Le funzioni esecutive sono molteplici e fra loro troviamo, per esempio, l&rsquo;inibizione di risposte irrilevanti per il compito, la pianificazione dei passi per risolvere un problema e la flessibilit&agrave; nel modo di procedere. Possiamo anche definirle &ldquo;autoregolative&rdquo; proprio perch&eacute; hanno il compito di regolare la condotta individuale nelle sue diverse componenti (cognitive, emotive, sociali ecc.) verso obiettivi personalmente significativi. Per esempio, una bambina o un bambino impegnati in una recita scolastica, dovr&agrave; mantenere l&rsquo;attenzione sulle battute dei compagni, evitando di distrarsi, inibire la tendenza a muoversi sulla scena, intralciando gli altri attori, e modulare eventuali emozioni di ansia, per evitare che compromettano la sua memoria di lavoro e via dicendo.

Queste diverse componenti interagiscono e si influenzano tra loro: nell&rsquo;esempio, un incremento eccessivo della paura di sbagliare pu&ograve; determinare non solo difficolt&agrave; a livello di memoria di lavoro, ma anche a livello attentivo, provocando una forte distraibilit&agrave;; a loro volta queste difficolt&agrave; cognitive aumenteranno l&rsquo;ansia della bambina e del bambino, facendoli diventare sempre pi&ugrave; irrequieti anche sul piano motorio.

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L&rsquo;intervento educativo sulle funzioni autoregolative, oltre a essere particolarmente significativo proprio in virt&ugrave; delle compromissioni prima descritte, pu&ograve; rappresentare un importante strumento inclusivo per almeno tre ragioni:

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	<li style="text-align: justify;">come accennato precedentemente, si rileva una compromissione delle funzioni esecutive in differenti disturbi, come per esempio le disabilit&agrave; intellettive, i disturbi dello spettro dell&rsquo;autismo, l&rsquo;ADHD ecc.; in tal senso un lavoro per il loro potenziamento pu&ograve; diventare un approccio trasversale per la classe, che oltrepassa i limiti delle singole diagnosi o certificazioni;</li>
	<li style="text-align: justify;">queste funzioni si sviluppano in modo importante proprio nel periodo della scuola primaria e devono essere supportate in tutte le bambine e in tutti i bambini, con o senza bisogni educativi speciali, al fine di favorire un loro potenziamento;</li>
	<li style="text-align: justify;">infine, si tratta di funzioni importanti in diverse attivit&agrave;, da quelle pi&ugrave; legate a processi di apprendimento cognitivo (per esempio l&rsquo;esecuzione di un problema di matematica), a quelle di tipo sociale (come la partecipazione a un gioco di gruppo) o di autonomia (la preparazione dello zaino).</li>
</ol>

In questo modo allora &egrave; possibile progettare percorsi inclusivi rivolti a tutte le bambine e tutti i bambini di un gruppo classe e modulabili contemporaneamente su differenti livelli di complessit&agrave; (di tipo cognitivo, percettivo, motorio ecc.): ci&ograve; che cambia sar&agrave; solamente l&rsquo;oggetto su cui lavorare, non l&rsquo;abilit&agrave; autoregolativa esercitata.

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Problematiche da gestire

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	<li style="text-align: justify;">Fedeli, D. (2019). Manuale di allenamento alla gestione della paura. Firenze: Giunti EDU.</li>
	<li style="text-align: justify;">Fedeli, D. (2019). Manuale di allenamento alla gestione della rabbia. Firenze: Giunti EDU.</li>
	<li style="text-align: justify;">Fedeli, D. (2018). Manuale di allenamento all&rsquo;autodisciplina. Firenze: Giunti EDU.</li>
</ul>

Le funzioni esecutive possono presentarsi compromesse in modo generalizzato, per esempio nelle forme di disabilit&agrave; cognitiva pi&ugrave; grave, o in modo pi&ugrave; selettivo, come avviene nel caso di allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento o con Disturbo da deficit di attenzione e iperattivit&agrave;.

In entrambi i casi, le conseguenze si riscontrano inevitabilmente su pi&ugrave; piani:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">quello degli apprendimenti, che possono risultare pi&ugrave; o meno compromessi, soprattutto quando &egrave; richiesto un maggiore sforzo organizzativo (per esempio, durante la realizzazione di una ricerca);</li>
	<li style="text-align: justify;">quello socio-relazionale, in quanto spesso la bambina o il bambino con disfunzioni esecutive ha difficolt&agrave; a rispettare le regole dei giochi o a inibire comportamenti impulsivi, con il rischio di venire isolato dai compagni;</li>
	<li style="text-align: justify;">quello delle autonomie, che vengono alterate nella corretta esecuzione della loro sequenza dei passi da seguire (per esempio, durante la preparazione dello zaino).</li>
</ul>

Chiaramente, la riduzione di attivit&agrave; conseguente a queste compromissioni (per esempio, la mancata partecipazione ai giochi dei compagni) non permetter&agrave; alla bambina o al bambino di esercitare ulteriormente queste funzioni, dando luogo a un ciclo vizioso negativo.

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Suggerimenti metodologici

I deficit di autoregolazione

Interventi a pi&ugrave; livelli

Affinch&eacute; questo tipo di interventi risulti efficace, &egrave; tuttavia opportuno rispettare alcune indicazioni metodologiche.

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	<li style="text-align:justify">Innanzitutto, &egrave; importante prevedere delle attivit&agrave; anche brevi ma frequenti, in modo tale da esercitare spesso queste funzioni cognitive complesse.</li>
	<li style="text-align:justify">In secondo luogo, dovrebbero essere proposti esercizi collegati con le attivit&agrave; svolte a scuola e non slegati e avulsi dalla quotidianit&agrave;. In caso contrario, si porrebbe poi un problema di generalizzazione, in quanto le bambine e i bambini potrebbero non riuscire ad applicare le abilit&agrave; acquisite a contesti reali.</li>
	<li style="text-align:justify">Infine, si dovrebbero privilegiare soprattutto le attivit&agrave; cooperative, proprio per esaltare l&rsquo;aspetto di adattamento sociale di queste funzioni.</li>
</ul>

Il rispetto di queste condizioni metodologiche sar&agrave; possibile con bambine e bambine di et&agrave; differenti e anche con profili di funzionamento diversi, proprio perch&eacute; consentono di tarare le attivit&agrave; esercitative su contesti concreti di vita quotidiana.

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Intervento educativo sulle funzioni autoregolative

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