Una festa di rime intrecciate

Un uovo di cioccolato per fare poesia

Libri per il secondo (e non solo) giorno di scuola

Lettura e life skills

La lettura dialogica

La lettura narrativa

Federico Batini, docente all&rsquo;Universit&agrave; di Perugia, &egrave; direttore scientifico del progetto Leggimi ancora di Giunti scuola, che ha coinvolto oltre 35mila classi di primaria nella lettura ad alta voce, e di molti altri progetti di ricerca azione sull&#39;inserimento della lettura ad alta voce nel sistema di educazione e istruzione e sulla misurazione degli effetti. Ha strutturato, incrociando la letteratura scientifica e l&#39;analisi delle pratiche delle e degli insegnanti, un vero e proprio metodo per la lettura ad alta voce in classe. 

Professor Batini, proviamo a sintetizzare in pochi consigli per insegnanti come leggere ad alta voce in classe.

&ldquo;Quando ci chiediamo che cosa leggere, su quali criteri basare le nostre scelte, ci poniamo una questione che chiama in causa gusti, orientamenti, desideri, visioni del mondo. Se ce lo chiediamo come insegnanti e se ci chiediamo che cosa leggere in classe e ad alta voce, a questa dimensione dobbiamo aggiungere quella degli obiettivi educativi che ci poniamo e delle e dei bambini che abbiamo di fronte. Nello scegliere testi da leggere ad alta voce, l&rsquo;insegnante esercita un grande potere e deve farlo con equilibrio e rispetto in un orizzonte di progettazione.

La lettura ad alta voce &egrave; un formidabile strumento che consente di potenziare l&rsquo;incremento lessicale, ma anche uno stimolo al confronto di idee, alla fantasia, una fonte di informazione, di sviluppo e di crescita per l&#39;individuo, una bussola per esplorare le esperienze umane e sociali. Per tenere insieme tutto questo possiamo lavorare sul doppio piano della dimensione linguistica e socio-culturale&rdquo;.

Emanuele Castano&#39;: &ldquo;Siamo animali ultra-sociali e la lettura gioca un ruolo fondamentale&rdquo;

E come &egrave; possibile lavorare su un incremento sia quantitativo sia qualitativo del lessico?

Patrizia Sposetti e Giordana Szpunar: &ldquo;Scegliamo libri che offrano a bambine e bambini la possibilit&agrave; di&nbsp; disegnare mondi possibili&rdquo;

Emanuele Castano&#39; &egrave; uno scienziato cognitivo, oggi docente all&rsquo;Universit&agrave; di Trento dopo una carriera accademica negli Stati Uniti. Le sue ricerche sugli effetti dei romanzi letterari, pubblicate originariamente su Science, hanno dato origine ad una linea di ricerca volta a comprendere come la narrativa cambi non solo cosa pensiamo ma come pensiamo.

Professor Castano&#39;, quali effetti ha la lettura ad alta voce sulle emozioni dei bambini e delle bambine?

&ldquo;La lettura ad alta voce &egrave; indubbiamente un mezzo di grande efficacia a patto di scegliere testi che non risultino frustranti per chi ascolta e che al contempo la o lo stimolino a percorsi di conoscenza ed elaborazione ulteriori. In questa direzione &egrave; utile scegliere testi leggibili e comprensibili, che non presentino difficolt&agrave; tali da risultare bloccanti, ottenendo l&rsquo;effetto opposto.

Utilizzare i criteri di leggibilit&agrave; e prestare attenzione agli aspetti pi&ugrave; profondi legati alla comprensibilit&agrave; di quel che si legge, significa prestare attenzione agli aspetti quantitativi e qualitativi del testo: lunghezza delle parole e delle frasi, tipo di lessico utilizzato, legame con le esperienze di chi ascolta, in vista di un superamento di queste, in chiave di problematizzazione.

Un elemento chiave nella scelta dei testi per la lettura ad alta voce in classe &egrave; questi stimolino la creativit&agrave; e l&rsquo;apertura mentale, offrendo alle bambine e ai bambini la possibilit&agrave; di disegnare mondi possibili, di decostruire stereotipi &ndash; che siano etnici, di genere, culturali o sociali &ndash; e di esplorare possibilit&agrave; diverse, non solo di confermare lo status quo&rdquo;.

Federico Batini: &ldquo;Per leggere in classe ad alta voce servono quotidianit&agrave;, gratuit&agrave;, socializzazione, progressivit&agrave;, bibliovariet&agrave;&rdquo;

&ldquo;Il primo consiglio &egrave; la quotidianit&agrave;: leggere tutti i giorni e per un tempo abbastanza lungo. Le sessioni comprese tra mezz&#39;ora e un&rsquo;ora agiscono in modo significativo sulle capacit&agrave; cognitive, di comprensione linguistica, di competenza emotiva dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze.

