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Scuole aperte. Un bilancio per ricominciare

Un piccolo diario dell’anno scolastico passato per cominciare bene quello nuovo: per condividere alcuni momenti importanti e capire anche di che cosa parliamo, quando parliamo di “scuole aperte”. Dell'Associazione Pisacane 0-11.

di Redazione GiuntiScuola16 settembre 20168 minuti di lettura
Scuole aperte. Un bilancio per ricominciare | Giunti Scuola

Settembre è il mese degli inizi. Ma per cominciare bene alle volte è utile guardarsi alle spalle, osservare quel che di buono e di migliorabile c’è nel passato di un’avventura educativa condivisa. Ecco allora, come in un vecchio album di foto , alcuni momenti da ricordare, che hanno coinvolto la nostra scuola, le classi e i genitori. Per capire anche di cosa parliamo, quando parliamo di “scuole aperte”.

Il mappamondo speziato

Per molti di noi – genitori, insegnanti, bambine e bambini – l’inizio della scuola ha segnato un doppio inizio: un nuovo anno scolastico, certo, ma anche l’avvio di un nuovo ciclo della scuola primaria. Avendo già cominciato a pensare ai laboratori da proporre sul tema della giornata del 18 dicembre (Giornata d’azione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti), l’incontro con Elena Muscarella in occasione del seminario Educare alle differenze organizzato da Scosse è stato un colpo di fulmine. Il suo “mappamondo speziato” ci è sembrata un’attività stimolante, molto appropriata alla nostra scuola, con famiglie provenienti da più di 18 paesi , e per di più molto adatta per le classi prime, come perfetta occasione per iniziare a conoscersi, in classe ma anche fra genitori e insegnanti. E così in autunno abbiamo organizzato un primo incontro di formazione.

Elena è venuta da Milano con sua figlia per fare un esempio di laboratorio insieme ad alcune insegnanti e ad alcuni genitori delle classi prime, mettendoci insieme in gioco e pensando a come adattare questa attività alla nostra scuola, alle nostre classi. È stato bello muoversi nello spazio, prima immaginato e poi disegnato, del mappamondo, partendo dai nostri luoghi del cuore (da dove veniamo, dove vorremmo essere, dove ci sentiamo a casa…). Infine, una volta rotto il ghiaccio e disegnato su un lenzuolo il profilo del mappamondo, abbiamo imparato a colorarlo e decorarlo con colori naturali , ottenuti dalle spezie che si usano in cucina nei diversi paesi di provenienza: origano, curcuma, curry, zaatar, cumino, anice stellato, finocchio… Questa esperienza è stata poi ripetuta singolarmente nelle tre classi prime : all’inizio dai genitori, per conoscersi e disegnare il mappamondo; poi in classe, per fare giochi di conoscenza e colorare il mappamondo tutti insieme (genitori, figli e figlie, insegnanti); infine le insegnanti hanno portato avanti l’attività in classe, facendo impersonare a bambini e bambine pirati e piratesse con un nome, un’identità, una storia, da condividere e raccontare, anche immaginando il proprio tesoro da cercare per il mondo. I tre mappamondi con gli elaborati realizzati da bambini e bambine e con i loro racconti, sono stati poi esposti in occasione della festa del 18 dicembre.

Le città (in)visibili

Accogliere bambine e bambini, ma accogliere anche le loro famiglie: questo è uno dei tratti che amiamo della Pisacane. Ci è sembrato dunque naturale offrire spunti di riflessione sui temi del viaggio, delle differenze, della convivenza anche ai genitori.

Il ciclo “Le città (in)visibili” ha portato a scuola da novembre 2015 a maggio 2016 ben 12 autori e autrici che hanno presentato a genitori e insegnanti il proprio libro o il proprio film : Il peso dell’acqua di Andrea Segre; Adua di Igiaba Scego; Al palo della morte di Giuliano Santoro; Va' pensiero. Storie ambulanti di Dagmawi Yimer; Luoghi comuni di Angelo Loy; Gli amici nascosti di Cecilia Bartoli; Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele Citoni; Clandestini di Valentina Paravano e Valerio Tassara; Appunti di geofantastica di Gianluca Caporaso; Libro-gioco con La piccola lanterna di Ghassan Kanafani a cura di Simonetta Lambertini; Campioni d'Italia? Le seconde generazioni e lo sport di Mohamed Abdalla Tailmoun, Isaac Tesfaye e Mauro Valeri; If only I were that warrior di Valerio Ciriaci.

