Potenziare la lingua dello studio

Nel mare ci sono i coccodrilli

La parola a tutti i bambini

Ogni ciclo scolastico dedico un po’ di tempo alla scoperta delle rappresentazioni della Terra, in particolar modo alla lettura dei planisferi che la rappresentano. Non è semplice far comprendere ai bambini come il nostro mondo rotondo possa essere ridotto a una superficie piana. Negli anni ho utilizzato molti esempi per cercare di rendere più comprensibile la lettura del planisfero, tra cui quello di far aderire a un foglio la buccia di un’arancia, fino a trovare nella specializzatissima libreria geografica “Pied à terre” di Amsterdam uno strumento singolare – il suo nome è “Paper Globe” – che serve a montare e smontare un mappamondo.&nbsp;Il “Mondo” di cartaParallelamente a questa attività, per abituare i bambini a decentrare il proprio punto di vista e leggere la realtà da angolazioni differenti, propongo sempre anche la visione e la lettura di una serie di planisferi diversi da quello di Mercatore, la carta geografica ufficiale che da sempre fa bella mostra sulle pareti delle nostre aule. In primis presento la Carta di Peters, che ridistribuisce in maniera più equa le dimensioni dei diversi continenti; successivamente esploriamo insieme il planisfero americanocentrico, quello asiocentrico, l’oceanocentrico, quello con al centro il Polo Nord e in ultimo quello capovolto. I bambini rimangono sempre stupiti da queste visioni ma riescono a comprendere che a seconda del luogo dove viviamo si può avere una rappresentazione differente del mondo. Ricordo qualche anno fa, la commozione di un bambino proveniente dalla Repubblica Domenicana, e già scolarizzato nel suo paese d’origine che davanti a un planisfero con al centro le Americhe si era sentito per qualche attimo catapultato, almeno con il pensiero, nella sua vecchia aula a San Pedro.<img filer_id="233374" src="/d/filer/sharing/1620658481/233374/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" style="height: 639px; width: 600px;" data-cke-saved-src="/d/filer/sharing/1620658481/233374/"> “Caro visitatore che vieni dallo spazio, ti racconto il mio mondo”Quest’anno, in terza, affrontando il tema dell’esplorazione e della scoperta del nostro pianeta ho proposto la lettura dell’albo illustrato “<a data-cke-saved-href="https://editriceilcastoro.it/libri/se-vieni-sulla-terra/" target="_blank" href="https://editriceilcastoro.it/libri/se-vieni-sulla-terra/">Se vieni sulla Terra</a>” di Sophie Blackall, edito da Il Castoro. Si tratta di un libro in cui le differenze, le diversità e l’approccio interculturale sono evidenti e fanno riflettere. Nonostante abbia un testo essenziale, la sua forza sono le bellissime illustrazioni che guidano alla scoperta del pianeta Terra e dei suoi abitanti attraverso l’espediente della narrazione del mondo a un ipotetico “visitatore che viene dallo spazio”.<img filer_id="233375" src="/d/filer/sharing/1620658531/233375/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" style="height: 331px; width: 600px;" data-cke-saved-src="/d/filer/sharing/1620658531/233375/"> Già l’incipit “Caro visitatore dello spazio, se vieni sulla Terra ci sono un paio di cose che dovresti sapere”&nbsp;apre a un’infinità di possibili racconti e ogni tavola è ricchissima di spunti su cui riflettere e soffermarsi. In particolare il libro permette, leggendolo in piccoli step, di affrontare molteplici tematiche. Ai miei bambini, che si sono subito appassionati, ho proposto – pagina dopo pagina – di scrivere delle lettere all’extraterrestre proprio come fa Quinn, il narratore bambino, per renderlo partecipe delle loro conoscenze, usanze, lingue, abitudini alimentari.È stato interessante osservare – in prima battuta tutti insieme con una bella discussione di gruppo, poi individualmente – come tutti abbiano tenuto a raccontare della loro lingua materna o dei piatti tipici dei paesi d’origine dei genitori. Partendo sempre dagli spunti dati dalla lettura abbiamo poi ripreso alcune attività in Lis e in Braille, utilizzando questa scrittura nella lettera indirizzata all’ormai amico “alieno che viene dallo spazio”. <img filer_id="233376" src="/d/filer/sharing/1620658573/233376/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" style="height: 440px; width: 600px;" data-cke-saved-src="/d/filer/sharing/1620658573/233376/">&nbsp;

Leggere il mondo in modo diverso

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