Articoli
Il paesaggio nei libri
Un'esperienza sui libri per esplorare la realtà e poterla ipotizzare.

Il paesaggio è vasto, basta svoltare l’angolo e appare una nuova immagine di esso; è mutevole, cambia di notte, di giorno, con l’alternarsi delle stagioni, con il sole, con la pioggia.
Guardiamoci intorno e osserviamolo con l’uso di tutti i sensi: non si guarda solo con gli occhi, ma immergendoci totalmente nell’habitat naturale, artificiale e antropico, per poterlo abitare e poterne inventare uno su misura, con gli occhi dell’immaginazione.
Cerchiamo i suoni che “abitano” i luoghi intorno a noi.
Realizziamo un paesaggio notturno per sperimentare sovrapposizioni e colori differenti.
CONSIGLI DI LETTURA
Tu sei qui
di Zach Manbeck, Fatatrac
Un libro per trovare la propria strada, il proprio posto nel mondo, a partire da dove si è.
Tondo, tondo e quadrato
di Fredun Shapur, Topipittori
Giocare con le forme per disegnare, costruire, comporre, inventare figure e paesaggi.
Che paesaggio! Disegnare all’aria aperta
di Marta Sironi e Pia Valentinis Topipittori
Suggerimenti di attività per esplorare in modo originale e creativo il paesaggio.
Il paesaggio
di Marco Bussagli, Artedossier, Giunti
Il paesaggio nell’arte, dall’antichità al XX secolo, con al centro il concetto di interazione.
Lo spazio della lettura
- Allestiamo l’angolo della lettura, uno spazio semiaperto dove aver voglia di entrare e di prendere i libri, o una stanza della lettura appositamente predisposta per favorire momenti di incontro con i libri, svolgere attività di ascolto, conversazione e narrazione, con una certa ritualità.
- Su una o più pareti attrezzate ad altezza bambini, sistemiamo i testi in modo attraente e con un criterio di classificazione, in modo da orientare il gusto dei lettori.
- Per i più piccoli disponiamo gli albi dentro ceste o cassette di legno messe sul pavimento. A terra mettiamo tappeti in gomma lavabile o un cuscino per ognuno.
- Consentiamo a tutti di leggere come e dove vogliono, in qualsiasi luogo e momento della giornata: in giardino comodamente sdraiati sull’erba, dentro la tenda, mentre giocano, nei posti più impensati!
- Per i bambini con difficoltà privilegiamo libri tattili da manipolare ed esplorare come un oggetto-gioco. Leggiamo insieme creando un clima tranquillo in intimità.
- Sulle pareti appendiamo immagini prese da riviste, fotografie, disegni dei bambini, poster di case editrici.
- L’angolo lettura è stabile, ma si arricchisce nel tempo. In bella vista, su un leggio, posizioniamo i libri del mese scelti per tema o in base al momento dell’anno, o segnaliamoli come libri novità mettendoli in modo che si veda la copertina.
Scelgo un libro, mi appassiono.
Leggiamo e raccontiamo
- Proponiamo un laboratorio linguistico nell’ambito di un gruppo non troppo ampio: i libri sono utili per stimolare la produzione orale, non solo ascoltare, ma anche saper dire, raccontare.
- Impariamo a descrivere con linguaggio appropriato immagini di paesaggi, usiamo il libro Che paesaggio! per far emergere impressioni e commenti. Chiediamo a tutti che cos’è per loro il paesaggio, quali paesaggi vedono dalla finestra di casa.
- Un libro non è solo parole, ma anche immagini da guardare. Selezioniamo immagini di paesaggi artistici: invitiamo a turno a leggerle, prima nella loro globalità, individuando la tipologia di paesaggio (il viale, la piazza, il mare, la montagna, il fiume, il lago, la stazione, il porto…), poi in alcuni particolari aspetti: “Cosa vedi in primo piano? Cosa c’è davanti, e dietro? A sinistra e a destra? In lontananza? In alto? ...”. Analizziamo i colori.
- Per i bambini di altri Paesi, cerchiamo libri con immagini della loro terra: diversi scenari naturali, monumenti tipici… nuove conformazioni del paesaggio.
Sfoglio un libro, si apre un mondo.
Il paesaggio sonoro
- I suoni definiscono l’identità di un luogo: facciamo una passeggiata acustica per rilevare suoni e rumori dell’ambiente circostante esercitando l’attenzione uditiva.
- Rechiamoci al parco giochi, in campagna, al mercato, in spiaggia… Ascoltiamo attentamente, chiudiamo gli occhi per concentrarci meglio. Riflettiamo sulle sensazioni che i suoni ci comunicano: suoni vivaci trasmettono allegria, suoni violenti-paura, suoni dolci-tenerezza ecc.
- Registriamo i suoni e una volta tornati a scuola:
– riascoltiamoli cercando di riconoscerli;
– raccontiamoli e descriviamoli;
– riproduciamoli con la voce e/o con oggetti e strumenti. - Per ogni paesaggio facciamo una lista di suoni rappresentandoli graficamente.
- Raccontiamo l’esperienza, ripensando insieme: “che cosa ci è piaciuto, cosa era bello da sentire, cosa invece era sgradevole, fastidioso?”.
Un paesaggio notturno
- Presentiamo un laboratorio artistico adatto anche ai più piccoli: realizziamo un paesaggio notturno, lunare, usando i timbri delle forme geometriche e ispirandoci all’opera di Paul Klee Notte in città del 1921.
- Osserviamo il quadro insieme, è un dipinto evanescente dove i toni di colore sfumano, dal blu scuro all’azzurro, al celeste. Si tratta di un paesaggio polifonico, pittura e musica insieme, dove i tanti blu assomigliano a note che suonano forte e poi vanno delicatamente verso il piano, i toni scuri e gravi si fanno via via più chiari e leggeri.
- Prepariamo i colori, i timbri (rettangolari, quadrati, triangolari, cerchi e semicerchi), un cartoncino bianco o nero per ognuno. Applichiamo la tempera con un pennello sulla superficie del timbro e stampiamo sul cartoncino senza esercitare troppa pressione, per rappresentare case, palazzi, alberi, montagne, la luna.
- Sovrapponiamo le forme per ottenere l’effetto trasparenza tipico delle opere di Klee, vedi anche Piccolo paesaggio con aria di pioggia, 1913.
- Con gli elaborati costruiamo un libro a fisarmonica, inventiamo parole per raccontare ogni pagina.
1. Sperimentiamo con i timbri creando paesaggi.
3. Creiamo un paesaggio con le forme su sfondo bianco.
2. Inventiamo geometrie, ritmi cromatici.
4. Creiamo un paesaggio con la luna su sfondo nero.