15 Giugno 2012
Argomento:
Sesamo didattica interculturale
, autore:
Carla Ida Salviati
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Carla Ida Salviati (1951) si è laureata nel 1973 in Materie Letterarie presso l’Università di Genova con una tesi in storia della critica letteraria. Insegnante di ruolo nella scuola primaria e poi nella secondaria di primo grado, vince il concorso come dirigente scolastico nel 1983. Nel 1986 vince il concorso per posti a comando nell’allora IRRSAE Liguria (oggi ANSAS), dove opera in qualità di ricercatrice dapprima nella Sezione Scuola elementare, poi nel Servizio Aggiornamento e infine nel Servizio Documentazione per il quale coordina l’ editoria dell’Istituto. Nell’arco di tali anni ha assunto la direzione di diversi progetti nazionali, si è impegnata in ricerche nazionali e internazionali, ha progettato ed è intervenuta in innumerevoli corsi di formazione per docenti, dirigenti della scuola e bibliotecari. Ha indirizzato i suoi interessi scientifici e professionali verso la letteratura giovanile e verso le problematiche della lettura e della pubblica lettura (è nel Comitato di Redazione del periodico “LG Argomenti” del Centro Studi di Letteratura Giovanile e in quello di “Sfoglialibro” allegato del mensile “Biblioteche Oggi”: in entrambe le testate l’incarico dura per più di un ventennio ).
Nel 1999 ha fondato e diretto l’Annuario “Biblioteche Scolastiche” affidato dal Ministero per i Beni Culturali e pubblicato dall’Editrice Bibliografica di Milano. Intensifica le sue ricerche indirizzandole verso la storia dell’editoria con particolare attenzione per quella scolastica ed educativa, argomento che oggi è al centro della sua principale attività di ricerca.
Chiamata come Professore a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova (cattedra di Letteratura per l’infanzia) e successivamente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (cattedra di Storia del libro e dell’editoria), ha tenuto seminari, conferenze e lezioni presso molte Università italiane, e segnatamente è stata chiamata nel Master “Editoria cartacea e multimediale” promosso dall’Università di Bologna e diretto da Umberto Eco. Ha tenuto conferenze e incontri anche presso l’Istituto italiano di cultura a Zurigo, la BNF di Parigi, le Salon du livre de Montreuil, la Biblioteca de La joie par le livre di Parigi.
Nel 2008 ha assunto la direzione dei periodici scolastici dell’editore Giunti, “La Vita Scolastica”, “Scuola dell’infanzia”, “Sesamo didattica interculturale” e gli omonimi web-magazine; ha tenuto l’incarico fino alla fine del 2014.
Nel 2013 è stata insignita del Premio della rivista “Andersen” come “promotore della cultura e della lettura”.
Tra gli incarichi più rilevanti degli ultimi anni, si annoverano, in particolare, il Coordinamento scientifico del Progetto In vitro promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni Ambientali e Culturali e la partecipazione alla Giuria della prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi (2016). Nel 2015 è entrata a far parte della Giuria del Premo della riviste “Andersen” e nel 2017 negli “Amici della Domenica” del Premio Strega.
La sua attività scientifica, che dura tutt’ora, è comprovata da pubblicazioni in volumi (personali o collettanei) e dalla collaborazione alla stampa periodica cartacea e online, di cui viene dato dettaglio, per i titoli più rilevanti, nella nota che segue.
Suoi articoli sono stati tradotti in inglese, in francese, in portoghese.
Scopri le pubblicazioni di Carla Ida Salviati
Non possiamo che plaudire alla 'chiamata' delle scuole ad esprimersi prima della definizione del testo delle "Indicazioni": ricordo che l’ultima volta in cui fu chiesto – blandamente, tra l'altro – alle scuole di 'dire la loro' fu in occasione, per la primaria, dei programmi dell’85 e, per la scuola dell'infanzia (“materna” si chiamava...), per gli "Orientamenti" del ’90.
Un secolo fa: alcuni lettori più adulti ricorderanno quella discussione che ebbe anche momenti appassionati; molti però, più giovani, penso non abbiano memoria di una simile consultazione. Mi sembra, comunque, un
segno di rispetto
per la 'pedagogia della scuola', che ha avuto (e mi auguro abbia ancora in futuro) un ruolo fondamentale nel costruire la 'buona fama' del primo percorso di istruzione italiano.
Oggi la partecipazione si può avvalere delle tecnologie (che in quegli anni ormai lontani non esistevano) e pertanto
davvero il dibattito può coinvolgere ciascuno
: dirigenti, docenti ma anche i genitori e i cittadini in generale. Perché, infatti, la scuola come servizio fondamentale di un Paese non può interessare solo chi ci lavora e chi la utilizza: ogni cittadino è interessato, poiché essa è uno degli indicatori della civiltà di un popolo.
Questo messo a disposizione dalle riviste è dunque uno
spazio aperto e rispettoso del pensiero di tutti
. Il testo delle "Indicazioni" (più di cinquanta pagine) è certo ampio e complesso: non potrebbe essere diversamente per un documento che deve regolamentare l'istruzione per molti anni. Sappiamo che vi stanno lavorando esperti di indubbio valore che hanno dato alla prima stesura molto del loro pensiero e della loro esperienza: ora la palla è lanciata all’esterno e il gioco è avviato. Mi sembra valga la pena di entrare in campo.