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Libri per bambini: “La princiPERSA”

Quante volte nella vita ci accadono fatti che non avremmo mai immaginato?

di Claudia Casini10 febbraio 20212 minuti di lettura
Libri per bambini: “La princiPERSA” | Giunti Scuola

Le principesse delle favole vivono in bellissimi castelli, sono pulite e se si perdono nel bosco vengono ritrovate da un principe azzurro con il quale vivranno felici e contente, ovviamente per sempre. Questo è, nelle migliori tradizioni, ciò che ci si aspetta da loro.

La princiPERSA, però, ha una storia completamente diversa: quando si perde nel bosco non trova nessun principe azzurro a salvarla, anzi, viene rapita dal Gigante Maleodorante, diventando una princiPRESA. Neanche dopo qualcuno corre in suo soccorso, nonostante si sia trasformata per l’occasione in una princiSPERA. Al contrario, è costretta a trasformarsi in una princiPEZZA ed essere usata come stuoino, poi in una princiSPAZZA e pulire tutto il castello. Infine, riesce a scappare, ma dopo essere stata nel castello del Gigante Maleodorante è irrimediabilmente una princiPUZZA... e a furia di non essere considerata – come non capirla... – anche una princiPAZZA.

Quante volte ciò che ci aspettiamo non accade? Quante volte la vita, per peripezie improbabili che davvero assomigliano a giochi di parole, ci scombina i piani, cambia gli orizzonti, obbliga a una rilettura e riscrittura della nostra storia?
La princiPERSA di Silvia Roncaglia (Giunti Editore, 2018) offre una bella soluzione a tanti inghippi: quando la protagonista alla fine del testo diventa una princiPENSA, infatti, capisce che può uscire dal libro nel quale è intrappolata e andare a cercarsi un’altra novella. Il pensiero spesso permette anche a noi, proprio come a lei, di osservare il nostro modo di stare al mondo e tentare di trovarne un altro a noi più comodo e funzionale.

Ma se proprio la vita è troppo cruda, c’è sempre la lettura a correre in nostro soccorso, garantendoci una zona franca di evasione da noi stessi, nella quale vivere altre vite, scegliersi altre favole e prendere da esse spunti preziosi da riportare nel nostro presente.
«Chi non legge», scriveva sapientemente Umberto Eco, «a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito... perché la lettura è un’immortalità all’indietro».

Claudia Casini, Psicologa, Psicoterapeuta