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Un piano integrato per combattere la segregazione scolastica
Dal 2000 al 2017, è salita dal 10,5% al 24,2% la percentuale dei residenti stranieri tra i 6 e i 13 anni. La giunta comunale ha promosso un piano per prevenire e ridurre il fenomeno della concentrazione degli alunni stranieri attraverso una serie di azioni

La giunta comunale di Milano ha recentemente approvato delle linee di indirizzo per promuovere il rafforzamento e la riqualificazione della rete scolastica in modo tale da ridurre i fenomeni segregativi. L’intento è quello di riunire tutte le azioni in un piano integrato e continuativo, impedendo il rischio che si formino classi e scuole con prevalenza di alunni stranieri.
Alcuni numeri
A Milano, dal 2000 al 2017, è salita dal 10,5% al 24,2% la percentuale dei residenti stranieri tra i 6 e i 13 anni. Oggi nella scuola pubblica milanese, per quel che riguarda il primo ciclo della scuola dell’obbligo (75 autonomie), sono il 27,3% gli studenti di cittadinanza straniera nelle 143 scuole primarie per un totale di 47.005 iscritti, di cui il 74,2% nato in Italia, e il 25,7% nelle 92 scuole secondarie di primo grado (in totale sono 29.801 gli iscritti), di cui il 60,9% nato in Italia.
Il piano intende contrastare in vario modo la tendenza alla concentrazione degli alunni stranieri in determinate scuole e far sì che le scuole siano lo specchio reale del territorio cittadino in cui si trovano.
Le azioni
Il Comune intende eseguire vari interventi: dal ridisegno dei bacini di utenza all’integrazione dell’offerta formativa, passando per il rinnovo degli spazi dell’apprendimento al dimensionamento, dal sostegno a progetti speciali alla realizzazione di una rete di collaborazioni stabile.
Nelle azioni anche progetti già in ponte:
• Un protocollo per realizzare ambienti di apprendimento all’avanguardia e flessibili
• una gara pubblica comunitaria da due milioni di euro per la fornitura di arredi e complementi di arredo in linea con il “Piano di innovazione didattica e del successo formativo”
• l’aumento dei fondi destinati alle scuole primarie e secondarie di primo grado per piccoli interventi urgenti
• l’adesione al protocollo per introdurre una sperimentazione didattica ispirata al ‘Metodo Pizzigoni’ nelle classi prime della scuola primaria “Radice”
• l’avvio del progetto scuole aperte e della newsletter dedicata a dirigenti, insegnanti ed educatori per mettere in rete le esperienze positive del territorio e far conoscere tutto quello che la città offre ai più giovani dentro e fuori dalle scuole.
Info maggiori sul sito del Comune di Milano .
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