La scuola è #libertà di sbagliare

Libri e albi illustrati: testo e immagini

Libri divulgativi: animali e macchine

La scuola può esistere solo se fa della flessibilità il suo abito quotidiano.&nbsp; Mai come in questo periodo di emergenza, abbiamo visto come i contesti scolastici si siano riorganizzati e rimodulati per far fronte a normative e protocolli sanitari. Tuttavia, questa capacità adattiva dovrebbe essere esercitata costantemente, in nome di quella personalizzazione dell’apprendimento che faceva dire a don Milani che la scuola deve essere “per tutti e per ciascuno”. E questo non può essere fatto rimanendo rigidi: i cammini di crescita devono poter essere ritagliati “su misura”, come un abito sartoriale si adatta alla persona che lo indosserà. La scuola flessibile è quella che accoglie la diversità dei punti di vista. C’è la diversità degli sguardi dei docenti e dei professionisti della scuola che si confrontano sui bambini: ogni persona presente sulla scena educativo-didattica riceve informazioni preziose, a volte eterogenee, che attendono di essere messe insieme come le tessere di un unico puzzle. C’è il dialogo con la famiglia, che a volte rivela dettagli e storie inedite, filtrate dalla quotidianità delle relazioni familiari. La scuola respira la flessibilità, perché deve non solo accogliere i cambiamenti, ma anche anticiparli. I bambini di qualche anno fa non sono quelli di oggi: bisogni, trasformazioni socio-culturali, eventi… Tutto scorre e parla di una comunità locale e globale che procede nell’evoluzione dei tempi.

La scuola può esistere solo se fa della flessibilità il suo abito quotidiano. Mai come in questo periodo di emergenza, abbiamo visto come i contesti scolastici si siano riorganizzati e rimodulati per far fronte a normative e protocolli sanitari. Tuttavia, questa capacità adattiva dovrebbe essere esercitata costantemente, in nome di quella personalizzazione dell’apprendimento che faceva dire a don Milani che la scuola deve essere “per tutti e per ciascuno”. E questo non può essere fatto rimanendo rigidi: i cammini di crescita devono poter essere ritagliati “su misura”, come un abito sartoriale si adatta alla persona che lo indosserà.La scuola flessibile è quella che accoglie la diversità dei punti di vista. C’è la diversità degli sguardi dei docenti e dei professionisti della scuola che si confrontano sui bambini: ogni persona presente sulla scena educativo-didattica riceve informazioni preziose, a volte eterogenee, che attendono di essere messe insieme come le tessere di un unico puzzle.C’è il dialogo con la famiglia, che a volte rivela dettagli e storie inedite, filtrate dalla quotidianità delle relazioni familiari.La scuola respira la flessibilità, perché deve non solo accogliere i cambiamenti, ma anche anticiparli.I bambini di qualche anno fa non sono quelli di oggi: bisogni, trasformazioni socio-culturali, eventi… Tutto scorre e parla di una comunità locale e globale che procede nell’evoluzione dei tempi.

La scuola è... #flessibile

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