La gentilezza ci fa bene

Riscopriamo i piaceri della gentilezza. Possiamo trarne dei vantaggi quotidiani, per noi stessi e per gli altri. Ci farà del bene, ci sentiremo di buonumore e ben disposti verso gli altri e la vita

di Maurizia Butturini13 novembre 20192 minuti di lettura
La gentilezza ci fa bene | Giunti Scuola
La gentilezza migliora la nostra vita, la rende più gioiosa e dolce; soprattutto incide sui rapporti umani e ci permette di superare piccole difficoltà senza perdere la calma, ci fa scoprire il buono che c’è nelle nostre giornate, così piene di impegni e a volte di problemi da risolvere.

Abbiamo bisogno di gentilezza, come se fosse una buona medicina in grado di prendersi cura di noi in una situazione non facile. Il mondo intorno infatti non è segnato da questa caratteristica della gentilezza, piuttosto emergono le liti, le urla, gli insulti, come sentiamo ogni giorno dai mezzi di comunicazione. Serve l’antidoto della gentilezza per far fronte alla realtà negativa; la gentilezza ci dona una leggera ma potente forza che può cambiare le nostre relazioni, ad ogni livello: a casa, a scuola, nel mondo, in ogni ambiente che frequentiamo.

La gentilezza non è un sentimento o un modo di porsi formale; richiede l’autenticità e si rivela nei piccoli gesti quotidiani che mostrano cura, rafforzano i legami, aiutano a sollevare dalle tensioni, donano felicità a chi li riceve, trasmettendo empatia, affetto, disponibilità.

Per questo è necessario lavorare su di sé innanzi tutto, scegliere di essere gentili e sviluppare le capacità collegate alla gentilezza, quelle che possiamo definire come qualcosa che supera anche le “buone maniere” e diventa modo di avvicinarsi all’altro con sensibilità e comprensione.

Penso che l’imprinting della gentilezza si riceva in famiglia, come un dono, e si rafforzi con l’esperienza educativa a scuola, nel primo e più vasto mondo sociale che il bambino frequenta.

Essere gentili nell’animo e nei modi di fare, potrebbe a volte farci apparire “deboli” di fronte alle sfide e alle aggressioni che incontriamo. Invece, chi è gentile non è mai fragile perché emana una luce speciale che lo protegge e che gli permetterà sempre di usare gli strumenti della cultura e della comunicazione in modo efficace e rispettoso verso sé e gli altri. Auspico che ogni nostra scuola possa educare alla convivenza gentile e che i bambini ne traggano un’esperienza che lasci il segno per sempre.

Piaceri

Il primo sguardo dalla finestra il mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.

Bertolt Brecht  

Per saperne di più

www.gentilezza.it  prendiamo ispirazione da questo sito per pensare al valore della gentilezza. Rendiamo concreta per i bambini la gentilezza vivendola ogni giorno, attraverso i giochi, le storie, le esperienze, i gesti di aiuto. Creiamo un manifesto della gentilezza, un cartellone con le foto dei gesti gentili, uno scaffale con libri disegnati e inventati dai bambini con storie di gentilezza.

Nido d'infanziaScuola dell'infanziaScuola primaria

Potrebbero interessarti