Un&#39;altra indicazione molto importante riguarda la gratuit&agrave;: la lettura ad alta voce non deve essere collegata a attivit&agrave; altre, si tratta di una didattica in s&eacute; conclusa e di un importante gesto di attenzione e stimolo che non chiede qualcosa in cambio. La didattica della lettura ad alta voce si completa con la fase della socializzazione: un momento in cui i bambini e le bambine possono esprimere il proprio punto di vista. E questo si pu&ograve; facilitare attraverso domande stimolo, domande aperte: &ldquo;Secondo voi come andr&agrave; a finire? Quale personaggio vi &egrave; piaciuto di pi&ugrave; perch&eacute;? E voi al posto di quel personaggio che cosa avreste fatto?&rdquo; Ogni intervento deve essere valorizzato: da questo scambio i bambini e le bambine imparano moltissimo dai contributi degli altri.

Un altro consiglio &egrave; la progressivit&agrave;: anche con bambini e bambine pi&ugrave; grandi si inizier&agrave; da testi preferibilmente illustrati, poi progressivit&agrave; della lunghezza dei testi, della scomparsa delle immagini (a cui comunque si pu&ograve; tornare), del linguaggio, delle esperienze.&nbsp; Ricordiamoci che i bambini e le bambine fin da quando sono molto piccoli prediligono storie con protagonisti leggermente pi&ugrave; grandi di loro ma in cui sia per loro possibile identificarsi.

Oltre alla quotidianit&agrave;, all&#39;intensit&agrave; e alla progressivit&agrave;, un requisito importantissimo &egrave; la bibliovariet&agrave;, ovvero fare delle scelte che varino per tipologie di storie, protagonisti, contesti culturali, strategie utilizzate dai personaggi in termini relazionali, affettivi decisionali&hellip; &rdquo;.&nbsp;

&nbsp;

Approfondiamo il tema della scelta dei libri da leggere ad alta voce con due esperte della &ldquo;Sapienza&rdquo;, Universit&agrave; di Roma: Patrizia Sposetti, professoressa associata di Didattica e pedagogia speciale, e Giordana Szpunar, professoressa associata di Pedagogia generale e sociale.

Professoressa Sposetti, professoressa Szpunar, in che modo l&rsquo;insegnante pu&ograve; orientare la scelta dei libri da leggere in classe?

&ldquo;La lettura ad alta voce &egrave; un ottimo esempio di una pratica antichissima che intuitivamente abbiamo sempre saputo facesse bene ai nostri figli e figlie, ma della quale solo recentemente, grazie anche a ricercatori come Federico Batini, abbiamo potuto dimostrare l&rsquo;efficacia tramite rigorosi esperimenti. Per ora i dati disponibili sono soprattutto su variabili di tipo cognitivo e test di intelligenza, per le quali l&rsquo;effetto della lettura ad alta voce &egrave; inequivocabile, non solo per bambini ma anche preadolescenti. Ora dobbiamo concentrarci sui suoi effetti sulle competenze socio-emotive come l&rsquo;intelligenza sociale ed emotiva, il riconoscimento delle emozioni altrui, cos&igrave; come una corretta valutazione delle nostre stesse emozioni, e pi&ugrave; in generale dei nostri stati mentali, desideri, credenze, ecc., costituisce una parte importante di questo tipo di intelligenze, che ci permettono di leggere accuratamente la situazione sociale in cui ci troviamo in modo da navigarla in modo appropriato.

Queste capacit&agrave; sono fondamentali nella quasi totalit&agrave; delle esperienze umane, dalla gestione del contesto professionale e lavorativo, a quello familiare e quello interpersonale allargato, come la cerchia di amici e di conoscenti. Siamo animali ultra-sociali, e tali capacit&agrave; sono essenziali per condurre una vita piena e soddisfacente. La lettura, specificamente di romanzi o comunque di narrativa in cui esseri umani o antropomorfizzati (come succede nella letteratura per i bambini), gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di questa capacit&agrave;.

Nella mia ricerca, da una decina di anni, mi occupo proprio di questo, dimostrando come diversi tipi di narrativa hanno effetti diversi sulle competenze socio-emotive. Fino ad ora mi sono occupato soprattutto di adulti, e di lettura classica, solitaria. Ma nella letteratura scientifica ci sono indicazioni che processi simili occorrono anche e forse anche in maniera pi&ugrave; evidente, nella lettura ad alta voce con bambine e ragazze. Il mio obiettivo nei prossimi anni &egrave; di condurre la ricerca che risponder&agrave; a queste domande, in quanto l&rsquo;intuizione &egrave; importante, ma va supportata con evidenza empirica che non solo &egrave; importante perch&eacute; ha un carattere oggettivo, ma anche perch&eacute; spesso mette in evidenza delle specificit&agrave; di importanza fondamentale per implementare interventi e possibilmente anche riforme del nostro sistema scolastico e dell&rsquo;educazione pi&ugrave; in generale&rdquo;.

Leggere ad alta voce &egrave; un&rsquo;attivit&agrave; alla portata di tutti, che &ldquo;fa bene&rdquo; ed &egrave; molto praticata a scuola: ma quali effetti ha davvero sui bambini e le bambine? Che cosa dice la ricerca? Quali caratteristiche deve avere la lettura ad alta voce in contesto scolastico per risultar efficace? Come scegliere i testi?

Lo abbiamo chiesto a quattro esperti, che svolgono ricerca sulla lettura in varie universit&agrave; e in ambiti diversi.

Come (e perché) leggere in classe ad alta voce: i consigli di 4 esperti