Il valore di leggere ad alta voce in lingua madre

Un percorso coinvolge bambini italiani e di origine straniera, assieme ai loro genitori. Un modo per scoprire che nel mondo esistono idiomi plurimi, per crescere con un'ottica di intercultura

di Maria Cristina Servidio13 febbraio 20192 minuti di lettura
Il valore di leggere ad alta voce in lingua madre | Giunti Scuola
La scuola dell’infanzia di San Vito Cerea (Verona) ha proposto il percorso “Mamma, mi leggi una storia?”, coinvolgendo in maniera attiva le mamme straniere e italiane per riconoscere, accogliere, integrare le differenze presenti nel gruppo-sezione e valorizzarle attraverso il piacere della lettura ad alta voce e dell’ascolto. Seminare parole e racconti in tante lingue per veder germinare una comunità con maggiore integrazione: questo l’obiettivo principale.

Leggere e narrare in lingua madre

Narrare una fiaba in lingua madre è il piacere di comunicare emozioni; è un incontro tra l’adulto e il bambino che insieme stabiliscono una sorta di complicità: la storia è già nota, ma ci piace ripeterla ancora e ancora. Sappiamo che cosa sta per accadere, ma proprio l’attesa dell’evento e la sospensione che sentiamo prima che accada qualcosa che incute una certa apprensione, rendono coinvolgenti le vicende e fanno trattenere il fiato e l’attenzione. Tutto diventa più magico quando a leggere è la mamma.

Il percorso è un'occasione per far scoprire ai bambini italiani che esistono lingue differenti dalla propria affinché si sentano cittadini del mondo e, al tempo stesso, un'opportunità per valorizzare la lingua madre dei bambini con genitori stranieri , che a volte si sentono quasi “in imbarazzo” a impiegarla. Inoltre, esporre a più lingue il bambino arrivato da noi da un altro stato , quella materna, quella del Paese che lo ospita, quella di altri loghi del mondo, rafforza il suo senso di identità e aumenta la sua autostima .

Le storie si intrecciano e creano legami

Mentre le mamme leggevano ai bambini una storia o una fiaba, l’atmosfera intorno a noi si è trasformata: i suoni delle parole uscivano come da una scatola magica, suscitando stupore e meraviglia.

Le storie sono state narrate in: Albanese, Arabo, Cinese, Inglese, Rumeno.

Ogni mamma ha scelto una storia che il proprio bambino conosceva. Abbiamo così ascoltato in lingua madre fiabe classiche come I Tre Porcellini , Pinocchio , Cappuccetto Rosso , ma anche racconti della tradizione popolare tipica del paese di origine.

A seguire sono state tante le domande da parte dei bambini alle mamme che hanno letto: "Come si dice…", "Mi ripeti…?", "Ma che suono è questo?".

Crediamo fortemente nell’esperienza di questo percorso, che si propone di sostenere l’ inclusione dei bambini neoarrivati attraverso la diffusione di pratiche narrative nella scuola dell’infanzia, ma soprattutto perché crea legami , introduce i bambini al mondo e presenta il mondo a piccole dosi, dando voce alle emozioni e ai sogni che ognuno porta con sé.

Scuola dell'infanzia

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