Ha illustrato per Editoriale Scienza &lsquo;Costellazioni&rsquo; di Lara Albanese. Come &egrave; riuscita a esprimere attraverso le immagini questo intreccio tra astronomia e leggende, scienza e mitologia?

Ci siamo conosciute con Lara a un festival in Sicilia nel quale io presentavo il libro &ldquo;Odissea&rdquo;&nbsp;di Nicola Cinquetti e lei le sue storie, era una astronoma ma aveva una grande capacit&agrave; di inventare e raccontare storie per bambini, una bravissima divulgatrice scientifica.

Poi ci siamo frequentate per lavorare a questo libro Costellazioni per Editoriale Scienza e all&rsquo;inizio non &egrave; stato facilissimo per me, lei ha voluto spiegarmi tutte le costellazioni, i quadranti, le nozioni scientifiche&hellip; Ma grazie anche alla grande libert&agrave; che autrice e casa editrice mi hanno dato ho potuto immaginare e illustrare le costellazioni in tanti modi, insieme ai miti che le accompagnano.

 
La sua carriera di illustratrice e disegnatrice &egrave; ricca di pubblicazioni, successi e premi. Quali ricorda con pi&ugrave; soddisfazione?

Sicuramente il premio Andersen come migliore illustratrice 2014. Ho illustrato cos&igrave; tanti libri che se li metto uno sull&rsquo;altro formano una colonna molto alta&hellip; ma fra tutti un posto speciale lo occupa Oggi &egrave; un giorno tutto da giocare, di Pinin Carpi, autore straordinario. Era gi&agrave; malato e purtroppo ci ha lasciati prima che il libro fosse pubblicato. Per&ograve; ha fatto in tempo a vedere le mie illustrazioni, la sua approvazione &egrave; per me un ricordo bellissimo. Tra le tante figure importanti che ho incontrato nel la mia carriera voglio ricordare anchw Roberto Denti e Gianna della libreria dei ragazzi di Milano, che hanno davvero aperto una finestra sull&rsquo;editoria per l&rsquo;infanzia di tutto il mondo.

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Un consiglio a bambine e bambini che leggeranno questo libro e che vogliono disegnare il cielo stellato?

Mi piace citare il titolo di un film, i bambini sanno, di Valter Veltroni (un film che consiglio di vedere a chiunque si occupi di educazione). I bambini sanno immaginare, sanno disegnare, basta lasciar loro la libert&agrave; di farlo. Quando ero piccola a scuola non era permesso disegnare e sporcarsi con i colori, io mi comportavo da bambina molto ubbidiente finch&eacute; ero sui banchi. A casa per&ograve; io e mia sorella ci ripremevamo tutta la libert&agrave; con acquerelli e colori, disegnavamo tutto quello che ci veniva in mente e organizzavamo perfino delle mostre per i parenti. Vorrei dire quindi ai bambini prima di tutto di disegnare quello che sentono e vedono perch&eacute; lo sanno fare. E poi di chiedere ai genitori un regalo, di farsi portare in un luogo buio a vedere le stelle, Ormai per l&rsquo;inquinamento luminoso &egrave; sempre pi&ugrave; difficile osservarle, bisogna andare a cercare i luoghi adatti. E ricordatevi che al buio le costellazioni del libro si illuminano!

Disegnare le stelle: intervista a Desideria Guicciardini, illustratrice