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La statua che cammina
Contro l’avanzare dei muri, una storia ironica e avvincente del monumento simbolo dell’accoglienza. Di Lorenzo Luatti.
Eppur si muove
Pochi forse sanno che il piede destro della
Statua della Libertà
, la Statua conosciuta in tutto il mondo come simbolo di New York e degli Stati Uniti, è sollevato dal piedistallo. Come se volesse andare da qualche parte. Ma dove?
Una donna color verde rame di 92 metri piedistallo compreso e 225 tonnellate di peso, carica di attributi e simbologie, dove diamine vuole andare? In alto tiene una fiaccola per illuminare il mondo, in seno ha la costituzione, sulla testa una corona, il vestito e le catene sotto ai piedi, spezzate, simbolo di libertà dall’oppressione e di speranza: e poi quel dettaglio nascosto, ma molto importante, che passa inosservato, quel piede destro un po’ alzato ad accennare un passo, e la postura leggermente protesa in avanti. Cosa vorrà significare? E la Statua,
dove sta andando?
Quel suo piede destro
C’è adesso un libro di 104 pagine scritto da Dave Eggers e illustrato da Shawn Harris che spiega il curioso arcano: il libro, coloratissimo, s’intitola Il suo piede destro (Mondadori, 2018, euro 20,00), versione italiana di Her Right Foot. A picture book about the Statue of Liberty .
È una corposa raccolta di fatti, aneddoti e curiosità sulla Statua della Libertà; si parla della sua storia, di ciò che rappresenta e del significato dei suoi simboli. Così scopriamo, ad esempio, che l’immensa scultura fu costruita, montata e smontata a Parigi , che dalla Francia fu data in dono agli Stati Uniti per rendere omaggio ai moderni valori della democrazia e della libertà individuale che gli USA all’epoca incarnavano. Che è rivestita di rame e originariamente era di color marrone, che le sette punte sulla corona della Libertà rappresentano i sette mari della Terra, e i sette continenti, e anche i sette raggi del sole. Che Thomas Edison , l’inventore della lampadina e del grammofono, propose di installare un gigantesco grammofono all’interno della statua perché voleva che fosse in grado di parlare. Ma l’idea, un po’ stravagante, non ebbe seguito. Questo e moltissimo altro scopriamo in questa avvincente e ironica narrazione.
Un monumento per l’accoglienza dei migranti
Col tempo, poi, la Statua ha assunto altri significati. Nel secolo scorso è diventata un monumento all’accoglienza dei tanti migranti che dall’Europa approdavano negli Stati Uniti in cerca di fortuna, in fuga dalla povertà o per salvarsi dalle persecuzioni. Dopo settimane di navigazione gli immigrati vedevano la Statua e ciò voleva dire che erano arrivati, che ce l’avevano fatta. La verde Signora ha dato il benvenuto a milioni di persone in passato, e continuerà ad accoglierle, sempre. Come? Andandogli incontro, protendendosi verso di loro: il suo piede destro è scoperto e sembra muovere verso il mare ad accogliere i migranti. Ecco svelato il mistero, ecco dove sta andando!
Rifiuto dell’immobilità
Se la Statua della Libertà è un simbolo di libertà, dice Dave Eggers, come può starsene lì e basta? Se la Statua della Libertà
ha accolto milioni di migranti
negli Stati Uniti, allora come può restare ferma?
La teoria di Eggers forse non è proprio storicamente accurata, ma indubbiamente è un bel modo per
spiegare a bambini e adulti valori fondamentali come quelli dell’accoglienza
, dell’impegno civile e della tolleranza. Un libro dal messaggio potente che spinge il lettore a riflettere e osservare, a guardare e interagire, ad andare oltre.