I diritti naturali per bambine e bambini di oggi

Restituire ai bambini e alle bambine una infanzia da vivere attraverso esperienze dirette, con gesti semplici quotidiani e adulti che lasciano fare

di Simona Serina29 novembre 20182 minuti di lettura
I diritti naturali per bambine e bambini di oggi | Giunti Scuola

Il 20 novembre 1959 viene adottata la "Dichiarazione dei diritti del bambino" dall'Assemblea generale dell'Onu, che comprende il diritto all'istruzione, alla salute, al gioco...
Gianfranco Zavalloni ha portato la nostra attenzione anche sui “diritti naturali”. Diritti scontati 30-40 anni fa, che forse non lo sono per i bambini e le bambine di oggi.
Il suo è un manifesto rivolto agli adulti: come dice il Piccolo Principe “…ai grandi bisogna sempre spiegare tutto quello che i bambini capiscono subito".

 

10 diritti naturali dei bambini e della bambine
 

 IL DIRITTO ALL'OZIO. a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti.

 IL DIRITTO A SPORCARSI, a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti.

 IL DIRITTO AGLI ODORI. a percepire il gusto degli odori riconoscere i profumi offerti dalla natura.

 IL DIRITTO AL DIALOGO, ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare.

 IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI, a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco.

IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO, a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura.

IL DIRITTO ALLA STRADA, a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade.

IL DIRITTO AL SELVAGGIO, a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi.

IL DIRITTO AL SILENZIO, ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua.

IL DIRITTO ALLE SFUMATURE, a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle.

 

Diritti come opportunità di esperienze concrete nel mondo


Parlare di diritti significa parlare di opportunità di esperienze per i bambini. Significa lasciare spazio all'imprevisto, dare tempo affinché i bambini possano giocare da soli, costruirsi regole, imparare a gestire piccoli conflitti. È necessario sostituire la frase molto frequente del "non ti sporcare”.
Significa restituire ai bambini e alle bambine una infanzia da vivere attraverso esperienze dirette, dove il corpo, le emozioni, la voglia di esplorare e di mettersi in gioco sono i protagonisti.
Come? Attraverso gesti semplici quotidiani che presuppongono adulti che lasciano fare, che offrano spazi di autonomia, che autorizzano i bambini ad essere attivi, a costruire i loro pensieri attraverso il fare e lo sperimentare. Offrire quindi occasioni di rischio e di avventura, in un'epoca, quella dei mass media e dei telefonini, dove i bambini sono al contrario sempre più attirati verso giochi e intrattenimenti virtuali e passivi.
Recuperiamo il piacere di condividere e vivere esperienze pratiche e sensoriali, attraverso l'uso delle mani e di materiali naturali,  il piacere di dialogare e raccontarsi storie guardandosi negli occhi, e di giocare all'aperto, come una volta, in piazze e strade o nel boschetto, tutto da riscoprire, accanto a casa.

  

Nido d'infanzia

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