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Un orto buono un mondo

Primavera, tempo di semine, piantumazioni e cura dell'orto. La scuola primaria Falcone Borsellino di Terni ha realizzato un orto interculturale per stare bene insieme - grandi e piccoli, nuovi e vecchi cittadini - in un progetto di cura e di crescita. Delle piante e dei frutti e delle relazioni. 

di Redazione GiuntiScuola25 marzo 20161 minuto di lettura
Un orto buono un mondo | Giunti Scuola

Com'è fatto un orto interculturale? La risposta è dei bambini della scuola primaria Falcone Borsellino di Terni, che hanno realizzato uno spazio all’interno della scuola destinato alla coltivazione di alcune piante e ortaggi. Lo spazio ha visto all'opera i bambini, genitori, esperti, associazioni attive sul territorio che hanno avuto cura di inserire nel progetto cittadini italiani e stranieri della zona , contribuendo all’inclusività di realtà culturali differenti e favorendo l’integrazione.

Così l'insegnante coordinatrice del progetto: "In questa scuola c’è un’alta percentuale di bambini stranieri di seconda generazione ed è anche per questo motivo che l’iniziativa prende il nome ‘Orto buono un mondo’. Noi viviamo quotidianamente questa realtà, un quartiere che è sicuramente difficile, ma che allo stesso tempo propone una moltitudine di opportunità che vanno colte. Non a caso tra princìpi cardine del progetto c’è la parola ‘ rispetto ’, oltre a quelle di ‘condivisione’ e ‘integrazione’. Lo spazio della scuola diventa un bene comune, a disposizione del quartiere".

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