Un filo di parole: pratiche didattiche bilingui anche con la Dad

Come una scuola, impegnata da due anni in un progetto di valorizzazione del plurilinguismo, ha cercato di continuare il lavoro anche a distanza. E ha creato un archivio di storie a più voci

di Elena Sabbi12 giugno 20204 minuti di lettura
Un filo di parole: pratiche didattiche bilingui anche con la Dad | Giunti Scuola
Da due anni la scuola dell’infanzia di Serravalle Scrivia (AL), plesso dell’Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta” di Serravalle S., fa parte del progetto “L’AltRoparlante”, condotto dall’Università per Stranieri di Siena . Scopo del progetto è quello di diffondere pratiche didattiche plurilingui attraverso la metodologia del translanguaging. In questi anni di sperimentazione, abbiamo cercato di inserire le pratiche didattiche plurilingui all’interno della vita scolastica quotidiana dei bambini, rendendole quindi parte integrante delle routine educative di ogni giorno.

Abbiamo lavorato su due piani, diversi ma interconnessi: da un lato abbiamo introdotto vocaboli in tutte le lingue della classe, proponendo parole di uso comune:  saluti,  gestione di spazio-tempo, giorni della settimana…Dall’altro lato, abbiamo inserito i diversi vocaboli all’interno della programmazione didattica (colori, concetti topologici…). Inoltre, le famiglie sono state coinvolte in modo attivo, non solo come “custodi di sapere” (abbiamo spesso chiesto ai genitori di condividere alcune parole in lingua di origine, di scriverle al posto nostro o di indicarci la pronuncia) ma anche come protagonisti di esperienze (attraverso la lettura di storie in lingua a gruppi eterogenei di bambini durante le ore di attività).

 

Un blog plurilingue per i bambini

 

Il difficile momento che si è presentato a fine febbraio ci ha richiesto di immaginare la continuazione di queste pratiche anche a distanza, pensando di collocarle, così come avveniva in presenza, all’interno della cornice didattica.

Per mantenere un rapporto vivo con i bambini e le loro famiglie e per proseguire, in parte, gli obiettivi didattici ed educativi, abbiamo  creato un “mini-sito” (attraverso l’app Google Sites) all’interno del sito dell’Istituto. Questo offre ai bambini un blog, che viene aggiornato dagli insegnanti quotidianamente, dove poter reperire proposte didattiche presentate principalmente in forma di video e audio; i prodotti  dei bambini, inviati via mail o whatsapp, vengono caricati e sono da loro visibili insieme ai commenti degli insegnanti. Il vantaggio di questa strategia “a distanza” è quello di non vincolare i piccoli a lezioni sincrone, ma di dar modo di organizzarsi con i tempi e i modi più adatti a ogni situazione, considerando anche le difficoltà di connessione o utilizzo di devices che si sono presentate in molti nuclei famigliari.

All’interno del mini-sito è stata creata una pagina relativa al progetto “L’AltRoparlante”, di seguito visibile tramite link, dove in questo periodo vengono raccolti contenuti plurilingui proposti dai bambini stessi, dalle loro famiglie o dagli insegnanti.

 

Piccole storie in tante lingue

 

Abbiamo cercato di “fissare” nella pagina un rimando alle ultime attività condotte in classe (l’appello, la settimana, i colori in tutte le lingue dei repertori dei bambini) e nelle due sezioni di bambini più grandi (4 e 5 anni), chiedendo poi ai genitori di riprendere da “dove eravamo rimasti”. Sono stati così inseriti video di bambini che, da casa, hanno ripercorso nella loro lingua di origine quanto fatto a scuola: i giorni della settimana, i numeri, i mesi, etc.  I più piccoli (3 anni) hanno inviato i loro saluti (“ciao” in diverse lingue), riprendendo l’abitudine quotidiana in presenza di iniziare la giornata.

Anche le insegnanti si sono confrontate con la diversità linguistica della classe, nonostante la distanza. Hanno, infatti, inserito contenuti  (come i colori) realizzando piccoli video che riprendono la pronuncia di ogni colore in diverse lingue, inserendo anche alcuni colori derivati non ancora proposti precedentemente, e attività mirate durante la chiusura.

Abbiamo poi portato avanti l’iniziativa “Ascolta che ti leggo”, connessa al progetto L’AltRoparlante, chiedendo alle mamme disponibili di leggere piccole storie o filastrocche nella loro lingua d’origine . Il risultato ha superato le aspettative: sono arrivate canzoncine e filastrocche, veicoli di patrimonio culturale e non solo linguistico, anche in alcuni dialetti italiani (napoletano e siciliano).

Il risultato è un grande archivio da cui si potrà ripartire a settembre.

 

 

Il leone e il topo in 12 lingue

Cogliamo l’occasione per segnalare che nell’ambito della rete L’AltRoparlante, è stata realizzata una raccolta di video-racconti sulla favola “Il leone e il topo” in 12 lingue, con attività metalinguistiche, lessicali e curiosità sulle varie lingue. I video possono essere utilizzati in modalità autonoma da parte di bambini e genitori o integrati nella didattica a distanza come spunto per ulteriori attività.

Per ulteriori informazioni sul progetto L’AltRoparlante, consultare le seguenti pagine:

 
Scuola dell'infanzia

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