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Lezione | Educazione civica

Le nostre Istituzioni

Comprendiamo il valore delle Istituzioni attraverso la storia delle bandiere e degli inni nazionali ed europei. Scopriamo l’iter legislativo di una legge attraverso una simulazione con i bambini, parlamentari per un giorno. Con attività per tutte le classi.

di Ivana Baldi, Maria Rosaria Catino20 gennaio 2022

Attività 1

I simboli dell’Italia e dell’Unione europea
(Per i più piccoli)

Leggiamo ai bambini l’art. 12 della Costituzione italiana: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.”.
Procuriamoci e distribuiamo ai bambini dei cartoncini colorati e costruiamo insieme la bandiera italiana da attaccare sul quaderno o alle pareti della classe, poi guardiamo insieme il VIDEO Perché la bandiera italiana è verde, bianca e rossa?.

Spieghiamo ai bambini che, nel tempo, questi tre colori hanno avuto interpretazioni e significati diversi, per esempio alcuni poeti hanno scritto che:

  • il rosso rappresenta il sangue dei soldati caduti per difendere la patria;
  • il bianco è il simbolo dei nostri monti ricoperti di neve e, anche, della saggezza;
  • il verde è il simbolo delle nostre terre e, anche, della speranza.

La bandiera dell’Unione europea
Mostriamo ora la bandiera dell’Unione Europea, costituita da un cerchio di stelle dorate su uno sfondo blu. Illustriamone il significato: le stelle sono 12 perché, in alcune tradizioni, questo è il numero della perfezione, non rappresentano quindi il numero dei Paesi che compongono l’Unione europea, ma l’unità, la solidarietà e l’armonia tra i popoli d’Europa; lo sfondo blu rappresenta il cielo.

Proponiamo ora di realizzare la bandiera della nostra classe, alcuni spunti per l’attività sono contenuti nella SCHEDA La bandiera della classe. Dopo aver svolto il lavoro a coppie, confrontiamo le creazioni e votiamo quella più originale come vessillo della nostra classe.

Le Istituzioni in musica
Ascoltiamo Fratelli d’Italia (possiamo mostrare il VIDEO) e spieghiamo ai bambini che l’inno nazionale è una composizione musicale che viene scelta da uno Stato per rappresentarlo: è uno dei tre simboli della nostra unità nazionale insieme alla bandiera e al Presidente della Repubblica.

È stato scritto nel 1847 dallo studente genovese Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro. Quando venne scritto, l’Italia non era unita, ma divisa in diversi Stati più piccoli, per questo nel testo si invita il popolo italiano ad agire per unire il Paese. Il 12 ottobre 1946 fu proclamato inno della Repubblica Italiana e viene abitualmente suonato negli eventi ufficiali e nelle manifestazioni sportive internazionali, limitatamente alle prime due strofe.

Ascoltiamo ora l’inno europeo (possiamo mostrare il VIDEO) e presentiamone l’origine e il significato: la musica è tratta dalla Nona sinfonia, composta nel 1823 da Ludwig van Beethoven, che ha messo in musica la poesia di Friedrich von Schiller Inno alla gioia: esprime gli ideali di libertà, pace e solidarietà perseguiti dall’Europa.

Per concludere l’attività, proponiamo ai bambini di inventare l’inno della classe attraverso il LABORATORIO.

laboratorio
Il nostro inno

Che cosa serve

Piccoli strumenti a percussione (tamburelli, bastoncini…), carta, penna.

Come si fa

1. Dividiamo la classe in gruppi e chiediamo ai bambini di inventare il testo di un inno che rappresenti la classe.

2. Poi, invitiamo i bambini a ritmarlo con gli strumenti a disposizione.

3. Infine, ciascun gruppo presenta agli altri la propria produzione: registriamo dei video per documentare il lavoro svolto. Possiamo decidere di votare quello che ci piace di più che diventerà il nostro inno ufficiale.

Attività 3

Legiferiamo
(Per i più grandi)

Proponiamo ai bambini una simulazione del percorso per l’approvazione di una legge.

1. Disponiamo l’aula a semicerchio e i bambini saranno i membri del Parlamento italiano.

2. Dividiamo gli alunni in due gruppi: quello dei deputati, formato da un maggiore numero di elementi, e quello dei senatori e chiediamo di eleggere un Presidente della Repubblica.

3. Facciamo riunire i deputati in classe (e uscire i senatori) e votare il Presidente della Camera che coordina gli interventi.

4. Invitiamo a pensare a varie proposte di “legge” relative all’organizzazione scolastica (per esempio: come organizzare la ricreazione o la festa di Carnevale...): i deputati votano la proposta di legge che ritengono migliore che passerà al Senato per essere approvata.

5. Riuniamo ora il gruppo dei senatori che vota il loro Presidente e discute la proposta di legge arrivata dalla Camera. I senatori possono approvare la legge così com’è oppure modificarla e, in questo caso, il testo deve ritornare alla Camera per l’approvazione.

6. Quando la legge viene approvata da entrambe la Camere, il Presidente della Repubblica la promulga (cioè la rende esecutiva), dopo avere verificato la sua conformità ai principi che regolano la Costituzione Italiana (nel nostro caso con le regole della scuola).

Consolidiamo le conoscenze apprese attraverso la SCHEDA Il percorso di una legge.

Andiamo a votare
Leggiamo ai bambini l’Art. 48 della Costituzione italiana che sancisce il diritto di voto:

“Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico”.

Riflettiamo con i bambini sull’importanza di esercitare il diritto di voto e cioè di esprimere la propria opinione, partecipando in questo modo alle decisioni comuni.
Trasformiamo l’aula in un seggio elettorale e simuliamo, le operazioni di una votazione per eleggere due rappresentanti di classe, un maschio e una femmina

1. Chiediamo agli alunni chi vuole candidarsi, al massimo 3 canditati per genere, e scriviamo i loro nomi alla lavagna.

2. Consegniamo la SCHEDA Esercito il mio diritto di voto da cui ritagliare la tessera e la scheda elettorale, dove abbiamo già riportato noi i nomi dei candidati da votare.

3. Spieghiamo che possono scegliere solo un candidato maschio e uno femmina mettendo una X nel cerchio corrispondente. Invitiamo i canditati a presentare il loro programma relativo all’organizzazione della vita di classe.

4. Nominiamo la commissione di seggio, formata da bambini non candidati: un presidente di seggio, un segretario e due scrutinatori. Consegniamo loro il verbale da redigere al termine delle votazioni (SCHEDA Verbale delle operazioni di scrutinio).

5. Chiediamo agli alunni di portare una fotocopia del proprio documento di identità (oppure realizziamo dei facsimili tutti insieme) da mostrare insieme alla tessera elettorale.

6. Lo spoglio e lo scrutinio vengono svolti dalla commissione alla presenza della classe. La commissione di seggio, ultimato lo spoglio, redige il verbale elettorale, lo legge ad alta voce e lo firma. In conclusione, possiamo ripercorrere insieme, in forma dialogica, l’intero processo elettorale per verificare gli apprendimenti degli alunni.


valutiamo

L’alunna/o:

  • conosce il valore simbolico della bandiera;
  • comprende il percorso istituzionale di una legge. 

In modo completo, sicuro e autonomo, con tempi rapidi e spunti personali (Avanzato); con qualche incertezza soprattutto in situazioni non note (Intermedio); in modo incerto e non del tutto autonomo (Base); in modo incompleto e solo se guidato (In via di prima acquisizione). 

Per il quaderno della documentazione: disegni delle bandiere e video degli inni della classe, verbale della simulazione delle elezioni.

Scuola primariaEducazione civica

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