Valutare senza stress…

(Buon) monitoraggio… e poi?

Competere, ma con se stessi

Un tema centrale, un grande assente

Un’idea ambiziosa e necessaria

C’è, però, un’assenza sostanziale nel dibattito: la voce gli insegnanti. Molti docenti, è vero, sono stati chiamati a dire la loro. È mancato però uno sguardo d’insieme, un punto di vista plurale, un quadro a più voci: le voci di chi vive la valutazione ogni giorno, sperimentandone gli aspetti positivi e quelli critici. Di chi conosce la necessità di avere criteri univoci ma anche, talvolta, la difficoltà di applicarli. Di chi, soprattutto, tratta quotidianamente una materia delicata, molteplice e spesso insondabile: i bambini, la responsabilità della scuola sul loro successo scolastico, le scelte da compiere ogni giorno nell’immensa complessità del mestiere di insegnare. Quando si parla di valutazione, si deve parlare soprattutto di questo.&nbsp;

Progettare il questionario, ideare le domande, elaborare i dati è stato, e sarà, un lavoro molto complesso. La partecipazione degli insegnanti, però, sta ripagando di qualunque sforzo: hanno già risposto oltre 2000 docenti, e altri ancora lo stanno facendo in questi giorni. È il segnale del fatto che il tema è sentito, necessario, vitale, e che l’unico modo per migliorare un processo così importante, eppure così spesso mal compreso, è farlo insieme. &nbsp;I primi risultati della ricerca verranno presentati e discussi nel corso del convegno <a data-cke-saved-href="https://gruppogiunti.magnewsemail.com/nl/gruppogiunti_page2188.mn" target="_blank" href="https://gruppogiunti.magnewsemail.com/nl/gruppogiunti_page2188.mn">La nuova valutazione. Buone pratiche ed esperienze</a>, organizzato da Giunti Scuola il 20 novembre: l’occasione per avere risposte ma soprattutto, che è la cosa più importante, per generare altre domande. E per ascoltare un’altra voce spesso sottovalutata: quella dei bambini, che ci diranno cosa ne pensano della valutazione.&nbsp;

La valutazione, e in particolare il passaggio dai voti numerici ai giudizi descrittivi, è stata negli ultimi mesi al centro di molteplici riflessioni, a voce degli esperti più autorevoli. Si è parlato del valore della riforma, di come applicarla in modo proficuo, delle possibili difficoltà e delle grandi opportunità.

Ecco, quindi, un’idea ambiziosa e necessaria: promuovere una grande ricerca che rilevi i pareri, i desideri, il sentire di chi è in prima linea sul tema della valutazione. Il progetto passa attraverso un questionario elaborato dall’Università di Perugia sotto la guida dell’infaticabile professor&nbsp;Federico Batini e del professor Cristiano Corsini, con la collaborazione di Giunti Scuola, che nelle scorse settimane è stato distribuito a migliaia di insegnanti.Lo strumento è composto di 8 sezioni che danno conto dei temi più caldi: la valutazione è davvero utile? Qual è il suo compito più importante? E gli studenti quale ruolo hanno?Le domande sono sia chiuse sia aperte. Le prime chiedono di dichiarare il grado di accordo con alcune affermazioni su una scala di Likert, e sono quelle che permetteranno un’analisi quantitativa e statistica attendibile. Le domande aperte, invece, danno piena parola agli insegnanti, chiedendo ad esempio di raccontare un episodio di ingiustizia valutativa a cui hanno assistito. Questo perché l’esperienza di ogni docente è unica, e non può essere incanalata solo su risposte standardizzate.

Se anche tu vuoi partecipare alla ricerca sulla valutazione dell’Università di Perugia e Giunti Scuola c’è ancora tempo: trovi il questionario qui&nbsp;: <a data-cke-saved-href="https://gscuola.it/Questionario_valutazione21" target="_blank" href="https://gscuola.it/Questionario_valutazione21">https://gscuola.it/Questionario_valutazione21</a>La compilazione è completamente anonima.&nbsp;

E adesso?

FAQ 18. Si possono somministrare prove di valutazione diverse da quelle dei compagni (facilitate, semplificate, abbreviate...) nelle normali prove di verifica durante l'anno e nelle prove INVALSI? (ed. PLUS)

Valutazione: la parola agli insegnanti (finalmente)