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100 e lode al di là del velo

Il comune di Modena ha premiato gli studenti che nell’anno scolastico 2010/2011 hanno conseguito il diploma di maturità con la massima votazione. A tutti loro è stato chiesto di raccontare la loro esperienza. Tra questi Meryam, una studentessa eccellente e immigrata.

di Arturo Ghinelli05 marzo 20123 minuti di lettura
100 e lode al di là del velo | Giunti Scuola

“Sin dai primi anni, la difficoltà più grande fu quella della lingua: non avendo frequentato neanche l’asilo mi ritrovai a dover impegnarmi più di molti altri bambini che ebbero invece la possibilità di farlo.
Con gli anni ho imparato a convivere con più lingue, più culture a distinguere le diverse situazioni nelle quali poter sfruttare quanto appreso.
Mi sono sentita diversa per molti anni , soprattutto alle elementari in cui è difficile comprendere determinati concetti: la diversa carnagione, la diversa lingua, a diversa provenienza, la diversa religione… tutte cose per cui non trovavo delle risposte .
Penso di aver superato questo “sentirmi diversa”, solo nel momento in cui ho compreso il vero significato della diversità , il valore che ha e la ricchezza che ci conferisce, ovvero alle medie.

Un altro grande ostacolo alle medie fu quello del velo .
Il velo per me fu un passo molto importante, una mia identificazione , una scelta che mi ha segnato molto, mi ha portato a molti scontri e confronti, dentro e fuori dalla scuola… mi ha insegnato il rispetto nei confronti delle religioni altrui, delle scelte altrui e soprattutto l’importanza di non avere pregiudizi verso le persone.
Tutte queste difficoltà mi hanno incentivata a voler aprirmi verso nuovi orizzonti , verso le altre lingue.
Il fatto di avere la possibilità di comunicare con persone di diversi paesi mi entusiasmava, così decisi di fare l’istituto linguistico Itas Selmi”.

Meryem è una delle due studentesse eccellenti immigrate tra i 27 studenti che sono usciti dalle scuole superiori con un 100 e lode a tutto tondo nelle scuole di Modena. Il brano riportato è tratto dalla lettera che ha scritto ad Adriana Querzè, Assessore all’Istruzione del Comune di Modena, per rispondere alla richiesta di raccontare "Quali sono le caratteristiche individuali, ma anche gli incontri, i percorsi, le opportunità, gli errori di chi vince la scommessa del successo scolastico?" .

Ho voluto riproporre questa lettera perché casi del genere testimoniano come quegli studenti che spesso vengono presentati come un problema in realtà sono una risorsa per la scuola.

Il racconto di Meryem, fatto al termine del percorso scolastico, da una ragazza in grado di riflettere consapevolmente sulla propria esperienza, permette a noi insegnanti di sapere direttamente quali problemi affrontano questi ragazzi.

"Mi sono sentita diversa per molti anni" dice Meryem, ma è stato per mancanza di conoscenze, non trovava le risposte . Crescendo, nuove conoscenze le hanno permesso di comprendere il vero significato della diversità. Attraverso i saperi la ragazza ha raggiunto la maturità, senza omologarsi , senza rinunciare al velo, anzi scoprendo il valore della diversità e l’ importanza di non avere pregiudizi . Tanto che quello della lingua, che all’inizio del percorso era stato un handicap, è diventata una risorsa da sfruttare e su cui investire per costruire il proprio futuro, frequentando l’istituto linguistico.

Come insegnanti usciamo con ottimo da questa verifica, che dobbiamo trasformare in una valutazione formativa per fare sempre meglio il nostro lavoro coi ragazzi.

Il brano di Meryem è tratto dalla pubblicazione:
“Il mio cento e lode” Racconti di percorsi scolastici di studenti eccellenti
Assessorato Istruzione Comune di Modena
MEMO multicentro Educativo Sergio Neri

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