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Autovalutazione al via

Come leggere le domande guida contenute nel RAV? Come compilare il Rapporto di Autovalutazione delle Scuole? Di Paolo Mazzoli. Anticipo da "La Vita Scolastica", 7, 2015.

di Redazione GiuntiScuola20 gennaio 20153 minuti di lettura
Autovalutazione al via | Giunti Scuola

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Paolo Mazzoli, nella rubrica "LA SCUOLA DELL'AUTONOMIA", su "La Vita Scolastica" , dal numero di marzo si occuperà del RAV, il Rapporto di Autovalutazione che le scuole sono chiamate a compilare entro luglio.

Tre i temi affrontati:

  • le domande guida;
  • gli indicatori;
  • le rubriche di valutazione.

In anteprima per tutti i lettori del Magazine, ecco un assaggio dalla prima puntata.

Le domande guida

[...] Sulle domande guida va detto anzitutto che non sono… domande. Nel senso che il loro scopo non è quello di ottenere una risposta ma quello di orientare la riflessione su questioni rilevanti e riscontrabili. Dunque nella locuzione “domande guida” l’accento è sul secondo termine più che sul primo.

Prendiamo ad esempio una delle domande di pag. 18, riguardanti i cosiddetti “ risultati a distanza ”: Quali sono gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del primo anno di scuola secondaria di I grado?
Potremmo cavarcela dicendo che non abbiamo dati, oppure limitarci a seguire gli alunni che restano nello stesso istituto comprensivo. Potremmo avere dati molto contraddittori a seconda della classe in cui sono stati iscritti gli alunni. Potremmo avere un plesso con un'unica quinta classe i cui alunni si ritrovano nella stessa prima media, ecc. Non c’è quindi una risposta giusta e le risposte dipendono molto dalla situazione territoriale in cui si trova la scuola. Il senso della domanda è quello di sollecitare una “riflessione informata” sul successo scolastico degli ex alunni arrivando a individuare, laddove è possibile, le variabili significative che lo determinano. [...]

Consideriamo ora una delle domande guida presenti a pag. 23, riferite alle pratiche educative e didattiche : La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? La prima reazione che avvertiamo è probabilmente questa: se facciamo le prove per classi parallele siamo bravi, altrimenti siamo carenti e dobbiamo provvedere al più presto. Ma la domanda vorrebbe offrire solo uno spunto, tra i tanti, delle pratiche valutative che si possono realizzare in una scuola per diminuire, o almeno attenuare, le differenze tra le classi. E il primo passo in questa direzione dovrebbe riguardare la condivisione delle competenze richieste agli alunni e l’adozione, per quanto possibile, di criteri di valutazione comuni . [...]

Le 97 domande guida del RAV
Le domande guida presenti nel RAV sono in tutto 97. Le prime 11 riguardano il contesto in cui opera la scuola e hanno lo scopo di far emergere le opportunità e i vincoli di cui tener conto. Le successive 17 riguardano gli esiti riferiti alle competenze degli studenti e hanno lo scopo di agevolare l’individuazione di punti di forza e di debolezza. Seguono 42 domande guida riguardanti le pratiche educative e didattiche e altre 27 riferite alle pratiche gestionali e organizzative.
Mentre gli esiti sono presentati come “dati sul risultato” della scuola, le pratiche educative e didattiche, così come quelle gestionali organizzative, sono descritte come “dati di processo”, cioè come strumento per ottenere i risultati migliori.


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