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Lezione | Italiano

Migliorare l’ortografia: le doppie

Le doppie sono uno degli ostacoli ortografici più complessi per molti bambini: scopriamo alcune attività e strategie per imparare a controllare questo tipo di errore.

di Cesare Cornoldi, Rosanna Ferrara20 gennaio 2022

Obiettivi, attività, materiali

MODALITÀ DI LAVORO DEL BAMBINO

Da solo:

  • Risponde ai quesiti e scrive le parole.

In coppia o piccolo gruppo:

  • Ascolta la parola pronunciata dal compagno e risponde ai quesiti.

Con l’adulto:

  • Viene guidato nelle riflessioni da compiere.

Da solo:

  • Completa le parole e spiega il trucco usato.

In coppia o piccolo gruppo:

  • Abbina le parole derivate alla corrispondente parola-base e le completa.

Con l’adulto:

  • Viene guidato nelle riflessioni da compiere.

SCHEDE | DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA - DDI

    Le doppie sono uno degli ostacoli ortografici più complessi per molti bambini. Da un certo punto di vista, sembrerebbe facile riconoscere la presenza del suono prolungato tipico della doppia, eppure gli errori sono frequenti.
    Ciò dimostra che il bambino che scrive non fa solo riferimento al suono della parola o non si preoccupa di leggere il termine scritto per sentire se suona come la parola che vuole scrivere.
    Occorre, quindi, proporre più strategie per riuscire a controllare questo tipo di errore.

    Le attività proposte si rivolgono a bambini della scuola primaria e sono finalizzate rispettivamente a:

    • stimolare una maggiore attenzione al suono della parola e ai prolungamenti consonantici; questa attività può essere presentata già dalle prime classi della scuola primaria;
    • promuovere l’utilizzo di strategie e riflessioni già in parte intuite, ma che richiederebbero più sistematicità e appropriatezza, preferibilmente a partire dal terzo anno della scuola primaria.

    Possiamo decidere se far lavorare i bambini a coppie per supportarsi a vicenda in caso di bisogno o individualmente per potenziare le abilità richieste.


    Attività 1

    Ascolto le doppie

    Distribuiamo la SCHEDA Trova la lettera doppia che ha l’obiettivo di guidare i bambini a prestare attenzione, prima di procedere con la scrittura, a possibili indici nel suono della parola che suggeriscano la presenza di una doppia.

    Presentiamo alcune immagini che richiamano la parola target e richiediamo, prima di procedere con la scrittura dei termini richiesti, di rispondere a delle domande che possono essere d’aiuto per giungere a una trascrizione corretta. In particolare, chiediamo di analizzare preliminarmente il suono della parola (per esempio ripetendola ad alta voce) per capire se è presente un suono più prolungato che corrisponde alla presenza di una doppia. Non solo, in caso di risposta affermativa, invitiamo a specificare quale lettera presenta questa caratteristica. Solo a questo punto, chiediamo di trascrivere la parola nel modo corretto.
    È importante, in un’ottica metacognitiva, stimolare i bambini a esplicitare in che modo i quesiti che hanno preceduto la scrittura sono stati utili per decidere in modo più sicuro se inserire o meno la doppia.


    Attività 2

    Un trucco per scoprire le doppie

    Proponiamo con la SCHEDA Qui ci vuole la doppia? una strategia che evita i tranelli del suono e le incertezze che inevitabilmente genera, puntando sull’aspetto etimologico delle parole, che ha una sua verità e sicurezza indipendente.

    L’obiettivo è far notare ai bambini che alcune parole più semplici e più utilizzate, la cui trascrizione è quindi per loro più familiare, possono costituire un punto di riferimento per riuscire a scrivere correttamente anche parole più complesse o meno conosciute che derivano da esse.

    A titolo esemplificativo, presentiamo le parole “palla”, “occhio” e “cassa”; a ciascuna di esse sono associate delle parole derivate (per esempio “rimpallo”, “occhiali” e “incassare”) che vanno completate in corrispondenza della lettera oggetto del raddoppiamento.
    Al termine dell’esercizio, che risulta volutamente molto guidato, chiediamo ai bambini stessi di spiegare qual è il rapporto esistente tra le parole-base e quelle derivate, quale corrispondenza hanno trovato nella forma scritta e in che modo queste caratteristiche li hanno guidati nel completamento.

    A questo punto, è possibile ampliare la proposta utilizzando altre parole e richiedendo maggiore autonomia nell’applicazione della strategia da parte dei bambini.


    per saperne di più
    • A cura di Cesare Cornoldi (2021). Disturbi e difficoltà della scrittura Plus. Firenze: Giunti EDU.


    Scuola primariaItaliano