Multicultura

Osservatorio Scuola Primaria • Anteprima novembre 2011

Scuola: sarà trascurata dal nuovo ministro?

Il prossimo arrivo del 2025 &egrave; l&rsquo;occasione per augurare alle lettrici e ai lettori un anno ricco di gioia e soddisfazioni sia sul piano personale che su quello professionale. Ci offre anche la possibilit&agrave; di sottolineare alcuni aspetti che terranno impegnati i docenti nel nuovo anno.

La scuola primaria sar&agrave; interessata, ancora una volta e suo malgrado, in&nbsp;una revisione del sistema di valutazione degli apprendimenti. &Egrave; in arrivo infatti l&rsquo;ordinanza ministeriale che in attuazione della legge 150/2024 introduce i giudizi sintetici di ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente al posto dei giudizi descrittivi di avanzato, intermedio, di base, in via di prima acquisizione. La bozza di ordinanza prevede che le nuove disposizioni vengano applicate a partire dall&rsquo;ultimo periodo in cui &egrave; suddiviso l&rsquo;anno scolastico (ultimo trimestre o secondo quadrimestre) in base a quanto stabilito dalle singole scuole. Ci sar&agrave; quindi un po&rsquo; di tempo per comprendere meglio i meccanismi di funzionamento del nuovo sistema. Il nostro auspicio &egrave; che non venga abbandonato l&rsquo;approccio formativo della valutazione e, soprattutto, che non venga effettuata una sorta di appaiamento tra i giudizi sintetici ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente, e i voti numerici 10, 9, 8, 7, 6, 5, perch&eacute; ci&ograve; costituirebbe un affossamento delle pratiche valutative pi&ugrave; innovative sviluppate dalla scuola primaria a partire dalla legge 517 del 1977.&nbsp;

Il 2024 si chiude con tanti teatri di guerra attivi nel mondo, alcuni dei quali molto vicini a noi. Nel 2025 ricorrer&agrave; l&rsquo;80&deg; anniversario della lotta di Liberazione con la sconfitta del Nazifascismo e la successiva nascita della Repubblica Italiana. Dopo le tragiche vicende della Seconda Guerra Mondiale, nessuno immaginava che si dovesse ancora parlare di guerra, come se la storia fosse tornata indietro. La scuola pu&ograve; fare molto per educare alla pace. Ne era una convinta sostenitrice Maria Montessori la quale sottolineava che se si educa per la competizione questo &egrave; gi&agrave; l&rsquo;inizio della guerra. Infatti solo educando alla cooperazione e alla solidariet&agrave; si pu&ograve; sperare che le giovani generazioni ripudino la guerra. Una didattica cooperativa, che favorisce l&rsquo;espressione e la partecipazione dei bambini e delle bambine, che lavora sulle emozioni e le relazioni &egrave; una didattica che sviluppa competenze volte alla comprensione e all&rsquo;incontro con l&rsquo;altro, e dunque alla pace. D&rsquo;altro canto educare alla pace &egrave; anche uno dei propositi dell&rsquo;Agenda 2030 che nell&rsquo;obiettivo 4.7 richiama l&rsquo;esigenza di &ldquo;garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie (&hellip;) alla promozione di una cultura pacifica e non violenta&rdquo;.&nbsp;

La professionalit&agrave; dei docenti va sostenuta, tra le altre cose, evitando inutili appesantimenti burocratici che sottraggono tempo ed energie alla didattica. Il nuovo anno potrebbe essere dedicato a sfoltire, per quanto possibile, le incombenze burocratiche che opprimono i docenti, partendo da un&rsquo;analisi di quanto viene prodotto dalla singola scuola e verificandone l&rsquo;effettiva necessit&agrave; e utilit&agrave; ai fini della didattica. Lo slogan dovrebbe essere: pi&ugrave; didattica, meno burocrazia!&nbsp;

Le <a href="https://www.giuntiscuola.it/riviste" target="_blank">riviste Giunti Scuola</a>, sia nella loro forma cartacea che nelle espansioni on line, saranno sempre a supporto dello sviluppo della professionalit&agrave; dei docenti per una scuola a misura di bambino e noi autori non mancheremo di proporre approfondimenti e chiavi di lettura sui vari temi affrontati, per innalzare sempre pi&ugrave; il livello di qualit&agrave; della didattica.&nbsp;

Buon Natale, buona conclusione del 2024 e, soprattutto, Buon 2025!&nbsp;

Auguri e appunti per l'anno nuovo