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I mostri nell’armadio (e quelli sotto al letto)

L’esplorazione delle paure dei bambini in alcuni libri per l’infanzia. Di Lorenzo Luatti

di Lorenzo Luatti23 maggio 20193 minuti di lettura
I mostri nell’armadio (e quelli sotto al letto) | Giunti Scuola

Come un rito quotidiano, dal valore altamente rassicurante, mio nipote prima di spengere la luce esplora (o chiede di esplorare) ogni angolo dell’armadio. Poi si distende sul pavimento per controllare che nessuna presenza notturna, mostruosamente stravagante, si sia nascosta sotto il letto. Solo a quel punto può andare a letto.

Mostri ovunque

Chi prima, chi dopo, chi “ancora”, ha avuto paura del proprio “Mostro nell’armadio”. O degli strani rumorini che giungono dai muri. O di “quell’ombra” che compare ogni volta che si fa buio nella cameretta. Certo, con l’età adulta quelle ombre si sono rivelate soltanto… “ombre”, ma quando eravamo bambini ci inquietavano assai. Erano forse meno reali?
Di libri illustrati con mostri, spettri e altre tenebrose creature della notte, che affrontano con sagacia e acume alcune paure tipiche dell’infanzia (e che non di rado permangono anche nella pre-adolescenza), come la paura del buio, la paura di addormentarsi da soli, la paura dei mostri notturni…, ce ne sono molti di ottima fattura, tra cui voglio ricordare gli splendidi Una strana creatura nel mio armadio di Mercer Mayer e I lupi nei muri di Neil Gaiman.

Dora, l’armadio e il mostro

A questi dobbiamo aggiungere l’albo di Bryony Thomson Dora e il Mostro nell’Armadio (Terre di mezzo, 2018), presentato alla scorsa Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna.


Un libro che, attraverso testo e immagini, semplici e accurate, vuole accompagnare i bambini a guardare un po’ più in là del brivido, ad esplorare il senso del mistero insieme a quello della paura e a riconoscersi creatori e curatori loro stessi di creature-sentimenti tanto meravigliosi e fragili quanto mostruosamente stravaganti.
La piccola Dora ha tanto sonno ma non ha alcuna intenzione di andare a letto, perde tempo, tergiversa con i suoi tre compagni-peluche del cuore. Ogni sera pensa all’essere misterioso che si nasconde nell’armadio della sua cameretta, dal quale arrivano strani rumori notturni. E ovviamente non riesce a prendere sonno. Ma una sera Dora, sorretta dagli amici-peluche, decide di reagire e affrontare coraggiosamente la strana creatura: e questa, ovviamente, c’è davvero, è un mostro enorme, dal corpo verde e peloso, ma è una creatura grottesca, innocua, fifona. Persino buffa e simpatica, che ispira tenerezza e che non terrorizza affatto.

Addomesticare la paura

Dora farà pace con la sua paura soltanto dopo averla conosciuta e accolta per quello che è. Una bella lezione per fronteggiare futuri spaventi e timori: provando a capire meglio da dove vengono i mostri-paure, dove s’annidano, e che cosa desiderano da noi. Il finale a sorpresa ci ricorda che stiamo leggendo una storia paurosa, e in ogni storia paurosa l’ingrediente che non può mancare è il brivido.
Dobbiamo ringraziare il “Mostro nell’Armadio” che tanta paura fa ai ragazzini, per quel rapporto magico tra figlio e genitore che nasce nella penombra di una camera da letto, quando gli adulti prendono per mano i bambini e li aiutano ad attraversare i loro sogni e ad affrontare i mostri.

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