Multicultura

Osservatorio Scuola Primaria • Anteprima novembre 2011

Scuola: sarà trascurata dal nuovo ministro?

Rischia di creare non pochi problemi organizzativi la misura contenuta nel decreto legge 10/09/2021 n. 122 che obbliga i genitori degli alunni ad esibire il green pass ogniqualvolta accedono alla scuola frequentata dai figli. Infatti, mentre si può supporre che nella scuola primaria i genitori possono accompagnare i bambini fino alla porta d’ingresso della scuola ed affidarli ai docenti o al personale addetto senza necessariamente entrare all’interno dell’edificio scolastico, nella scuola dell’infanzia la questione appare oggettivamente molto più complessa in quanto i genitori usualmente accompagnano i piccoli all’interno dell’edificio, non solo per rendere meno brusco il distacco, ma anche per aiutarli a svestirsi o vestirsi o svolgere altre attività di routine.Stando a quanto stabilito dal decreto legge, il personale della scuola dovrà controllare manualmente il possesso e la validità del green pass dei genitori; è facile immaginare che questa incombenza creerà ritardi nell’accesso, lunghe code per il controllo (in relazione alle dimensioni della scuola) e qualche confusione sul piano organizzativo. Peraltro la medesima operazione dovrà essere ripetuta, a rigor di logica, anche a fine giornata nell’ipotesi in cui i genitori accedono all’interno dell’edificio per ritirare i figli, come da prassi. Si possono peraltro creare situazioni paradossali nel caso di genitori non provvisti di green pass ma che devono comunque affidare i figli alla scuola o ritirarli a conclusione delle attività didattiche. In questo caso i bambini non vengono accolti o non vengono consegnati ai genitori?L’impressione che si ricava è che il legislatore, preoccupato oltremodo di contenere la diffusione del contagio (o forse, più realisticamente, non conoscendo la specifica realtà delle scuole dell’infanzia) non ha considerato che la presenza dei genitori all’interno dell’edificio è un fatto normale e consuetudinario, soprattutto nei primi mesi di inizio dell’anno scolastico, quando l’inserimento nel nuovo ambiente da parte del bambino richiede la presenza di un genitore per favorire un distacco il più possibile sereno. Tutto ciò dipende ovviamente anche dalle caratteristiche dei singoli bambini (ad esempio se hanno o meno frequentato un asilo nido negli anni precedenti), ma più in generale il momento dell’inserimento rappresenta un periodo delicato sia per il bambino che per i genitori. Problemi questi che non sono presenti nella scuola primaria (a parte le classi prime, ma in forma molto più attenuata), e per nulla nei gradi successivi; ma trattare tutti i genitori allo stesso modo annulla queste specificità e introduce elementi che vanno a confliggere con le buone prassi pedagogiche fin qui sperimentate.Potevano essere studiate misure diverse specificatamente per la scuola dell’infanzia, ad esempio prevedendo un accesso libero per un certo periodo di tempo (10-15 minuti?). Toccherà alle scuole trovare delle soluzioni organizzative che cerchino di contemperare il precetto della legge con la funzionalità del servizio, salvaguardando comunque i principi educativi che stanno alla base di un progetto di qualità, come ad esempio prevedere ingressi e uscite scaglionati in modo da rendere possibile i previsti controlli garantendo nel contempo la giusta dignità educativa di questi momenti di contatto.

Green pass per i genitori: i problemi per l'inserimento e la scuola dell'infanzia