La scuola si fa bella

Alla Pisacane bambine e bambini escono spesso in cortile, anche d’inverno, e naturalmente ancora di più a primavera. Purtroppo però abbiamo constatato che lo spazio pur ampio del cortile poteva e doveva essere migliorato, soprattutto rispetto alla pulizia e alla bellezza: il personale carente e le disfunzioni amministrative che spesso affliggono Roma riguardano spesso proprio le scuole e gli spazi pubblici. Nel corso dell’anno due classi (la I e la IV B) avevano avviato un orto didattico ed anche per questo c’era bisogno di un aiuto. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di dare una mano come associazione dei genitori, per rendere il cortile più pulito, bello e accogliente per le attività ricreative e didattiche.

Così nelle due giornate dell’8 e 9 aprile abbiamo svolto l’iniziativa “La scuola si fa bella” , inserendo la domenica anche nella giornata di volontariato “Good Deeds day 2016”, invitando dunque anche le persone del quartiere a partecipare. In questi due giorni tutti insieme - famiglie, insegnanti, bambine e bambini, associazioni del quartiere, volontari - siamo riusciti a fare tante piccole grandi cose: pulire il cortile, sistemare l’orto, piantare nuove piante, creare due cassoni nuovi per l’orto didattico, colorare il ciglio delle scale, costruire e dipingere staccionate, realizzare un mosaico, un murales e diversi giochi colorati a terra (due campane e un grande twister). Un bel risultato , che ha portato tutti noi ad avere più cura per uno spazio condiviso: tanto che ora, durante la chiusura estiva, non essendo riusciti ad acquistare e installare una centralina per l’innaffiatura automatica dell’orto, abbiamo organizzato dei turni fra genitori in modo da annaffiare le piante durante tutta l’estate.

Taste de Word

Partecipare vuol dire condividere, e che cosa c’è di più condivisibile del cibo? Quest’anno per la prima volta abbiamo realizzato il 28 maggio una grande festa di primavera legata al cibo, ai sapori e ai saperi di tutto il mondo: Taste de World , una festa per cibo, musica, persone, una festa della scuola, ma aperta a tutta la città, per dare forza e visibilità alla bellezza della convivenza, come noi la viviamo quotidianamente a scuola. Hanno partecipato 10 ristoratori, proponendo cucina da tutto il mondo, in una versione da strada di alto livello, inseriti in un allestimento che interpreta la strada come luogo di incontro e condivisione. Nel corso della giornata si sono svolte attività a tema per bambini e adulti, con reading, laboratori, un mercatino artigiano e, per finire tanta musica, da Amir Issaa ad Assalti Frontali, da Bebe Donge a Termini Underground, da Dunia a Le danze di Piazza Vittorio. In ogni parte del mondo, in ogni cultura, sedersi alla stessa tavola ha un valore sociale ineguagliabile. Taste de World ha messo gomito a gomito persone diverse e pietanze diverse, in un caleidoscopio di sapori e di saperi il cui risultato si coniuga meravigliosamente con lo scopo della scuola stessa: esaltare le differenze culturali per infrangere le barriere sociali. Un'occasione speciale per rinsaldare il legame che unisce le persone che vivono la scuola ogni giorno (bambini e bambine, famiglie, operatori e operatrici della scuola primaria e dell’infanzia), e per stringere il patto di reciproca responsabilità tra la scuola, il quartiere, la città. Le strade della città, e le persone che le percorrono, entrano a scuola, attraversano la scuola, la arricchiscono e ne vengono arricchite. Perché la strada è anch'essa una scuola, grande come il mondo dove "di imparare non si finisce mai / e quel che non si sa / è sempre più importante / di quel che si sa già." (Rodari).

Per saperne di più

Scuola primaria

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