei bambini.

 

Progetti di Pace

Il Movimento di Cooperazione Educativa da sempre pratica nelle proprie classi la corrispondenza con alunni di diverse parti del mondo e, oggi grazie alle nuove tecnologie, è possibile arrivare dappertutto e comunicare rapidamente. La proposta agli insegnanti è, attraverso azioni che si ispirano ai progetti come Erasmus, di favorire e progettare lo scambio delle idee dei nostri allievi con quelli di tutta l’Europa .
Un altro progetto molto utile e stimolante per lavorare su scambi comunicativi di Pace è quello dei
Pacifici .
Per chi vuole corrispondere con il Giappone, ecco il progetto Le gru della Pace .

Segnalo infine che già nel 2005/2006 la classe quinta B della “Scuola Primaria Caduti sul Lavoro” di Piacenza, al termine di un percorso sulla Costituzione, avanzò la proposta di costituire il Ministero della Pace , attraverso una lettera inviata al Presidente del Consiglio . Chi fosse interessato a sostenere la proposta, può scrivere a me roberto2lovattini@gmail.com oppure al Presidente del Consiglio.


Per chi vive e lavora a contatto con i bambini non è mai possibile abbandonarsi al pessimismo. Ricordiamoci di Anna Frank, che pure costretta a nascondersi dalla persecuzione delle SS continuava ad avere fiducia nel futuro: “eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui saranno ancora attuabili”.

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