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Le parole sono un ponte: video e proposte didattiche per "unire"

Lavorare in classe per favorire una comunicazione non ostile: partire dalle idee degli alunni per stimolare la riflessione. Di Maria Frigo

di Maria Frigo29 ottobre 20183 minuti di lettura
Le parole sono un ponte: video e proposte didattiche per "unire" | Giunti Scuola

Parole o_stili è un’associazione no profit di docenti, professionisti della comunicazione e cittadini che vuole promuovere la comunicazione non ostile , cioè non aggressiva nei social media e tra persone. Dal materiale didattico offerto sul sito del progetto ecco una proposta per lavorare in classe alla ricerca delle parole che uniscono e creano comprensione.

L’attività parte dalla visione del racconto illustrato Il ponte dei bambini o in alternativa dalla lettura dello stesso testo (Max Bolliger – Stepan Zavrel, “ Il ponte dei bambini ”, Bohem Press, 2007).

Si raccolgono le idee degli alunni a partire dai commenti spontanei e con la sollecitazione di domande come le seguenti:

  • Cosa significa secondo te “parola ponte”?
  • Quali sono le parole che uniscono?
  • Quali tra queste parole ti piacciono di più? Perchè?

I commenti dei bambini e le parole condivise possono essere rappresentate con disegni, in un cartellone oppure registrate con una pagina padlet come nell’esempio.

Nelle classi multilingue l’attività può proseguire costruendo ponti con le parole tra le lingue diverse . Come si dice amico in tutte le lingue della classe? E ascolto, gentilezza, aiuto, pace, perdono, ottimismo e affetto ? In tutte le lingue del mondo le parole gentili uniscono e fanno scoprire nuovi amici.

Un video per riflettere

Le parole possono anche ferire , creare ostilità, rancore e odio, come raccontato nel video dei dinosauri che impegnati a offendersi e a farsi trascinare dalle parole cattive, si isolano sempre di più e alla fine vengono colpiti da un enorme meteorite.

Una fine inevitabile e una visione troppo pessimistica del futuro prossimo? Speriamo proprio di no, anzi, impegnamoci tutti perché non sia così , a partire dalla consapevolezza del peso che hanno le parole tra le persone e dalla promozione di pratiche gentili tra i nostri bambini.

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