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Quanti modi per orientarsi?
In questo percorso riflettiamo su modalità diverse per orientarsi e spostarsi in ambienti differenti: mare, montagna, città, deserto, bosco... Proponiamo attività che affinano la capacità di osservazione e la competenza dell’orientamento.
Obiettivi, attività, materiali | DAD e DDI
Obiettivi di apprendimento
- Utilizzare strumenti geografici per orientarsi in ambienti diversi.
- Descrivere i principali ambienti naturali e umani e le loro caratteristiche.
- Utilizzare le forme del paesaggio per orientarsi.
SCHEDE | DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA - DDI
Attività 1
Riferimenti per orientarsi
Orientarsi per muoversi in uno spazio implica la ricerca costante di una relazione tra sé e lo spazio in cui ci si trova: per questo, è importante imparare a osservare lo spazio intorno a noi e capire la nostra posizione in rapporto agli elementi presenti in esso.
Chiediamo ai bambini di raccontare se gli è mai capitato di perdersi: come guida per il racconto, consegniamo la SCHEDA Quella volta che mi sono perso.
Proponiamo poi ai bambini di raccontare gli spostamenti che effettuano durante un percorso abituale.
Chiediamo di descrivere il tragitto come lo ricordano, indicando i punti di riferimento che vedono e che caratterizzano il paesaggio; invitiamoli a spiegare perché li ricordano. Per esempio: “Per andare dalla nonna svolto in una via in cui c’è la panetteria dove la mamma mi compra i grissini”.
Al termine, riflettiamo insieme su come scegliamo le direzioni durante un percorso noto per raggiungere un luogo: ci serviamo di punti di riferimento personali, o soggettivi, che riconosciamo perché dipendono dalla nostra osservazione, e quindi anche da aspetti emozionali. Altre persone, per descrivere lo stesso percorso, possono utilizzare punti di riferimento differenti.
Attività 2
Orientiamoci con le ombre
Orientarsi in luoghi in cui ci si può affidare a punti di riferimento oggettivi è relativamente facile, ma in ambienti in cui i punti di riferimento non esistono (il deserto, il mare aperto...) che cosa permette di capire quale dire- zione prendere? Osserviamo il paesaggio e introduciamo il concetto di orizzonte: la linea che separa la superficie della Terra dal cielo. Questa linea, generalmente, è ondulata per la presenza di rilievi o spezzata da costruzioni umane. Sul mare, nelle grandi pianure e nei deserti è più simile a una retta. Questa linea è la prima base dell’orientamento visibile. Per “posizionarla” con i punti cardinali possiamo utilizzare due punti di riferimento: il sole di giorno e le stelle di notte.
Il sole è una “bussola” naturale: ci fornisce indicazioni per orientarci in base alla sua posizione nel cielo. Usciamo da scuola in una mattinata di sole e osserviamo le ombre proiettate dall’edificio, dagli alberi e dai nostri corpi. Usciamo nuovamente a mezzogiorno e poi nel pomeriggio e osserviamo come cambia la direzione dell’ombra: l’ombra si proietta in direzione opposta rispetto al sole, al mattino va verso ovest, al pomeriggio verso est.
Costruiamo un plastico
Stampiamo una pianta del luogo in cui è situata la scuola e costruiamo un plastico da esporre al sole, orientato come nella realtà, sul quale indicheremo i punti cardinali. Coloriamo l’ombra proiettata nelle diverse ore della giornata, per osservare come si sposta e desumere che il Sole non è esattamente al centro del cielo: nell’emisfero nord, lo vediamo un poco inclinato verso sud, d’inverno più che d’estate.
Sul plastico, inseriamo un bastoncino, facendo in modo che non produca ombra; dopo qualche minuto, l’ombra apparirà. Tracciamo una linea perpendicolare ad essa e avremo conferma della direzione del nord.
Per riconoscere le stelle, seguiamo le indicazioni della SCHEDA Costruiamo un cattura-stelle e realizziamo un astrolabio, poi svolgiamo il LABORATORIO.
Progettiamo un’uscita in un bosco e chiediamo di osservare attentamente alcuni segnali che possono aiutarci a individuare i punti cardinali.
- Le cortecce degli alberi e le rocce a nord sono ricoperte di muschio, perché l’esposizione al sole è minore e l’umidità è maggiore. Per contro, a sud l’insolazione è maggiore, perciò il terreno e i sassi sono più asciutti.
- Gli alberi “cercano il sole”: hanno una chioma più folta a sud e la vegetazione è più rigogliosa. Anche le corolle dei fiori cercano maggior luce del sole e si rivolgono a esso, verso sud.
Facciamo foto e al ritorno a scuola documentiamo l’esperienza in un cartellone.
L’alunna/o:
- riconosce modalità differenti per orientarsi;
- riconosce punti di riferimento oggettivi e soggettivi.
In modo completo, sicuro e autonomo, con tempi rapidi e spunti personali (Avanzato); con qualche incertezza ma in modo autonomo (Intermedio); in modo incerto e non del tutto autonomo (Di base); in modo incompleto e solo se guidato (In via di prima acquisizione).
Per il quaderno della documentazione: la scheda e il cartellone.