Multicultura

Osservatorio Scuola Primaria • Anteprima novembre 2011

Scuola: sarà trascurata dal nuovo ministro?

<h3><a href="https://eurispes.eu/wp-content/uploads/2024/02/sintesti_-eurispes-rapporto-nazionale-sulla-scuola-e-luniversita.pdf" target="_blank">Sintesi del Rapporto Eurispes</a></h3>

Come vedono la scuola primaria i docenti che vi lavorano? Per rispondere a questa domanda l&rsquo;Eurispes ha condotto un&rsquo;indagine i cui risultati sono stati pubblicati recentemente nel volume &ldquo;2&deg; Rapporto nazionale sulla Scuola e l&rsquo;Universit&agrave;&rdquo;, edito da Giunti Scuola. In sostanza &egrave; stato interpellato un campione rappresentativo di docenti per individuare criticit&agrave;, contraddizioni, punti forti e problematiche da risolvere. L&rsquo;indagine riguarda anche gli altri gradi scolastici e l&rsquo;Universit&agrave;, ma qui ci occupiamo del settore della scuola primaria.

Riguardo la spesa pubblica destinata alla scuola i docenti complessivamente danno un giudizio negativo per l&rsquo;86,7% (di cui 35,5% del tutto insufficiente e il 51,2% scarsa). Sono invece espressi giudizi complessivamente positivi riguardo l&rsquo;adeguatezza della struttura scolastica nella quale insegnano e quella della dotazione informatica e la qualit&agrave; ed efficienze del servizio mensa (dove attivato), mentre giudizi prevalentemente negativi vengono espressi per le palestre e gli spazi per lo sport.

Riguardo le risorse professionali viene espresso un giudizio complessivamente positivo sulla presenza del personale amministrativo (56,8%) e dei docenti curriculari (72,8%) e quelli di sostegno (57,7%), mentre viene ritenuta del tutto inadeguata la presenza di altre figure di supporto quali mediatori culturali (84,1%) e psicologi (82,5%), evidenziando un profondo disagio rispetto alle necessit&agrave; reali e alle esigenze della scuola.

La questione della eccessiva numerosit&agrave; delle classi &egrave; condivisa dal 65% del campione, con una particolare incidenza nel Nord-Est (72,3%) e nel Nord-Ovest (68,8%) del Paese. Alla domanda se sono siano d&rsquo;accordo nel fissare a 15 il numero massimo di alunni per classe, i docenti di scuola primaria esprimono il loro accordo con una percentuale del 91,1% (solo l&rsquo;8,9&rdquo; si dichiara contrario).

Per quanto concerne la figura del dirigente scolastico, gli insegnanti ritengono (86,3%) che vi sia un problema di governance all&rsquo;interno degli istituti scolastici probabilmente anche in relazione al carico di incombenze burocratiche a cui i dirigenti devono far fronte a scapito di una leadership educativa. E questo &egrave; correlato alla percezione di un eccessivo carico burocratico che gli stessi docenti vivono sulla propria pelle (93,8%).

C&rsquo;&egrave; molto interesse da parte degli insegnanti (76,5%) ad introdurre fin da subito gli alunni alle discipline STEM (scienze, tecnologie, ingegneria, matematica), dato confermato (sebbene in misura inferiore, 56,9%) dal parere favorevole ad introdurre la fisica e la matematica fin dalla scuola dell&rsquo;infanzia.

In merito all&rsquo;utilizzo delle tecnologie a supporto dell&rsquo;insegnamento (registro elettronico, LIM, pc ecc.) il 78,2% dei docenti dichiara di avere incontrato poche o nessuna difficolt&agrave;. Paradossalmente sono i docenti pi&ugrave; giovani ad avere incontrato abbastanza problemi nell&rsquo;uso di questi strumenti. Riguardo invece le difficolt&agrave; incontrate dagli alunni nell&rsquo;utilizzo delle tecnologie il 70,2% dei docenti ritiene che gli allievi non incontrino nessuna o poche difficolt&agrave;. Ed infine il 53,2% degli insegnanti ritiene che la didattica a distanza nella scuola primaria durante il lockdown abbia registrato aspetti positivi e negativi (ma il 36% la valuta del tutto o abbastanza negativa).

Il Rapporto contiene molti altri dati di notevole interesse che possono aiutare a farsi un&rsquo;idea di come la classe magistrale vive la propria professione nella scuola primaria.

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La scuola primaria vista dai docenti: il rapporto Eurispes