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Lezione | Arte musica movimento

Arte sugli alberi: Monet

Rielaboriamo il quadro "Sentiero tra gli iris" di Monet con le tempere e creiamo uno spazio espositivo in natura. Ascoltiamo il concerto n. 1 di Tchaikovsky, immaginando di percorrere il sentiero di Monet. Con attività per tutte le classi.

di Anna Lisa Di Giacinto20 ottobre 2021

Obiettivi, attività, materiali | DAD e DDI

Obiettivi di apprendimento

  • Apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico.
  • Eseguire collettivamente e individualmente brani strumentali anche polifonici, curando l’intonazione e l’espressività.

Prima di iniziare le attività, mostriamo il VIDEO di presentazione dedicato a Claude Monet e l’IMMAGINE dell’opera Sentiero tra gli iris (1917).

Attività 1

Arte e immagine

prima di cominciare

Materiale occorrente: piccola tela o lenzuolo (cm 25 x 35), colla vinilica, tempere e oli, pennelli, coperchio di una scatola, spago.


Monet pittore della luce
Procuriamoci per ciascun bambino un piccolo pezzo rettangolare di un lenzuolo, da trattare con colla vinilica e tempera bianca per inamidarlo, o una piccola tela.
Dipingiamo lo sfondo con le tempere giallo scuro e oro. Per creare il sentiero, picchiettiamo con il pennello ai lati della tela usando il verde, fino a far asciugare il pennello per ottenere velature di colore. Sovrapponiamo piccole pennellate di verde più chiaro (i fili d’erba) e altre tonalità verde più scuro. 
Realizziamo fiori rosa con pennellate rapide, piccoli tocchi di colore, senza disegnare i contorni o preoccuparsi di definire i dettagli. Quello che conta è la visione d’insieme, dipingere l’impressione: da vicino sembrano macchie, da lontano tutto appare chiaro.
Al centro dipingiamo con pennellate rosso-arancioni a più strati, che danno luce, un’intensa luminosità. Ravviviamo il tutto con i colori a olio.
Inseriamo la tela nel coperchio rovesciato di una scatola che farà da cornice, leghiamo con un cordoncino di spago.

Image | Giunti Scuola

Il momento della documentazione e l’allestimento dello spazio con le opere dei bambini è un momento importante: un conto è lasciare i disegni dei bambini dentro la cartellina, o appesi al muro senza pensare a un ordine, un criterio di disposizione, un altro è ricreare un’ambientazione che sia educante e significativa per il bambino, restituisca valore al suo operato e qualcosa in più.
Molte volte, alla fine del nostro laboratorio grafico-pittorico, abbiamo portato gli elaborati dei bambini in giardino per contribuire attraverso essi a renderlo ancora più gradevole, ancor più “abitabile”. Arte e natura entrano così in dialogo, si esalta in questo modo la bellezza dell’una e dell’altra.
Tra arte e natura c’è un rapporto osmotico, di continuo scambio: l’arte vive della natura, l’artista si ispira ad essa, da essa trae nutrimento; la natura si specchia nell’arte che la trasforma negli occhi e nella mente dell’artista, è un serbatoio di idee, da coltivare e innaffiare come fossero piante, di cui avere cura, che crescono nel giardino della nostra anima. 
“Dipingo il freddo della pioggia, il caldo del sole, la morbidezza delle nuvole, la carezza delle onde del mare, il soffio del vento” afferma Monet. Egli vive immerso nella natura, fa di essa il suo atelier, un atelier formato dalle luci, dalle brezze, dalle acque, dalle nebbie, dalle nevi, dagli alberi, prati, colline, fiori… Una natura da ricreare. Dice Monet: “Io dipingo impressioni: cioè non le cose così come sono, ma il sentimento che fanno nascere dentro di me”. E ancora: “Il soggetto riveste per me un’importanza secondaria: voglio rappresentare ciò che vive tra l’oggetto e me”.

Image | Giunti Scuola

Attività 2

Musica

Ascoltiamo il concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Tchaikovsky: il primo Allegro esordisce con un tema trascinante, ampio, caldo e cantabile, forse in assoluto il più famoso del compositore; il clima è struggente, vi riecheggiano passionalità e sentimentalismo (possiamo mostrare il VIDEO).

Il pianoforte è il grande protagonista di questo concerto, si esprime con lunghi passaggi virtuosistici, la sua figura di solista “eroico” si contrappone a un’orchestra molto eloquente, creando effetti di intensità drammatica. Per conoscere gli strumenti dell’orchestra possiamo utilizzare il libro di C. Perarnau, L’orchestra, Gallucci (Roma, 2017), che invita i bambini ad aguzzare la vista tra mille particolari e a individuare dove si nascondono i musicisti in vacanza, in giro per il mondo, a una settimana prima del concerto! Una divertente “caccia al tesoro”!

La musica ci suggerisce la ricchezza e la sontuosità della natura, immaginiamo di percorrere il sentiero come faceva Monet: “Con chi siamo? Quali sensazioni ci avvolgono, quali odori sentiamo?”. L’incedere elegante di una coppia reale, il passo regale del leone, un balcone che si apre, le braccia aperte per accogliere il sole... Disegniamo tutto ciò che “vediamo”.


per saperne di più... 
  • Korkos, A. (2016). Gli impressionisti, I piccoli enigmi dei capolavori. Milano: L’Ippocampo ragazzi;
  • Schapiro, M. (2008). L’Impressionismo. Torino: Piccola Biblioteca Einaudi.
  • Su arte e natura (Agenda 2030): Arnaldi, V. (2020). Sulle tracce della meraviglia. Roma: Ultra, una guida che descrive 52 parchi italiani d’arte contemporanea.


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